Commissione lavoro e attività produttive: Linee guida

L'obiettivo di questa commissione sarà orientare l'azione del Consiglio di Zona 3 verso la creazione di condizioni più favorevoli allo sviluppo delle attività produttive, all'offerta di nuovi posti di lavoro e alla formazione di coloro che non sono ancora entrati o sono stati espulsi dal mondo del lavoro.

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Pur non avendo il consiglio di zona significative competenze e deleghe in quest'area, la commissione si muoverà già nell'ottica della futura municipalità, ponendo particolare attenzione alla permanenza nel tessuto cittadino delle realtà produttive esistenti e all'attrazione di nuove.

Il criterio ispiratore principale sarà quello della sostenibilità ambientale della zona, che può procurare un forte sviluppo delle attività produttive, commerciali e turistiche e quindi creare nuovi posti di lavoro per i giovani e gli esclusi dalle attività lavorative. La zona 3 può infatti diventare un laboratorio milanese di buone pratiche ecosostenibili anche in linea con l'organizzazione di Expo 2015 come evento diffuso.

In questo senso i punti di forza della zona 3 sono la presenza di poli universitari quali il Politecnico e l'Università Statale, di centri di ricerca pubblici e privati come il nuovo centro per la nano-scienza e la tecnologia dell'Istituto Italiano di Tecnologia in via Pascoli (CNST), di poli commerciali come Corso Buenos Aires, di Gruppi di Acquisto Solidale, di mercati di vario tipo, di stilisti come Dolce&Gabbana, di aree di trasformazione e recupero urbano all'esterno del rilevato ferroviario (Rubattino, stazione di Lambrate, quartiere di Lambrate), del polo dell'arte e del design di Lambrate.

La commissione collaborerà con le realtà presenti sul territorio e con le associazioni di categoria oltre che con il Comune per raggiungere i seguenti obiettivi:
  • promozione del lavoro giovanile e del recupero degli esclusi dalle attività lavorative
attraverso uno "Sportello precariato e partite IVA";
  • istituzione di corsi di formazione e aggiornamento per la preparazione alle nuove
professioni e alla ricerca del lavoro, utilizzando eventualmente le aule del centro
CAM di via Valvassori Peroni 56, con particolare attenzione al settore ambientale e
a quello dei nuovi media digitali;
  • collaborazione con le Università, con le realtà produttive e con i proprietari delle
aree per formulare proposte di creazione di incubatori e strutture di ricerca
nell'ambito della produzione e della sostenibilità ambientale  (ad esempio la
produzione di energia da fonti alternative e lo smaltimento dei rifiuti);
  • pur tenendo conto dei ridotti poteri del Consiglio di Zona su questi aspetti,
privilegiare le aziende che investono nella qualificazione dei dipendenti e operano
senza discriminazioni e nel pieno rispetto delle norme di sicurezza, ambientali e
delle condizioni di lavoro;
  • sostegno ai Gruppi di Acquisto Solidale (GAS) della zona in forme da concordare con gli stessi (ad esempio assegnazione di locali ad affitto calmierato da utilizzare come magazzini di stoccaggio e vendita, luoghi di incontro e per laboratori);
  • promozione di iniziative volte a sostenere la vendita di prodotti a km zero ed ecologici, l'organizzazione di mercati contadini e di artigianato ecosostenibile con periodicità mensile, utilizzando eventualmente i mercati comunali della zona (Fusina, Rombon);
  • iniziative volte a favorire la vendita di prodotti ecologici e la riduzione di ogni tipo di imballaggio, anche tramite la vendita di prodotti alla spina e l'installazione di distributori nei condomini, coinvolgendo la grande distribuzione e le associazioni dei commercianti;
  • promozione della vendita di prodotti ecologici nelle feste di via;
  • tutela dei negozi storici, difesa dei negozi di vicinato e riapertura dello storico Diurno Venezia con bagni termali e botteghe per la cura della salute;
  • riorganizzazione dei mercati rionali in modo da renderli più ordinati e compatibili con la vita dei residenti e il decoro della città, con particolare attenzione per la collocazione dei furgoni, la raccolta differenziata dei rifiuti lasciati dal mercato e la tutela delle piante;
  • aiuto al mantenimento e al rilancio delle attività produttive e artigianali nelle trasformazioni e ristrutturazioni, vigilando che i loft realizzati vengano utilizzati effettivamente come laboratori e spazi lavorativi e che le strutture artigianali nei cortili mantengano questa funzione;
  • utilizzo delle strutture utilizzate periodicamente dalla moda per iniziative aperte al quartiere, in particolare il cinema Metropol, come previsto dal Piano regolatore;
  • sviluppo del turismo in zona attraverso la valorizzazione delle numerose risorse sia artistiche, che naturali, che ricettive, con particolare attenzione alla promozione della sostenibilità;
  • sviluppo del marketing territoriale della zona 3 tramite strumenti informatici avanzati (internet, smart phones, totem, tour virtuali ecc.);
  • sviluppo di rapporti con i giornali di zona per favorire la partecipazione dei cittadini e il marketing territoriale, con versioni su carta e in rete;
  • pianificazione delle iniziative per una Expo diffusa che coinvolga adeguatamente la zona 3 in tutte le sue strutture accademiche e territoriali;
  • valorizzazione per l'Expo dei negozi di vicinato e dei ristoranti delle comunità etniche, integrandoli nell'offerta commerciale e turistica;
  • collaborazione con le associazioni dei commercianti di Corso Buenos Aires per promuoverlo come centro commerciale unico (feste con chiusura del traffico, iniziative dì promozione informatiche, posa di alberi, creazione di un percorso ciclabile);
  • controllo della collocazione dei cartelloni pubblicitari e rimozione dei tabelloni incompatibili con il decoro degli spazi pubblici per migliorare l'immagine della zona (insieme alla commissione ambiente);
  • verifica della possibilità di aprire uno sportello sulla sostenibilità ambientale che dia consulenza ai cittadini della zona sulle buone pratiche in questo ambito (utilizzo del conto energia, risparmio energetico, comportamenti di acquisto e consumo virtuosi) anche per incentivare lo sviluppo delle attività professionali in questo ambito;
  • sostegno della Festa dell'Ortica in quanto festival delle energie, dalle fonti rinnovabili ai prodotti della terra, con il supporto della tecnologia
  • studio della possibilità di ospitare in zona 3 la fiera del mercato ecosostenibile "Fa' la cosa giusta", che dal 2013 dovrebbe spostarsi dalla sede fieristica di viale Scarampo a quella di Rho-Pero, individuando l'area più opportuna in una di quelle da dismettere della nostra zona (Caserma Rubattino, scalo ferroviario di Lambrate), costruendo una struttura idonea, anche provvisoria (700 espositori, 26.000 mq, 70.000 visitatori in 3 giorni una volta all'anno);
  • possibile collaborazione con Terre di Mezzo per iniziative più limitate associate a "Fa' la cosa Giusta" (ad esempio So Criticai So Fashion, settimana della moda critica: indipendente, etica, verde; Diritto al cibo per tutti);
  • studio della creazione di uno spazio sull'esempio di BuonMercato di Coreico, in cui fare la spesa scegliendo e prenotando prodotti di qualità a filiera corta, prodotti biologici ed eco-compatibili forniti da produttori selezionati. Questa struttura sarà promossa dal DESR (Distretto di Economia Solidale Rurale), costituito tra produttori, gruppi d'acquisto, finanza etica e istituzioni locali con l'obiettivo di raggiungere la sovranità alimentare milanese ("Nutrire Milano"), per ricostruire un rapporto città-campagna che fa parte da sempre della storia di Milano;
  • studio della creazione di un marchio ecologico della zona 3 da assegnare a produttori e strutture commerciali e turistiche, eventualmente da estendere a tutta la città;
  • verifica con A2A della possibilità di sviluppo di un Piano di Azione per l'energia sostenibile (PAES) della zona 3, che costruisca una smart grid per supportare la generazione distribuita dell'energia elettrica al posto di quella concentrata, partendo da Città Studi ed estendendola ai vari quartieri della zona. Sarebbe preso a modello quanto realizzato a Roma con produzione di energia in piccole quantità sul territorio e distribuzione privilegiando l'autoconsumo, in modo da rimettere in gioco le piccole e medie imprese locali che diventano fornitrici di prodotti e servizi energetici ad alto valore aggiunto;
  • studio di accordi con le università per lo sviluppo di strumenti per la partecipazione digitale dei cittadini (e-participation), la modellazione del territorio e delle sue trasformazioni (partecipazione nelle scelte urbanistiche), il controllo via internet della situazione ambientale (qualità ambientale, traffico) e simulazioni del traffico a fronte dei nuovi interventi urbanistici, edilizi e del piano della mobilità, in collegamento con le iniziative del sindaco a livello cittadino.


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