Partita una Class Action per il rimborso dei buoni scuola

A seguito della sentenza del TAR dello scorso gennaio, che ha riconosciuto legittima la richiesta del sussidio regionale avanzata dalle famiglie degli studenti delle scuole pubbliche, l'Associazione NONUNODIMENO e il sindacato scuola della CGIL promuovono una campagna per far avere il contributo regionale anche a coloro che ne sono stati sinora esclusi. Come fare per ottenere il rimborso. ()
tar lombardia
Dopo una lunga battaglia per eliminare le discriminazioni introdotte sin dal 2001 a favore delle scuole private con l'istituzione dei cosidetti Buoni Scuola, cosa di cui l'ex-presidente Formigoni si è fatto vanto sino a ieri, il TAR con la sentenza no. 00859 del 28 gennaio 2014 ha riconosciuto che la regione Lombardia ha discriminato ingiustamente la scuola pubblica a favore di quella privata, riconoscendo il diritto di tutti a ottenere i sussidi regionali allo studio. E' stata una battaglia guidata in prima linea  dall'Associazione NONUNODIMENO e dal suo tenace presidente Giansandro Barzaghi. Ben pochi cenno sono stati fatti dai mezzi di informazione pubblica su questa sentenza, che annulla in parte le disparità di trattamento volute dalla precedente giunta e confermate da quella attuale. Va reso il merito a tutti coloro che si sono prodigati per questo riconoscimento, di fronte all'indifferenza delle forze politiche di opposizione presenti in Consiglio Regionale, fatta eccezione, bisogna dirlo, del M5S. L'assessorato regionale non ha ritenuto comunque opportuno prendere alcun provvedimento a seguito della sentenza per reintegrare di fatto il diritto sancito dal TAR. 

L'associazione NONUNODIMENO e FLC CGIL hanno lanciato quindi un appello rivolto alle famiglie che hanno fatto richiesta di sostegno al reddito per il 2013/2014, a cui spetterebbe il rimborso, se hanno figli iscritti alle scuole pubbliche, e avviato una sorta di Class Action per permetter loro di recuperarlo. Si tratta di importi variabili da 340 a 670 euro (vedi la tabella sotto riportata) a seconda delle fasce di reddito, e di circa 200.000 famiglie in Lombardia che potrebbero richiederlo. Dal 16 giugno sono stati attivati su tutto il territorio regionale appositi sportelli presso le sedi delle Camere del Lavoro, dove si potranno ottenere informazioni e aiuto per la compilazione delle istanze di rimborso da presentare alla Regione, corredate da certificazione ISEE e dalla documentazione comprovante il contributo di sostegno al reddito ricevuto lo scorso anno.


TABELLA PER OTTENERE LA DIFFERENZA SPETTANTE

IN BASE ALLA FASCIA DI REDDITO DI APPARTENENZA

FASCIA REDDITO ISEE

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI I°

SCUOLA SECONDARIA DI II°

da 0 a 5.000 €

440 euro

560 euro

660 euro

da 5.001 a 8.000 €

410 euro

550 euro

670 euro

da 8.001 a12.000 €

380 euro

530 euro

670 euro

da12.001 a 15.458 €

340 euro

510 euro

660 euro





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