A teatro e al cinema....a piedi Akira Kurosawa
(Massimo Cecconi)02/07/2014
Kurosawa Akira direbbero i giapponesi che sono soliti anteporre il cognome al nome. Comunque lo se declini, Kurosawa rappresenta un autore di riferimento per l’intero cinema mondiale. A lui si sono ispirati importanti cineasti, lui ha visitato i generi con la maestria e l’intelligenza di un grande narratore visivo. I suoi bianco e nero e i suoi colori rappresentano al meglio il bianco e nero e il colore del cinema di sempre.Gratitudine dunque alla Cineteca Italiana, che ci auguriamo rimanga a Spazio Oberdan per altri mille anni ancora, per aver confezionato questa rassegna.
La lettura dei soli titoli mette i brividi: Il trono di sangue, Sogni, I sette samurai, Rashomon, Cane randagio,Rapsodia d’agosto, una sfilata di capolavori assoluti dove il cinema si confronta e si confonde con l’arte e con la vita.
Se è possibile un modesto consiglio, vedete e rivedete Rashomon (1950), un’ora e mezzo di cinema assoluto dove tutto e tutti vivono nell’ombra del dubbio, dove ciò che appare non è e ciò che è non appare. Leone d’Oro alla Mostra di Venezia.
Kurosawa, che ha conosciuto nella sua vita momenti difficili e drammatici, sul finire della carriera realizza Sogni (1990) in cui ripercorre la sua stessa vita eRapsodia d’agosto (1991) dove evoca la tragedia più grande del suo paese annichilito dalla bomba atomica, con l’assoluta capacità di restituire storia alle storie e storie alla storia.
Se non temete gli
incubi notturni, avventuratevi nella visione di Il trono di sangue(1957) dove lo Shakespeare di Macbeth si materializza nelle fattezze
di Toshiro Mifune, l’attore feticcio di Kurosawa che si esalterà
agli occhi del mondo intero in I sette samurai (1954).
Questo e ancora altro nella rassegna
all’Oberdan.
Non perdete tempo in pinzillacchere, Akira Kurosawa vi
aspetta in Cineteca Italiana.
Per la programmazione completa e le
modalità d’ingresso, consultate il sito www.cinetecamilano.it
Buonissime visioni.
Massimo Cecconi