Commissione Cultura e Socialità: Documento programmatico

Milano ha tutte le risorse intellettuali e materiali per fare della cultura un motore di cambiamento: dispone di un ricchissimo tessuto di istituzioni e associazioni, di una fiorente industria creativa e culturale, di un vasto mondo di autoproduzione e microimprenditorialità artistica e artigianale.

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Milano è città di conoscenza e ricerca: con i suoi sette atenei, le sue accademie, le sue istituzioni di formazione superiore ed un prestigioso Conservatorio, possiede una rete di università tra le più importanti in Italia e in Europa, che rappresentano le principali istituzioni per la formazione dei giovani, per la produzione di cultura e di ricerca scientifica ed una potenziale fonte di innovazione. 

La zona 3 in questo contesto cittadino possiede sicuramente un ruolo privilegiato: il suo territorio ospita numerosi luoghi di produzione di cultura, quali teatri ed associazioni, vede la presenza della Città Studi, di prestigiosi centri di ricerca, e tre delle sette università milanesi operano principalmente in questa circoscrizione. Questo grande potenziale deve però essere messo a sistema, dotato di strutture e infrastrutture di promozione ed occorre moltiplicare i luoghi e le occasioni di incontro culturale. 

Il primo obiettivo da realizzare dovrà sicuramente essere il coinvolgimento dei cittadini e delle principali realtà culturali presenti in zona - non da ultime le università - ai lavori ed alle decisioni. La partecipazione sarà il faro che guiderà l'azione della commissione; una buona politica per la cultura deve ribaltare l'idea che i cittadini possano essere solo un pubblico passivo dell'offerta culturale, nella stessa chiave in cui opera l'industria culturale di massa. Rimettere la zona e Milano al passo con la realtà europea esige soprattutto nuove forme di gestione e di distribuzione delle risorse pubbliche che consentano il pieno dispiegamento dell’energia creativa che ribolle nella nostra circoscrizione, abbandonando ogni forma di gestione clientelare e i privilegi derivanti da rendite di posizione, per promuovere invece un sano e positivo dinamismo competitivo. 

Economia della cultura: un nuovo modello  
La cultura deve diventare una nuova occasione per la Zona, il ricorso al privato non sarà gestito come un mercato privatistico di sponsorizzazioni: gli investimenti pubblici e privati nella cultura sono un’occasione straordinaria per rivitalizzare la società e l’economia, grazie al coinvolgimento dei più giovani, protagonisti di una nuova “economia della cultura”. 

Un’attenzione particolare dovrà essere riservata a quelle piccole imprese private e associazioni no profit che stanno portando avanti una nuova progettualità in ambito culturale e che attraverso il ricorso a contributi, finanziamenti, bandi, ma soprattutto grazie all'assegnazione di spazi, riescano a “produrre” cultura in modo più innovativo, più fruibile dal vasto pubblico, più divulgativo attraverso digitalizzazione, informatica, risorse virtuali, web. 

Le priorità 
Attività per lo sviluppo del senso civico ed il rispetto della legalità 
Con particolare attenzione al contrasto alle mafie perché, anche a partire dalla nostra zona, Milano possa ritornare ad essere la capitale morale di quell'Italia una, indivisibile, antifascista, che è la nostra bella Patria. 

Pari opportunità 
Verranno favorite le iniziative che si pongano come obiettivo il raggiungimento della parità di diritti per tutti, a partire dalle donne, dai giovani, dai disabili e dalle persone di diverso orientamento sessuale.  

Integrazione culturale e diritto di cittadinanza 
La produzione di novità culturali potrà avvenire ibridando gli apporti diversi, con particolare attenzione ai giovani e alle seconde generazioni che vivono già la condizione di “doppia appartenenza” linguistica e culturale. 

Divulgazione scientifica 
L’obiettivo è promuovere tra i giovani, i giovanissimi ed i cittadini in genere l’interesse per la scienza come fondamento per le condizioni di vita e per lo sviluppo della società.  

Le azioni 
1 Promuovere la realizzazione di uno sportello pubblico per tutti gli operatori di cultura, per facilitare e coordinare l'accesso a tutte le forme di finanziamento pubblico e privato. 

2 Aiutare e sostenere teatri e centri di cultura nei processi di messa a norma e di soluzione di problemi logistici, favorire lo sviluppo dei piccoli teatri di zona. 

3 Dare una risposta alla forte domanda di luoghi da destinare alle attività culturali e creative, piuttosto che limitarsi al mero finanziamento di singole iniziative. Si deve privilegiare il variegato mondo della produzione e diffusione artistica e culturale nell'assegnazione degli spazi del demanio comunale, evitando l'indecoroso spreco di luoghi abbandonati e inutilizzati. 

4 Potenziare i corsi e sfruttare al meglio gli spazi del Centro Aggregativo Multifunzionale. 

5 Facilitare e incentivare l'accessibilità alle iniziative culturali, promuovere il patrimonio artistico e la produzione culturale attraverso i tanti canali promozionali di proprietà comunale. 

6 Collaborare con le scuole per promuovere, mediante approfondimenti storici ed incontri con rappresentanti di associazioni, la cultura dei valori fondanti della nostra Nazione, a partire dall'Unità d'Italia e dalla Resistenza.    

7 Ampliare e diversificare gli orari di accesso a mostre, musei, biblioteche per consentire a fasce di utenze diversificate di poter usufruire di servizi e attività. Da subito: 
- estensione orario di apertura biblioteca Venezia (10.30 - 19.00 tutti i giorni) 
- apertura serale biblioteca Valvassori Peroni (200 posti a sedere) per permettere agli studenti di continuare a studiare anche dopo le 19 e per gli studenti-lavoratori 

8 Collaborare con le biblioteche di zona su iniziative per la promozione delle pari opportunità. 

9 Favorire la creazione di spazi dove esercitare la street art anche per combattere il fenomeno graffiti e riconoscere una forma artistica importante. 

10 Collaborare con le scuole per la creazione di un giornale di zona 3. 



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