Vivere la città. La nuova gestione dell'edilizia popolare di Milano

All'Auditorium di via Valvassori Peroni un primo incontro sulla situazione del patrimonio edilizio comunale, Programmi, impegni e linee di azione della nuova gestione di MM spa..

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MM spa, la società alla quale è stato affidato nello scorso dicembre il patrimonio edilizio pubblico milanese, ha aperto con questo incontro del 15 settembre 2015 presso l'Auditorium della biblioteca di via valvassori Peroni un confronto con le istituzioni e i cittadini su quello che è stato fatto in questi primi nove mesi di attività, quali i principali problemi da affrontare, come risolverli e con quali intendimenti perseguire gli obiettivi di gestione.

Il problema è stato inquadrato in un più ampio dibattito sulle attuali esigenze abitative delle fasce di utenti a basso reddito e sulla qualità dell'abitare che in una società civile occorre garantire a tutta la popolazione.

Erano presenti i massimi dirigenti di MM spa, Stefano Cetti-direttore generale, Corrado Bina-direttore divisione Casa, il presidente di MM spa Davide Corritore, l'assessore al demanio Daniela Benelli e i responsabili dei servizi casa di questo assessorato Patrizia Di Girolamo e Claudio Calvaresi, don Gino Rigoldi, impegnato con la Comunità Nuova Onlus in progetti di Housing Sociale, Luca Talluri, presidente di Federcasa, la federazione nazionale che raggruppa 103 Enti di gestione di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP), l'architetto Giacomo De Amicis, urbanista, che si è dedicato a studi e progetti di integrazione nel contesto urbano di specifici quartieri di case popolari a Milano, e Elena Montignoni dell'Osservatorio sul mercato immobiliare di Nomisma.

Gli alloggi destinati all'edilizia popolare del comune sono circa 39.000 e non esiste attualmente un data base che permetta di conoscere con esattezza il numero di alloggi sfitti, inutilizzabili, occupati illegalmente o abusivamente. Il servizio Casa di MM ha quindi istituito un nuovo call center per rispondere con un minimo di efficienza alla mole di chiamate in arrivo (più di 100.000 in questi nove mesi), ha visionato direttamente gli alloggi e preso atto delle situazioni di fatto che richiedevano interventi urgenti (circa 80 interventi al giorno), ha organizzato 2400 lavori di manutanzione e recuperato 479 alloggi occupati abusivamente.

Sono state aperte tre sedi territoriali decentrate e una quarta è in allestimento. I rapporti tra il precedente gestore e gli inquilini erano del tutto formali e burocratici. Un rapporto decente e costante è ora un obiettivo prioritario. Con la collaborazione degli utenti si confida che sarà possibile eliminare gran parte delle situazioni di illegalità e abusivismo, lasciate degenerare dalla passata gestione.

I principali obiettivi fissati da MM spa sono dunque quelli di implementare una moderna piattaforma di gestione informatica, di disporre di un'Anagrafe dell'Utenza completa ed aggiornata, di arrivare entro tempi non biblici a ridurre a zero il tasso di mancato utilizzo del patrimonio immobiliare gestito.

Don Gino Rigoldi ha riferito dei progetti di housing sociale avviati con il supporto di Fondazione Cariplo. Progetti destinati a venire incontro alle esigenze di coloro che, godendo di un reddito non così basso per ottenere in assegnazione un alloggio popolare, ma non così alto da sostenere il costo di un mutuo non possono permettersi l'acquisto di un appartamento appena adatto alle loro esigenze. Don Rigoldi ha voluto richiamare l'attenzione sulla centralità sociale del problema casa, senza casa non si vive, e sul fatto che non esistono solo le morosità "colpevoli", ma anche quelle “incolpevoli”. Occorre tenere conto delle situazioni più gravi di disagio e favorire un modello di solidarietà sociale. 

L'assessore Benelli ha espresso la soddisfazione della giunta per aver, con l'affidamento a MM spa, dato una adeguata risposta allo stato di deplorevole degrado del patrimonio residenziale pubblico in carico alla Regione Lombardia. C'è ovviamente ancora molto da fare sul piano degli investimenti, che dovranno essere orientati sopratutto al recupero dell'esistente, senza trascurare l'efficienza energetica degli edifici. Molto da fare anche sul fronte dei servizi costruendo su nuove basi un rapporto di relazione positiva con il cittadino e favorendo l'aggregazione sociale e la partecipazione.

E su questi ultimi temi sono intervenuti i funzionari dell'assessorato al demanio, Patrizia Di Girolamo e Claudio Calvaresi, illustrando cosa si è fatto per mettere in pratica un programma “di rigenerazione urbana” nei quartieri popolari che hanno vissuto anni di abbandono da parte della mano pubblica (vedi il quartiere Ponte Lambro, per citare solo un caso).

I servizi dell'assessorato hanno promosso “Laboratori di quartiere”, spazi in cui poter rigenerare il rapporto ormai divenuto conflittuale tra istituzione e territorio. All'interno dei quartieri sono stati creati luoghi da destinare all'incontro degli abitanti e delle famiglie con gli operatori tecnici e gli assistenti sociali dell'amministrazione. Luoghi per discutere i problemi del quartiere, essere informati sull'andamento dei lavori in atto, ricevere assitenza. Non più quartieri chiusi e isolati, abbandonati a sé stessi.

Ci ripromettiamo di riprendere in futuro alcuni dei temi sopra accennati, che meritano di certo un approfondimento, e su altri temi trattati dai relatori, di cui non abbiamo qui per brevità riferito.

In conclusione il presidente di MM, Davide Corritore, ha dichiarato che con questo incontro MM spa ha voluto avviare un nuovo corso. Gestire il servizio con l'obiettivo voluto dall'amministrazione e assunto responsabilmente dall'azienda di soddisfare al meglio le esigenze degli utenti. 

Occorreva decisamente voltare pagina e la scelta di una società pubblica di ingegneria e servizi, partecipata dal Comune, radicata nel territorio, dotata delle competenze tecniche e gestionali necessarie, ci è sembrata una scelta del tutto logica e adeguata.


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