CHIUSI PER ESODO
Pubblichiamo la toccante lettera della Libreria Utopia in cui annunciano, purtroppo, la chiusura dell'attività nella nostra Zona.
(Libreria Utopia)29/05/2014
Cari lettori,
dopo circa diciotto mesi di permanenza in via Vallazze abbiamo deciso di fermarci e prendere fiato per rilanciare il progetto culturale della libreria. Ci fermiamo temporaneamente e chiudiamo la nostra esperienza a Città Studi per riaprire in una nuova sede. Sono stati mesi pieni di emozioni, di nuovi incontri e di attività culturali di alto livello: dalle iniziative per bambini di Utopini curate dalle bravissime Filomena Grimaldi e Rosy Ferrario, alla rassegna “I libri degli altri” in collaborazione con Milano Lingue, fino alle cene con l’autore che hanno avuto ospiti scrittori di rilievo come Maria Pace Ottieri, Marco Missiroli, Walter Siti. Dal mese di ottobre abbiamo iniziato la collaborazione con L’Osteria dell’Utopia che ha vivacizzato il quartiere, trasformando la libreria in un luogo di incontro e di socialità. Vi chiederete allora “Ma perché chiudete?” Non è una chiusura, è una pausa, stiamo infatti elaborando un nuovo progetto e vi terremo informati sulla sua evoluzione attraverso la newsletter. Per ora, in maniera volutamente molto criptica vi diciamo che ci stiamo trasformando da “negozio di libri” in libreria di ricerca e produzione di cultura, ci piacerebbe che la libreria diventasse anche un luogo dove si fanno nascere i libri, pubblicandoli magari in formato elettronico, e stiamo inoltre pensando al modo di rendere più stretto il rapporto con quegli editori con cui sentiamo una maggiore affinità per il coraggio e la qualità delle loro scelte.
Vorremmo salutare tutti voi personalmente, venite a trovarci!
Rivolgiamo un pensiero particolare ad alcuni abilissimi ladri di libri che hanno infestato i nostri scaffali per un anno e mezzo rivelando ottimi gusti: sono state rubate molte copie de I fratelli Karnowski di Israel Singer, dello studio critico Filosofia della fotografia, del Tempo della festa di Furio Jesi per citare solo alcuni esempi.
Il libraio protagonista de La libreria stregata di Christopher Morley di fronte all’ennesimo furto dice a un certo punto “se qualcuno ha rubato questo libro, c’è speranza per la democrazia!” Pensiero che un po’ a malincuore non possiamo fare a meno di sottoscrivere.
dopo circa diciotto mesi di permanenza in via Vallazze abbiamo deciso di fermarci e prendere fiato per rilanciare il progetto culturale della libreria. Ci fermiamo temporaneamente e chiudiamo la nostra esperienza a Città Studi per riaprire in una nuova sede. Sono stati mesi pieni di emozioni, di nuovi incontri e di attività culturali di alto livello: dalle iniziative per bambini di Utopini curate dalle bravissime Filomena Grimaldi e Rosy Ferrario, alla rassegna “I libri degli altri” in collaborazione con Milano Lingue, fino alle cene con l’autore che hanno avuto ospiti scrittori di rilievo come Maria Pace Ottieri, Marco Missiroli, Walter Siti. Dal mese di ottobre abbiamo iniziato la collaborazione con L’Osteria dell’Utopia che ha vivacizzato il quartiere, trasformando la libreria in un luogo di incontro e di socialità. Vi chiederete allora “Ma perché chiudete?” Non è una chiusura, è una pausa, stiamo infatti elaborando un nuovo progetto e vi terremo informati sulla sua evoluzione attraverso la newsletter. Per ora, in maniera volutamente molto criptica vi diciamo che ci stiamo trasformando da “negozio di libri” in libreria di ricerca e produzione di cultura, ci piacerebbe che la libreria diventasse anche un luogo dove si fanno nascere i libri, pubblicandoli magari in formato elettronico, e stiamo inoltre pensando al modo di rendere più stretto il rapporto con quegli editori con cui sentiamo una maggiore affinità per il coraggio e la qualità delle loro scelte.
Vorremmo salutare tutti voi personalmente, venite a trovarci!
Rivolgiamo un pensiero particolare ad alcuni abilissimi ladri di libri che hanno infestato i nostri scaffali per un anno e mezzo rivelando ottimi gusti: sono state rubate molte copie de I fratelli Karnowski di Israel Singer, dello studio critico Filosofia della fotografia, del Tempo della festa di Furio Jesi per citare solo alcuni esempi.
Il libraio protagonista de La libreria stregata di Christopher Morley di fronte all’ennesimo furto dice a un certo punto “se qualcuno ha rubato questo libro, c’è speranza per la democrazia!” Pensiero che un po’ a malincuore non possiamo fare a meno di sottoscrivere.
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