L’orto in cascina. LA BALSAMITE

Chrysantheum balsamita. Balsamita o salvia romana. È una delle piante aromatiche perenni che sto trapiantando da almeno venti anni di vaso in vaso, cercando di averla a disposizione quando mi serve una delle sue foglie. Anche nell'orto l'ho recuperata e ripiantata, staccandone un ciuffo per farne due esemplari.
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Nell'orto che ho a Cormons, per esempio, durante l'inverno si è quasi completamente gelata, perché non è collocata in una posizione riparata dal vento del monte.

È una pianta che può raggiungere anche un metro di altezza, le foglie sono lunghe, di un bel colore verde chiaro, leggermente biancastre, tenere, dentellate, ricoperte di ghiandole oleifere che al tatto emanano un soave profumo di chewing-gum, ma il sapore è amarognolo, quindi ne uso molto poca sminuzzata nell'insalata mista oppure per aromatizzare i dolci e le frittate. Anche i fiorellini sono molto belli : piccoli, gialli, raggruppati e fanno una bella macchia di colore che dura a lungo. Ecco perché, come tutte le aromatiche, anche se non le usiamo di continuo, sono ideali come bordura sia nei giardini, che negli orti, per tenere lontane le zanzare e profumare l'aria. È comunque una pianta che preferisce i pendii rocciosi esposti al sole.

Le foglie possono essere seccate per essere usate per té digestivi e sedativi, l'olio essenziale si adopera anche in profumeria e nei cenni storici dicono che fosse un ingrediente dell"Acqua antisterica di S. Maria della Scala".
Ho sistemato le due balsamite sulla banchina lunga e dritta insieme ad alcuni alberelli da frutto, una vite, fragole, matricaria e un paio di rametti di rosmarino. Di lato, invece ho piantato delle zucchine: sia chiare che scure, non rampicanti (una la vedete nella foto, davanti alla balsamite). Le zucchine le ho trapiantate ad un metro una dall'altra per tenerle lontane e permettere loro di allungarsi sul terreno. Le zucchine sono, purtroppo, molto sensibili all'oidio (mal bianco) che è difficile da controllare; si può spargere sul terreno intorno dello zolfo in polvere, poi si devono al più presto staccare ed eliminare le foglie basali, che per prime si ammalano e diventano bianche e in seguito si seccano. Tanto vale mangiare le foglie al più presto, prima che si ammalino, sono buonissime, hanno lo stesso sapore delle zucchine; la pianta comunque prosegue la sua crescita, cercando di allontanarsi dalla malattia e continuare la fruttificazione.




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