I buoni scuola della Regione bocciati dal TAR

Finalmente riconosciuta da una sentenza del TAR la discriminazione degli studenti delle scuole pubbliche attuata da anni dalla Regione Lombardia con l'introduzione dei buoni scuola, riservati ai soli alunni delle scuole private. Una battaglia vinta dopo la campagna lanciata dall'associazione NonUnodiMeno e dalle associazioni di genitori che hanno ricorso contro questa legge regionale. ()
Alunni in classe medium
Abbiamo ripetutamente dato notizia delle numerose iniziative che sono state messe in atto per reclamare l'abolizione dei buoni scuola e per il riconoscimento di pari diritti agli studenti delle scuole pubbliche e delle scuole private. Una situazione, quella creata da Formigoni con la legge che istituiva i buoni scuola, di palese discriminazione. 
Nel decennio scorso sono stati elargiti alle scuole paritarie finanziamenti ingenti, circa 600 milioni di euro. Nel dicembre 2013 era stata presentata in Regione una petizione popolare, corredata da 15.000 firme, raccolte tra genitori e studenti, per chiedere la revisione della legge e l'abolizione dei buoni scuola. Ma Maroni, in continuità con la linea di Formigoni, ha ritenuto di non accogliere la petizione, che sollecitava un dibattito ed un confronto democratico sulla questione in Consiglio Regionale, archiviando la richiesta dei cittadini, non ritenuta degna di essere presa in considerazione
Ora il TAR ha stabilito con una sentenza da poco emessa che la legge regionale attua una ingiusta discriminazione poiché non permette agli studenti iscritti alle scuole pubbliche di ottenere i sussidi che vengono riconosciuti agli iscritti alle private. 
Non si tratta di piccoli importi, ma complessivamente nel corrente anno di contributi pari a 30 milioni di euro (e negli anni precedenti gli importi erano notevolmente superiori) destinati alle scuole private, a fronte di soli 5 milioni di euro riservati all'istruzione pubblica. La Regione Lombardia ha anche cancellato per il 2014 i fondi per il sostegno allo studio degli studenti meritevoli in condizioni economiche disagiate. 

La logica che l'attuale giunta continua a sostenere è quella di Formigoni, di sottrazione dei fondi pubblici a favore del privato, pur nella grave situazione di crisi economica che stiamo vivendo e che incide con pesanti conseguenze sulle famiglie in difficoltà. Questa situazione intollerabile ha fatto nascere il movimento di protesta per reclamare parità di diritti tra chi frequenta le scuole pubbliche e chi frequenta le scuole private.

L'azione dei genitori che hanno presentato ricorso al TAR, con l'assistenza dell'avvocato Vittorio Angiolini e altri colleghi, ha permesso così di veder riconosciuti questi diritti, che l'amministrazione regionale ha sinora ignorato. Ci auguriamo che l'amministrazione regionale in carica prenda atto di questa sentenza e riveda di conseguenza la legge che ha istituito i buoni scuola.



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Re: I buoni scuola della Regione bocciati dal TAR
10/04/2014 brunch
Un grazie a tutti/e quelli/e che si sono impegnati/e per riuscire a raggiungere un ottimo risultato (allo stato attuale e speriamo:futuro) per ristabilire l'ordine logico delle cose. La religione è cosa personale l'assistenza religiosa dovrebbe andare solo a chi ne ha realmente bisogno, non ai genitori delle scuole private!!!
Saluti a tutti/e finalmente con un sorriso.


 
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