La Cineteca del futuro

Nuovi spazi e nuovi servizi per la Cineteca Italiana presso la ex Manifattura Tabacchi sempre più Polo cinematografico milanese.

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il tunnel dei sogni
La sala cinematografica presso Spazio Oberdan è solo la punta dell’iceberg. Lì la Fondazione Cineteca Italiana programma e proietta dal 1999 (sono stati recentemente festeggiati i primi 15 anni di attività) capolavori del cinema internazionali, spesso restaurati dalla stessa Cineteca.
Lì, ci auguriamo tutti, continuerà la sua attività anche quando Spazio Oberdan passerà dalla Provincia di Milano alla Città Metropolitana. Speriamo tutti che nessuno voglia chiudere questa perfetta fabbrica dei sogni.
Da qualche anno a questa parte la nuova sede operativa della Cineteca Italiana opera invece presso la ex Manifattura Tabacchi di viale Fulvio Testi, per altro perfettamente servita dalla linea metropolitana “Lilla” che a noi piace pensare si chiami così in onore del film Il quartiere dei lillà (1957) di Renè Clair, nel quale compare, nella sua unica interpretazione cinematografica, Georges Brassens. Per non pensare poi al T.S. Eliot di La terra desolata.
In questa nuova sede, intitolata a Gianni Comencini, indimenticabile padre fondatore, con altri appassionati di cinema, della Cineteca Italiana nel 1947, è già attivo il Museo del Cinema (quello che prima era ubicato presso Palazzo Dugnani in via Manin), una sala cinematografica e gli uffici operativi della Cineteca stessa.
Giusto in questi giorni, grazie alla disponibilità rinnovata della Regione Lombardia (onore al merito, in questo caso), la Cineteca Italiana annuncia la realizzazione di un nuovo progetto che vedrà il suo termine entro l’anno in corso. In nuovi spazi ristrutturati, verranno realizzati il Nuovo archivio storico del film (3000 mq sotterranei in cui ospitare le oltre 25000 pellicole della Cineteca), il laboratorio per il restauro digitale ad altavdefinizione e il fantastico “Tunnel dei sogni”.
Quest’ultima proposta rappresenta un originale percorso espositivo lungo 100 metri che movimenterà una sorta di “museo vivente” realizzato attraverso diavolerie tecnologiche come occhiali Epson Moverio BT-200 per poter fruire di applicazioni di “realtà aumentata”, di HD e di 3D.
E’ anche utile ricordare che le attività più consone ad una Cineteca sono proprio il restauro e il salvataggio di vecchie pellicole (anche infiammabili), quindi il laboratorio e l’archivio sono fondamentali per poter usufruire, magari presso la sala di Spazio Oberdan, di capolavori assoluti del cinema che, senza questi interventi, andrebbero irrimediabilmente persi.
In attesa della inaugurazione di questi nuovi servizi, noi ci impegneremo ancora nell’ingrato compito di tentare di intervistare Matteo Pavesi, conservatore della Fondazione Cineteca Italiana, che, con i suoi collaboratori, dirige questa encomiabile istituzione milanese. Prima o poi ci riusciremo (forse).
Ora che la ex Manifattura Tabacchi è sempre di più la casa del cinema della nostra città con la presenza già attiva e prevista della Scuola di cinema della Fondazione Milano e della sede milanese del Centro Sperimentale di Cinematografia, siete, come sempre, invitati a visitare il sito www. cinetecamilano.it
Che il cinema sia con voi…

MIC
Museo Interattivo del Cinema
Viale Fulvio Testi, 121 Milano


(Massimo Cecconi)


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