A teatro e al cinema…a piedi: L’ignorante e il folle

In scena sino al 29 marzo all’Elfo Puccini una dissertazione filosofica sull’arte e sul teatro. Garantisce le anomalie la caustica irriverenza di Thomas Bernhard. Sulfurea interpretazione di Ferdinando Bruni. ()
ignorante folle Immagine
Thomas Bernhard è uno degli autori teatrali di riferimento dell’intero ‘900. Un autore prolifico che non è affatto semplice definire e contenere in categorie predefinite. In questo testo, rappresentato per la prima volta al Festival di Salisburgo nel 1972, Bernhard delinea la sua particolare interpretazione “filosofica” dell’essenza del teatro e del ruolo dell’attore e lo fa con la consueta forza iconoclasta e irriverente.

Nella prima parte del dramma siamo in un tenebroso camerino di un teatro lirico, quasi una camera mortuaria, in attesa che arrivi la soprano che deve interpretare il ruolo della Regina della Notte nel Flauto magico di Mozart. Nell’attesa della cantante, un medico (il folle del titolo) disserta sui meccanismi dell’arte come sublime artificio e si esibisce in una esasperata erudizione di anatomopatologia avendo come interlocutore pressoché muto il padre cieco (l’ignorante) e alcolizzato della stessa cantante.
La folle requisitoria del medico contorna i riti del teatro: gli incubi degli attori, i costumi che si strappano, le ritualità e il travagliato rapporto tra realtà finzione sino quando si va in scena e, per magia, lo spettacolo si compie in tutto il suo splendore.

Nella seconda parte del dramma, l’ignorante, il folle e la cantante disquisiscono, attorno a una tavola ben imbandita, di vita e di morte, di arte e di miserie umane, mentre il medico, mescendo vino rosso e poi champagne intrattiene gli astanti con una minuziosa descrizione di una vivisezione dell’apparato genitale maschile. Mentre le aragoste si muovono lentamente nella finzione degli acquari che arredano la sala.
Tutto l’esasperato sarcasmo di Bernhard si consuma nell’ossessione di restituire il pericoloso rapporto tra teatro e vita, mentre riecheggiano le note sublimi di Mozart.

In scena giganteggiano il sulfureo medico interpretato da Bruni e l’algida soprano “di coloritura” reso da Ida Marinelli. Luca Toracca è il padre cieco che si esprime a gesti e Corinna Agustoni si destreggia nel doppio ruolo dell’assistente della cantante e del cameriere del ristorante.
Ai limiti delle due ore (con intervallo) per scoprire il mondo perverso di Thomas Bernhard e lasciarsi coinvolgere dal suo nichilismo della ragione. E tutto il resto è buio.


L’ignorante e il folle
di Thomas Bernhard
regia di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia
con Ferdinando Bruni, Ida Marinelli. Luca Toracca, Corinna Agustoni
All’Elfo Puccini sino al 29 marzo

A cura della Redazione
 

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Re: A teatro e al cinema…a piedi: L’ignorante e il folle
13/03/2015 fernanda tucci
Gli attori sono molto bravi. il testo di Bernhard assolutamente poco interessante. la dissertazione è scontata e piena di luoghi ormai comuni. Non sono uscita e con me altre 10 persone è perchè il livello di rappresentazione e regia e scenografia era alto. Grande fatica per nulla( much ado for nothing)


 
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