Andar per libri: Vertigine di Erica Arosio e Giorgio Maimone

Un giallo con protagonista la Milano della fine anni 50. Ambienti, odori e immagini che evocano film e romanzi, ma personaggi molto ben disegnati. ()
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Un libro che mi ha appassionato molto, 
un bel giallo, che mi ha lasciato addosso i suoi ambienti e personaggi. Ho aspettato un paio di settimane per scrivere questa recensione, proprio per non venire troppo condizionato dalle sensazioni che mi aveva lasciato addosso. Senz'altro non è privo di pecche, innanzitutto nella scelta iniziale di procedere a più livelli, poi, per fortuna, abbandonati nel prosieguo.  I flashback nel passato alla fine risultano poco influenti rispetto alla trama del romanzo, ma anche in quelli è evidente l'amore per il cinema e la letteratura dei due autori. Infatti, a fianco alla Milano della fine anni 50 (vera protagonista del romanzo), il leitmotive del romanzo sono le immagini, le atmosfere, gli odori quasi palpabili. Leggendolo mi sono tornati in mente romanzi come Amazzonia o American Tabloid o films come i Compari o Rocco e i suoi fratelli, ma non voglio nominare altre evocazioni perché sono certo che ognuno ne può trovare altre cento.
La trama alla fine è meno importante del romanzo, perché sono i protagonisti la parte centrale del libro. Greta Morandi, Marlon, Tom sono personaggi
analizzati nel profondo, contraddittori, fragili, insomma dei non eroi .

Come dicevo, il romanzo è ambientato nella Milano di fine anni 50 e racconta del tentativo da parte di frangia di ex-repubblichini di impiantare un nuovo ordine per mezzo di operazioni finanziarie ed industriali. L'organizzazione crolla grazie ad un'indagine marginale che coinvolge i nostri protagonisti su un caso di morte/omicidio denunciata dall'amante del morto.

I protagonisti non sono dei santi, spesso sono colpevoli anche loro e vengono coinvolti sempre più non tanto per questioni professionali, quanto personali.

Nel libro c'è veramente di tutto: dal caso Mattei, alla rapina di via Osoppo, alla Volante Rossa, alla Ligéra etc.etc. ma il tutto non risulta un guazzabuglio perché si sviluppa con largo respiro nelle sue oltre 500 pagine.



Vertigine
e
Baldini & Castoldi


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