Commissioni Congiunte Territorio e Urbanistica - Qualità dell'ambiente urbano e mobilità sui parcheggi a raso in via Castel Morrone

Prosegue l'acceso dibattito sulla questione dei parcheggi sotto agli alberi in via Castel Morrone, ma la contestazione, tanto sperata dall'opposizione, non arriva, anzi...
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Quello dei parcheggi a raso di via Castel Morrone è un argomento che risale al 2010, quando il Consigliere Viola si fece portavoce di una mozione di cittadini che chiedevano la riqualificazione del parterre per togliere il fango e facilitare la sosta delle autovetture. Abbiamo già raccontato delle precedenti sedute del 23/10/2012 e del 14/2/2012.

La mozione chiede di rendere carreggiabile, tramite superficie carreggiabile erbosa, i tratti di parterre proteggendo gli alberi con aree di rispetto. Inoltre viene avanzata la richiesta all'AMSA di effettuare la pulizia del parterre con frequenza periodica (una volta al mese) alternando le carreggiate.

Viene chiesta dalla Commissione il parere della vigilanza urbana che ricorda il fatto che il parcheggio a raso è tollerato ma non permesso, per cui, se si vuole la carrabilità, è necessario delimitare le aree di sosta tramite apposita segnaletica.
Viene anche chiesto il parere del geom. Bettoni, delegato del verde del Comune, che indica, nella soluzione proposta dalla mozione, la migliore dal punto di vista di costo e durata anche se, fa notare, che l'erba non crescerebbe comunque, a causa dell'ombra degli alberi e della presenza di auto in sosta. Sottolinea inoltre il fatto che, se si consentisse il parcheggio, dovrebbero essere protetti anche gli alberi tramite i cosiddetti tornelli, che misurano almeno 2x2 m.

Monzio Compagnoni fa notare che, se si volesse dare seguito alle richieste della petizione, dopo quanto detto dal geom. Bettoni, si arriverebbe a una diminuzione sensibile dei posti auto, in quanto i tornelli impedirebbero il parcheggio di due auto negli intervalli tra gli alberi. Nonostante la contestazione da parte dei consiglieri di opposizione, guardando bene gli spazi, viene da pensare che Monzio Compagnoni abbia ragione, anzi, che si tratti di un dimezzamento dei posti auto disponibili. Pensate infatti di mettere un'aiuola di protezione attorno agli alberi di 2 m e giudicate voi da questa foto se ci potrebbero mai stare due auto.



Partiamo dalla situazione attuale, per la quale è stato fatto, con l'aiuto anche di cittadini, un rilevamento: complessivamente nella via, alla data del rilievo, erano parchegiate 370 auto, di cui 160 in strada (100 regolari e 60 senza permesso) e 210 sotto agli alberi (di cui 95 di residenti e 115 di non residenti).
La domanda a questo punto è: quale sosta tutelare? Quella dei residenti? Anche quella dei non residenti per funzioni commerciali?
La situazione è realmente critica, con parcheggi che vanno oltre l'illegalità: sui limiti dei passi carrai, dietro alle fermate degli autobus, in doppia fila dietro alle auto sul parterre, contro i telefoni pubblici, etc.
Senz'altro un primo intervento necessario è di rendere impossibili tali parcheggi selvaggi, proteggendo i passi carrabili con fioriere e mettendo paletti di protezione delle fermate degli autobus e dei servizi pubblici.
Del resto sono i condomini stessi che si muovono sempre più spesso in autonomia, mettendo paletti a protezione dei propri passi carrai e chiedendo al Comune di mantenere il verde di fronte al proprio palazzo. C'è anche da aiutare l'utenza debole quale le persone portatrici di handicap o gli anziani o le mamme con bambini: dare loro la possibilità di camminare, anche con le carrozzelle è il minimo che un'amministrazione deve fare!

La proposta di Mariani va oltre: allestire anche due spazi, tra l'altro in punti già senza possibilità di parcheggio (in corrisponenza del Bike Sharing e della farmacia) per la sosta dei pedoni, con panchine e aiuole.

Il parere dei presidenti di Commissione è di non accettare la legalizzazione del parcheggio sotto gli alberi, bensì di mantenere l'attuale situazione di tolleranza. Intervenire contro i parcheggi selvaggi, recuperando spazi nel parterre di via Giustiniano che presto verrà riaperto e riducendo nelle vie laterali le linee blu trasformandole in gialle. Una cittadina propone anche di recuperare posti in via Uberti, permettendo parcheggi a spina di pesce su un solo lato.

Una cosa è sicura: per recuperare posti auto per i residenti è necessario intervenire su chi usa i parcheggi a raso per non dover spostare l'auto nei giorni di lavaggio auto; ci sono, infatti, decine e decine di auto e furgoni palesemente parcheggiati fissi, che, probabilmente, non appartengono neanche ai residenti. Per ovviare a ciò, la pulizia mensile, con rimozione delle auto in divieto, del parterre sarebbe sufficiente per scongiurare questo problema, per cui ben venga tale richiesta della petizione!
Chi si aspettava - con l'intenzione palese di sfruttarne il malcontento - cittadini arrabbiati e contrari a queste proposte, è stato deluso.
Se si esclude infatti la voce di un cittadino che chiedeva più parcheggi, affermando che questo è il reale problema, tutti gli altri erano a favore di interventi anche ben più drastici di quanto proposto dai Presidenti di Commissione.
C'è stato, ad esempio, un commerciante della via che chiedeva di rendere sicuro il marciapiede e mantenere pulita la zona antistante la sua gelateria, vedendo nel parcheggio un danno alla propria attività, o chi chiedeva di recuperare appieno la funzione di aiuola degli spazi sotto gli alberi. Altri ancora chiedevano di ridurre il numero di posti auto a favore di aiuole. Predominante il sentimento contrastante tra la voglia di vivere meglio la strada e il bisogno di parcheggiare la propria auto vicino a casa.

Fornisco solo alcuni dati. Milano, tra le metropoli europee (con l'esclusione delle altre città italiane in cui la situazione è anche peggiore), ha un numero di auto pro capite altissimo: 55 auto per 100 abitanti, contro i 29 di Berlino, i 25 di Parigi e i 31 di Londra. Interessante è anche il tempo di fermo delle auto: una media del 97% del tempo. Altro dato utile è la lunghezza dei percorsi: media di 5 km, ma oltre il 50% delle auto fa spostamenti medi inferiori ai 2,5 km.

Con questi numeri mi pare giusto affermare che si possa pensare a una città più vivibile, rinunciando alle seconde, terze auto per famiglia.
Questa Amministrazione sta facendo un grande sforzo per proporre sistemi di mobilità alternativi, come car e bike sharing, aumentando il numero di piste ciclabili e ci si augura che, nel giro di 6-7 anni, la zona possa avere a disposizione la linea 4 della metropolitana.
Cominciare quindi a pensare a soluzioni che consentano di riappropriarsi degli spazi verdi della città togliendoli a parcheggio, mi pare il minimo.
Voglio suggerire all'Amministrazione di pensare anche a soluzioni che tengano conto di chi tiene l'auto ferma per la gran parte dell'anno. Perché non ipotizzare, ad esempio, parcheggi di zona convenzionati per la lunga sosta? Questo sposterebbe una percentuale interessante di auto dalle strade.

Piccola nota a parte: una serata interessante, funestata, al solito, da atteggiamenti dispotici dell'opposizione, che interrompeva continuamente i cittadini, quando non erano dalla loro parte, deligittimandoli a parlare.

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Re: Commissioni Congiunte Territorio e Urbanistica - Qualità dell'ambiente urbano e mobilità sui parcheggi a raso in via Castel Morrone
08/04/2014 Damiano Stefano Volante
Condivido totalmente l’impianto del puntuale intervento di Paolo Burgio, ma non riesco a capire come una problematica urbanistica così importante si possa trascinare tra sterili discussioni e continui rinvii dal 2010, senza essere mai inserita, salvo errore, nella pianificazione di interventi complessivi più attenti al decoro urbano.
Questi litigi non fanno certo onore alla Giunta Pisapia e ai suoi programmi di rilancio per i prossimi due anni, ma soprattutto ritardano l’attuazione di una visione più rispettosa dei trascorsi culturali del nostro Paese, anche in prospettiva del palcoscenico europeo e mondiale che ci aspetterà nel 2015


Re: Commissioni Congiunte Territorio e Urbanistica - Qualità dell'ambiente urbano e mobilità sui parcheggi a raso in via Castel Morrone
30/01/2014 guido
All'estero lungo le strade principali non ci sono posteggi ( e anche la sosta per scendere è vietata).
Nelle strade secondarie la sosta lunga è vietata o paga in maniera progressiva molto più che a Milano.
In generale non c'è differenza fra residenti e non residenti; solo a Milano il domicilio paga 250 euro all'anno e il residente zero.
Qual'è il motivo? perchè il residente vota e il domiciliato non vota.
Il numero di auto per abitante è più alto che all'estero perchè occupare con l'auto un luogo pubblico ( strada o marciapiede )a Milano non costa nulla.
Mentre l'occupazione per un ponteggio di facciata costa, e molto, al Condominio.

Se il Comune facesse pagare a tutti coloro che sostano sui luoghi pubblici 250 euro all'anno sicuramente ci sarebbero meno auto sotto gli alberi di via Castel Morrone


Re: Commissioni Congiunte Territorio e Urbanistica - Qualità dell'ambiente urbano e mobilità sui parcheggi a raso in via Castel Morrone
23/01/2014 Paolo Burgio
Ho partecipato alla seduta delle Commissioni del 21 gennaio e vorrei segnalare che un cittadino abitante in via Castelmorrone ha esposto in un intervento ben documentato ed esauriente (forse per questo non gli è stato consentito di terminare sino in fondo il discorso) quella che dovrebbe essere la logica soluzione da adottare per il problema in questione. Le vie Eustachi, Castelmorrone, Bronzetti sono state progettate nell'anteguerra come viali alberati, seguendo criteri per quell'epoca di avanguardia, sull'esempio di altre grandi città (Parigi, Londra, Berlino) prevedendo un'ampia carreggiata, spazi per la sosta delle vetture, marciapiedi larghi e piantumanti con alberi di alto fusto con una zona di rispetto messa a verde. La sosta sotto gli alberi da sempre è vietata, ma i vigili non danno multe, poichè data la scarsità di spazi per la sosta delle auto tollerano una situazione di illegalità. La conseguanza è che la sosta sotto gli alberi è incontrollata, caotica, non favorisce il parcheggio delle auto dei residenti, mentre le auto parcheggiate danneggiano il terreno sotto gli alberi, dove non può crescere l'erba e dove anzi si creano pozzanghere, buche e si danneggiano le radici degli alberi. Quindi si tollera una situazione di illegalità, di degrado urbano e di disagio ai cittadini per consentire la sosta anche a chi non ne avrebbe diritto. All'italiana, spiace dirlo, si chiude un occhio. Viene proposta in CdZ una soluzione di compromesso, proteggiamo gli alberi prevedendo almeno il regolamentare spazio di rispetto, sistemiamo il terreno tra gli alberi con una spesa che non sarà poi nemmeno trascurabile e regolamentiamo la sosta. Come? Alcuni passi carrai hanno installato archetti per impedire il passaggio delle auto, altri no, gli spazi davanti ad alcuni negozi sono stati delimitati, altri spazi sono stati messi a verde a cura e spese dei privati (che così pagano per un servizio che deve essere fornito dal comune). Nelle strade, e soprattutto sui marciapiedi, di Milano assistiamo quotidianamente alla sosta selvaggia di auto che impediscono il passaggio ai pedoni, ai disabili, alle carrozzine, sosta che l'amministrazione, ritengo io, ha il dovere di impedire ed eliminare drasticamente. Lo spettacolo di auto "tollerate" a ingombrare i marciapiedi in sosta vietata non ha riscontro nelle altre metropoli europee. Ma possibile che Milano non possa guardare fuori dal proprio orizzonte e guardare ad esempio a Berlino, città che ha saputo coniugare il progresso con i boschi, le autostrade con le piste ciclabili, una cultura partecipativa con una stabilità politica. Ma non possiamo lasciar da parte le beghe tra maggioranza e opposizione, tra destra e sinistra, che nulla hanno a che fare con una cultura e una visione rispettosa della propria città? 


Re: Commissioni Congiunte Territorio e Urbanistica - Qualità dell'ambiente urbano e mobilità sui parcheggi a raso in via Castel Morrone
23/01/2014 Anna Maria Ciniselli
Io auspico una lunga pista ciclabile protetta sotto gli alberi da Via Eustachi a Via Fratelli Bronzetti :è un sogno realizzabilissimo, che allontanerebbe anche la calamità delle soste invasive, che riguarda anche via Eustachi e fratelli Bronzetti.


 
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