Je suis borderline
Cineforum che passione. Il Centro Studi Julio Paz riprende dal 28 settembre la sua consuetudine di dedicare spazio al cinema di qualità, senza preoccuparsi, e bene fa, che in città esistano luoghi deputati (Cineteca Italiana, Beltrade, ecc.) per santificare quello che un tempo si chiamava cinema d’essai.
La rassegna che accompagnerà l’autunno viene proposta intorno al tema del borderline, di quel territorio di nessuno che sta nel bel mezzo di normalità e patologia. E qui la propensione sembra essere proprio verso il patologico.
Si inizia il 28 settembre appunto con il disperato “Senza tetto né legge” (1985) di Agnès Varda e si chiude il 14 dicembre con il classicissimo “Viale del tramonto” (1950) di Billy Wilder. Nel bel mezzo alcuni film noti e molto noti ed altri poco visti sui nostri schermi come “Le mele di Adamo” film danese del 2005 di Anders Thomas Jensen (12 ottobre) o “Quattro minuti” (2006) di Chris Kraus (16 novembre) che il Mereghetti però stronca senza scampo.
Da segnalare, almeno a chi non ne possiede una versione in dvd, la proiezione di “Le lacrime amare di Petra von Kant” (1970) dell’irregolarissimo Rainer Werner Fassbinder e “Lenny” (1974) di Bob Fosse con un incontenibile Dustin Hoffman in grande spolvero logorroico.
Per avere però il programma completo e tutte le informazioni necessarie per assistere alle proiezioni è d’uopo collegarsi al sito www.juliopaz.com
Il ciclo, a cura di Diego Fulco, si tiene tutti i lunedì alle ore 21, l’ingresso è riservato ai soci dietro versamento preventivo di una modica quota associativa.
Buona visione e buon commento.
(Massimo Cecconi)
