Commissioni Congiunte Territorio e Urbanistica - Qualità dell'ambiente urbano e mobilità sui parcheggi a raso in via Castel Morrone
(Paolo Morandi)22/01/2014
La mozione chiede di rendere carreggiabile, tramite superficie carreggiabile erbosa, i tratti di parterre proteggendo gli alberi con aree di rispetto. Inoltre viene avanzata la richiesta all'AMSA di effettuare la pulizia del parterre con frequenza periodica (una volta al mese) alternando le carreggiate.
Viene chiesta dalla Commissione il parere della vigilanza urbana che ricorda il fatto che il parcheggio a raso è tollerato ma non permesso, per cui, se si vuole la carrabilità, è necessario delimitare le aree di sosta tramite apposita segnaletica.
Viene anche chiesto il parere del geom. Bettoni, delegato del verde del Comune, che indica, nella soluzione proposta dalla mozione, la migliore dal punto di vista di costo e durata anche se, fa notare, che l'erba non crescerebbe comunque, a causa dell'ombra degli alberi e della presenza di auto in sosta. Sottolinea inoltre il fatto che, se si consentisse il parcheggio, dovrebbero essere protetti anche gli alberi tramite i cosiddetti tornelli, che misurano almeno 2x2 m.
Monzio Compagnoni fa notare che, se si volesse dare seguito alle richieste della petizione, dopo quanto detto dal geom. Bettoni, si arriverebbe a una diminuzione sensibile dei posti auto, in quanto i tornelli impedirebbero il parcheggio di due auto negli intervalli tra gli alberi. Nonostante la contestazione da parte dei consiglieri di opposizione, guardando bene gli spazi, viene da pensare che Monzio Compagnoni abbia ragione, anzi, che si tratti di un dimezzamento dei posti auto disponibili. Pensate infatti di mettere un'aiuola di protezione attorno agli alberi di 2 m e giudicate voi da questa foto se ci potrebbero mai stare due auto.
Partiamo dalla situazione attuale, per la quale è stato fatto, con l'aiuto anche di cittadini, un rilevamento: complessivamente nella via, alla data del rilievo, erano parchegiate 370 auto, di cui 160 in strada (100 regolari e 60 senza permesso) e 210 sotto agli alberi (di cui 95 di residenti e 115 di non residenti).
La domanda a questo punto è: quale sosta tutelare? Quella dei residenti? Anche quella dei non residenti per funzioni commerciali?
La situazione è realmente critica, con parcheggi che vanno oltre l'illegalità: sui limiti dei passi carrai, dietro alle fermate degli autobus, in doppia fila dietro alle auto sul parterre, contro i telefoni pubblici, etc.
Senz'altro un primo intervento necessario è di rendere impossibili tali parcheggi selvaggi, proteggendo i passi carrabili con fioriere e mettendo paletti di protezione delle fermate degli autobus e dei servizi pubblici.
Del resto sono i condomini stessi che si muovono sempre più spesso in autonomia, mettendo paletti a protezione dei propri passi carrai e chiedendo al Comune di mantenere il verde di fronte al proprio palazzo. C'è anche da aiutare l'utenza debole quale le persone portatrici di handicap o gli anziani o le mamme con bambini: dare loro la possibilità di camminare, anche con le carrozzelle è il minimo che un'amministrazione deve fare!
La proposta di Mariani va oltre: allestire anche due spazi, tra l'altro in punti già senza possibilità di parcheggio (in corrisponenza del Bike Sharing e della farmacia) per la sosta dei pedoni, con panchine e aiuole.
Il parere dei presidenti di Commissione è di non accettare la legalizzazione del parcheggio sotto gli alberi, bensì di mantenere l'attuale situazione di tolleranza. Intervenire contro i parcheggi selvaggi, recuperando spazi nel parterre di via Giustiniano che presto verrà riaperto e riducendo nelle vie laterali le linee blu trasformandole in gialle. Una cittadina propone anche di recuperare posti in via Uberti, permettendo parcheggi a spina di pesce su un solo lato.
Una cosa è sicura: per recuperare posti auto per i residenti è necessario intervenire su chi usa i parcheggi a raso per non dover spostare l'auto nei giorni di lavaggio auto; ci sono, infatti, decine e decine di auto e furgoni palesemente parcheggiati fissi, che, probabilmente, non appartengono neanche ai residenti. Per ovviare a ciò, la pulizia mensile, con rimozione delle auto in divieto, del parterre sarebbe sufficiente per scongiurare questo problema, per cui ben venga tale richiesta della petizione!
Chi si aspettava - con l'intenzione palese di sfruttarne il malcontento - cittadini arrabbiati e contrari a queste proposte, è stato deluso.
Se si esclude infatti la voce di un cittadino che chiedeva più parcheggi, affermando che questo è il reale problema, tutti gli altri erano a favore di interventi anche ben più drastici di quanto proposto dai Presidenti di Commissione.
C'è stato, ad esempio, un commerciante della via che chiedeva di rendere sicuro il marciapiede e mantenere pulita la zona antistante la sua gelateria, vedendo nel parcheggio un danno alla propria attività, o chi chiedeva di recuperare appieno la funzione di aiuola degli spazi sotto gli alberi. Altri ancora chiedevano di ridurre il numero di posti auto a favore di aiuole. Predominante il sentimento contrastante tra la voglia di vivere meglio la strada e il bisogno di parcheggiare la propria auto vicino a casa.
Fornisco solo alcuni dati. Milano, tra le metropoli europee (con l'esclusione delle altre città italiane in cui la situazione è anche peggiore), ha un numero di auto pro capite altissimo: 55 auto per 100 abitanti, contro i 29 di Berlino, i 25 di Parigi e i 31 di Londra. Interessante è anche il tempo di fermo delle auto: una media del 97% del tempo. Altro dato utile è la lunghezza dei percorsi: media di 5 km, ma oltre il 50% delle auto fa spostamenti medi inferiori ai 2,5 km.
Con questi numeri mi pare giusto affermare che si possa pensare a una città più vivibile, rinunciando alle seconde, terze auto per famiglia.
Questa Amministrazione sta facendo un grande sforzo per proporre sistemi di mobilità alternativi, come car e bike sharing, aumentando il numero di piste ciclabili e ci si augura che, nel giro di 6-7 anni, la zona possa avere a disposizione la linea 4 della metropolitana.
Cominciare quindi a pensare a soluzioni che consentano di riappropriarsi degli spazi verdi della città togliendoli a parcheggio, mi pare il minimo.
Voglio suggerire all'Amministrazione di pensare anche a soluzioni che tengano conto di chi tiene l'auto ferma per la gran parte dell'anno. Perché non ipotizzare, ad esempio, parcheggi di zona convenzionati per la lunga sosta? Questo sposterebbe una percentuale interessante di auto dalle strade.
Piccola nota a parte: una serata interessante, funestata, al solito, da atteggiamenti dispotici dell'opposizione, che interrompeva continuamente i cittadini, quando non erano dalla loro parte, deligittimandoli a parlare.