L'orto d'inverno. LA VITE
(Wanda Gradnik)05/02/2014
La pianta ha circa due anni, ha radicato benissimo e quest'anno ho accorciato e piegato due tralci, questo sistema si potrebbe definire "doppio Guyot", perché ho piegato due bei tralci nello stesso senso. Quest'anno dovrebbero fruttificare. Vi saprò dire di che colore sarà l'uva,poiché non ricordo più se è il tralcio della bianca o della nera.
La potatura della vite è una pratica molto raffinata che ogni viticultore può interpretare e modificare secondo le sue esigenze ed è fondamentale conoscere la fisiologia della vite e anche le caratteristiche di ciascuna varietà: stiamo parlando della potatura secca, invernale, quella che serve per eliminare i tralci che hanno già fruttificato o quelli troppo vecchi e preparare, piegare, speronare ( lasciare piccoli speroni con 2/3 gemme) i tralci di un anno che daranno la produzione della vendemmia successiva.
Non è facile spiegarlo in poche righe se si considera che i sistemi di coltivazione in Italia e nel mondo forse sono decine. Ogni regione ha inoltre le sue variabili che dipendono dalla varietà dell'uva e dal clima del luogo, credo inoltre che molto dipenda anche dalla statura del viticultore: l'ideale è avere il tralcio che fruttifica all'altezza del punto vita di chi lavora, sia per potare, sia per vendemmiare. Con la meccanizzazione e le mode forse certi parametri sono saltati.
La piegatura del tralcio è un messaggio fondamentale che noi diamo alla pianta, la forziamo a fruttificare il più abbondantemente possibile sul tralcio piegato e contemporaneamente la sollecitiamo a far fuoriuscire dalle gemme basali i nuovi tralci che serviranno l'anno successivo.
Se avete già una pergola più o meno impalcata, non potete far altro che tenerla pulita, cercando di conservare i tralci giovani che escono (sono di colore più chiaro, più freschi, con la corteccia più integra), lasciare piccoli speroni dove i tralci sono più deboli e cercare così di prolungarle la vita. I tralci da lasciare devono avere almeno il diametro di una sigaretta e la lunghezza può variare da 4/5 gemme ad un massimo che potete decidere voi in base alla bellezza del tralcio e allo spazio a vostra disposizione. Ricordatevi però di non lasciarla "scappare", dovete approfittare ogni anno dei tralci giovani che spuntano più bassi per mantenerla all'altezza desiderata.
Se invece decidete di acquistare una vite giovane da tenere in vaso, avete la possibilità di guidarla da subito verso una fruttificazione stabile, contenendone l'altezza con una potatura costante in modo da scoraggiare il solo sviluppo fogliare.
Vi parlerò più avanti della potatura verde, che serve a lasciare tutti i tralci che portano uva e quelli belli per l'anno dopo e togliere quelli vuoti o doppi che non servono.
Ora però mi sento di darvi un consiglio: fate, se potete, dopo la potatura, un trattamento invernale prima della fuoriuscita delle gemme con solfato di rame e zolfo (o prodotti equivalenti) per disinfettare gemme dormienti e corteccia contro la peronospora, l'oidio e la ruggine delle rose; infatti lo stesso trattamento si può fare sulle rose, sugli alberi da frutto e da fiore, si può ripetere più volte e d'estate si continua anche su zucchine e pomodori.