Andar per mostre: 15 LUGLIO 1951
(Massimo Cecconi)16/07/2014
Sulla parete già molto vissuta e segnata di Piscinacomunale appaiono ora fragili fogli di un piccolo taccuino a cui, con devozionale precisione, Paola Zampa ha affidato le storie inventate dalla sua mano, dai suoi occhi, dalla sua esperienza delle umane cose. Fogli/foglie di un albero allegorico pronti/pronte a volare sospinti/sospinte dal vento della fantasia. Dell’autrice e dello spettatore.
Foglietti quieti e irriverenti, immagini apparentemente irrilevanti e decisi appunti esistenziali risolti in colori tenui, falsamente rassicuranti.
Paola Zampa, che nella vita fa la docente di architettura a Roma, scrive:” Nel corso degli anni in una casa si accumulano oggetti e fotografie: frammenti di vita che improvvisamente si impongono all’attenzione, accendono un ricordo e formano un nuovo disegno della memoria”.
Questo accumularsi e affastellarsi di cose e oggetti permette di ricostruire un mondo segnato dalla quotidiana capacità di cogliere ed evidenziare i particolari che, nella loro complessa banalità, diventano definizione oggettiva della cosa in sé. Frammenti di vita che stanno dentro e poi si lasciano descrivere e raccontare, guardare e interrogare.
Ancora Paola Zampa:” Sulla sabbia le onde disegnano un bordo irregolare fatto di frammenti, sassi, conchiglie, piccoli oggetti venuti da chi sa dove e il disegno cambia a ogni ondata successiva”.
Continua con questa mostra il viaggio di minuziosa ricerca di Piscinacomunale, spaziodarteincopisteria, in cui Adriano Pasquali dà fondo alla sua curiosità di artista e di scopritore di linguaggi fuori dal comune, di messaggi fuori dalla bottiglia.
La mostra, inaugurata tra violini e frutta alcolica, il 15 luglio (non poteva che essere così) ci accompagnerà nel confine collocato poco prima e poco dopo la pausa estiva. Anche questo è un modo per segnare il tempo.
15 LUGLIO 1951
Paola ZampaPiscinacomunale
Via Campiglio, 13 Milano
Negli orari di apertura della copisteria/spazio d’arte. Sabato e domenica chiuso.
(Massimo Cecconi)