Area C. Il Tar ha respinto quattro istanze di sospensiva del provvedimento
No dei giudici amministrativi al blocco della congestion charge varata dalla giunta Pisapia
"Prevalgono gli interessi pubblici legati alla tutela di salute, ambiente e rifuzione del traffico" (CS Comune di Milano)02/03/2012
"Prevalgono gli interessi pubblici legati alla tutela di salute, ambiente e rifuzione del traffico" (CS Comune di Milano)02/03/2012
La terza sezione
del Tar della Lombardia ha respinto quattro istanze di sospensiva del provvedimento
Area C, che disciplina l’accesso alla Ztl Cerchia dei Bastioni, approvato
lo scorso 4 novembre dalla Giunta comunale con la delibera n. 2526 e successive
integrazioni. Le richieste di sospensiva del provvedimento erano state
presentate da Assoconsum Onlus, dalla Scuola Paritaria e Primaria Associazione
Nuova Educazione e da 18 autorimesse, oltre che da alcuni residenti.
Le ordinanze del Tribunale amministrativo hanno ritenuto i provvedimenti istitutivi di Area C, approvati dal Comune e impugnati dai ricorrenti, coerenti con le previsioni del Piano generale del traffico urbano del 2003. Non è stata, inoltre, rilevata alcuna violazione dell’iter amministrativo che ha portato all’approvazione, avvenuta con una delibera di Giunta e non di Consiglio.
Il Tar enuncia inoltre che il provvedimento non supera il limite della ragionevolezza, poiché gli interessi pubblici volti alla tutela della salute e dell’ambiente, nonché all’obiettivo della riduzione del traffico veicolare in alcune aree cittadine, sono prevalenti rispetto ai contrapposti interessi privati.
“Il rigetto delle istanze cautelari da parte del Tar – commenta l’assessore alla Mobilità, Ambiente, Arredo urbano e Verde Pierfrancesco Maran – conferma il nostro buon lavoro e rappresenta uno stimolo ad andare avanti e a fare ancora di più. Area C è un provvedimento nato nell’interesse dei cittadini e sta rendendo Milano più bella ed efficiente”.
Le ordinanze del Tribunale amministrativo hanno ritenuto i provvedimenti istitutivi di Area C, approvati dal Comune e impugnati dai ricorrenti, coerenti con le previsioni del Piano generale del traffico urbano del 2003. Non è stata, inoltre, rilevata alcuna violazione dell’iter amministrativo che ha portato all’approvazione, avvenuta con una delibera di Giunta e non di Consiglio.
Il Tar enuncia inoltre che il provvedimento non supera il limite della ragionevolezza, poiché gli interessi pubblici volti alla tutela della salute e dell’ambiente, nonché all’obiettivo della riduzione del traffico veicolare in alcune aree cittadine, sono prevalenti rispetto ai contrapposti interessi privati.
“Il rigetto delle istanze cautelari da parte del Tar – commenta l’assessore alla Mobilità, Ambiente, Arredo urbano e Verde Pierfrancesco Maran – conferma il nostro buon lavoro e rappresenta uno stimolo ad andare avanti e a fare ancora di più. Area C è un provvedimento nato nell’interesse dei cittadini e sta rendendo Milano più bella ed efficiente”.