Alessandro Tadino (Milano 1580-1661)

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Medico, il suo cognome compare in qualche documento come Tadini. Deve la sua fama alla tremenda epidemia di peste degli anni 1629-1631 tanto è vero che è ricordato ne I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni come “uno de’ conservatori della sanità”. Una sorta dunque di ministro della sanità di Milano a cui venne affidato uno studio sulla diffusione della peste e sui modi per contenerla. Nel 1630 predispose la redazione del regolamento interno del Lazzaretto di Porta Venezia alla cui sistemazione aveva prestato la propria opera. Scrisse il Ragguaglio sulla peste dal 1629 al 1632 nel quale, poco scientificamente, sembra credere all’esistenza degli untori. Morì, in vereranda età, il 26 novembre del 1661 e venne sepolto nella chiesa dei Cappuccini a Porta Ortientale.
 
La via Tadino si delinea, in lungo rettilineo, tra piazza Oberdan e via Petrella. I suoi numeri civici ospitano molte interessanti attività tra cui la sede milanese della CISL, la Fondazione Marconi, la Fondazione Mudima, la Galleria Giò Marconi e numerose librerie tra cui La libreria dei ragazzi e la Libreria di via Tadino.

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