Settembre in Cineteca

Spazio Oberdan ospita anche nel mese di settembre, come sempre del resto, una buona dose di cinema di qualità. Tre autori tre da non perdere: Kon Ichikawa, Pascal Bonitzer, Claudio Caligari.

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Arpa birmana

Eccoci ancora una volta a dare voce alla programmazione della Cineteca Italiana che, nel mese di settembre, riprende le sue attività, in verità mai interrotte, con una serie di proposte significative.

Dal 21 di questo mese, dopo i fortunati ritorni sugli schermi milanesi di grandi autori giapponesi come Ozu e Mizoguchi, la Cineteca carica sul piatto l’asso Kon Ichikawa, grande maestro certo non da meno rispetto agli altri citati. Di Ichikawa vengono proposti quattro titoli a partire da L’arpa birmana (1956) che lo fece conoscere al mondo occidentale (vincitore di un premio alla Mostra del Cinema di Venezia e nomination all’Oscar quale migliore film straniero). Seguono La fiamma del tormento (1958), Fuochi nella pianura (1959) eSezione 1.01 Neve sottile (1983).

I primi tre film rientrano nel patrimonio del cinema giapponese classico, spesso fortemente condizionato dalle vicende della seconda guerra mondiale, mentre l’ultimo film della rassegna, che rappresenta anche l’ultimo lavoro di Ichikawa, è una sorta di elegia fra natura e sentimenti umani.

Dal 23 settembre al 3 ottobre, la programmazione prevede la presentazione in anteprima di un film francese di Pascal Bonitzer, interpretato da Jean-Pierre Bacri, Isabelle Carrè e Claude Rich.

Cherchez Hortense(2012) è una commedia come solo i francesi hanno il gusto di fare che, presentata alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2012, non è stata poi distribuita in Italia. 

Ora la Cineteca Italiana rimedia alla “svista” e permette di conoscere un film che merita di essere visto.

A completare il mese del rientro (dalle vacanze per chi le ha fatte), dal 29 settembre al 4 ottobre, la sala di Spazio Oberdan propone un omaggio/ricordo di Claudio Caligari che, scomparso nello scorso mese di maggio di quest’anno, non ha potuto partecipare alla proiezione al Festival di Venezia del suo ultimo film Non essere cattivo (2015), prodotto da Valerio Mastandrea.

Regista irregolare e marginale, Caligari è riuscito a girare solo tre film che lo hanno però reso autore di culto.

In occasione dell’uscita in sala del suo ultimo film, la Cineteca Italiana propone le due opere precedenti:

Amore tossico(1983) e L’odore della notte (1998).

Amore tossicoè stato per anni proiettato in moltissime iniziative, anche militanti, che si occupavano di devianza e di emarginazione perché era uno dei pochi film, almeno in Italia, che rendeva con attendibilità il mondo della tossicodipendenza e della marginalità, mentre L’odore della notte, che si avvale di un cast di tutto rispetto (Valerio Mastandrea, Marco Giallini, Giorgio Tirabassi) restituiva la stagnazione morale della fine degli anni ’70 in cui le aspre vicende politiche di quegli anni si tramutavano spesso in storie di cronaca nera.

Nel cinema di Caligari (classe 1948) riecheggiano i temi cari a Pasolini e a un certo cinema indipendente, sensibile alle tematiche sociali.

Per saperne di più sull’intera programmazione e sulle modalità di accesso è d’uopo collegarsi a www.cinetecamilano.it

Il buon cinema vi attende. Non siate diffidenti.


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