Navigli. Nuova tappa verso la riapertura: il Comune presenta alla città lo studio di fattibilità
Un progetto
ambientale, paesaggistico e di recupero dell’identità storica di Milano
città d’acqua, una nuova sfida nel segno della vivibilità e della
sostenibilità, nata da quasi 490mila “sì” al referendum del 2011. Vengono
presentati oggi alla città i risultati dello studio di fattibilità per
la riapertura dei Navigli, affidato dall’Amministrazione comunale a un
gruppo di lavoro interdisciplinare che ha visto coinvolte diverse Università,
professionisti ed esperti con il coordinamento del Politecnico di Milano.
(CS Comune di Milano)10/06/2015
“Avevamo preso un impegno, l’abbiamo
rispettato – ha detto il vicesindaco con delega all’Urbanistica Ada Lucia
De Cesaris -. Quella di oggi è una tappa importante nel percorso verso
la riapertura dei Navigli: è la dimostrazione che abbiamo saputo rispondere,
con serietà e capacità di guardare al futuro, alle esigenze espresse dai
cittadini con il referendum. Abbiamo iniziato introducendo una fascia di
salvaguardia nel Pgt, e proseguendo poi con lo studio del territorio, al
fine di verificare tutti gli aspetti, i vincoli e le problematiche: un
lavoro complesso, fatto anche grazie alla collaborazione con il Politecnico,
Mm, Amat e molti cittadini. Ora abbiamo tutti gli elementi per permettere
alla politica di decidere e di avviare, tra il 2016 e il 2020, la progettazione
e il finanziamento dell’opera: proprio su quest’ultimo punto possono
esservi molte possibilità, anche attraverso ulteriori approfondimenti e
confronti con operatori e cittadini”.
“La riapertura dei Navigli è un tema di grande interesse e fascino per la città. Il piano di fattibilità del Politecnico ci offre una prospettiva concreta su cui avviare la nostra riflessione: è opportuno che da subito si verifichino le compatibilità economiche, affinché questo grande progetto possa avere un percorso realistico”, dichiara l’assessore ai Lavori pubblici e Arredo urbano Carmela Rozza.
Lo studio si concentra sulla rilevanza territoriale del sistema dei Navigli: dal nord-est della città, dove il Naviglio Martesana è ancora aperto, verso il centro di Milano, dove ritrova il tracciato della storica Cerchia sul versante orientale, sino alla Darsena per ricongiungersi ai Navigli Pavese e Grande. È stata analizzata la fattibilità degli interventi sotto il profilo architettonico, viabilistico, trasportistico, oltre che geologico, idrogeologico e idraulico. Dal punto di vista economico, la valutazione tiene conto dei costi (circa 406 milioni) e dei benefici collettivi (che si prevede siano misurabili in circa 800 milioni tra miglioramento della qualità urbana, aumento della profittabilità delle attività commerciali e dell’attrattività turistica, incremento dei redditi per effetto dell’investimento). Una sezione della ricerca, inoltre, è dedicata agli aspetti dell’informazione e delle modalità di partecipazione della città al progetto.
In allegato le slide sullo studio di fattibilità
“La riapertura dei Navigli è un tema di grande interesse e fascino per la città. Il piano di fattibilità del Politecnico ci offre una prospettiva concreta su cui avviare la nostra riflessione: è opportuno che da subito si verifichino le compatibilità economiche, affinché questo grande progetto possa avere un percorso realistico”, dichiara l’assessore ai Lavori pubblici e Arredo urbano Carmela Rozza.
Lo studio si concentra sulla rilevanza territoriale del sistema dei Navigli: dal nord-est della città, dove il Naviglio Martesana è ancora aperto, verso il centro di Milano, dove ritrova il tracciato della storica Cerchia sul versante orientale, sino alla Darsena per ricongiungersi ai Navigli Pavese e Grande. È stata analizzata la fattibilità degli interventi sotto il profilo architettonico, viabilistico, trasportistico, oltre che geologico, idrogeologico e idraulico. Dal punto di vista economico, la valutazione tiene conto dei costi (circa 406 milioni) e dei benefici collettivi (che si prevede siano misurabili in circa 800 milioni tra miglioramento della qualità urbana, aumento della profittabilità delle attività commerciali e dell’attrattività turistica, incremento dei redditi per effetto dell’investimento). Una sezione della ricerca, inoltre, è dedicata agli aspetti dell’informazione e delle modalità di partecipazione della città al progetto.
In allegato le slide sullo studio di fattibilità
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