La Festa delle Idee al Parco Lambro
Per non rischiare la melensità mi riallaccio all’attualità: alla 2ggxMilano dei Comitati, ho scoperto che la Festa delle Idee organizzata dal comitato di zona 3 è riconosciuta, a tutti gli effetti, una “buona pratica”.
Quindi vale la pena di raccontarla, anche se è passato più di un mese.
(Cinzia Barone)26/10/2011
Il contesto e l’idea
Prima riunione del comitato dopo la doppia sbornia dell’elezione di Giuliano Pisapia e della vittoria ai referendum. Congratulazioni, brindisi, sorrisi, facce soddisfatte , ecc. Ma la domanda pericolosa si percepiva già nell’aria:
“E adesso, come andiamo avanti?”
Aprire il dibattito sul ruolo e l’identità dei comitati nell’era di Pisapia? Noooo, era il 20 e passa luglio, nessuno ne aveva voglia. Parlare delle regole di funzionamento? Idem.
“Facciamo una festa! Una festa del Comitato z3
(Un’altra??? Abbiamo pensato in un po’)
“Sì, festeggiamoci perché siamo stati bravi e certi successi vanno celebrati”; “Sì, e coinvolgiamo anche le associazioni, a partire da quelle che sono già presenti nel comitato”; “Sì e da lì iniziamo una mappatura di tutte le associazioni che operano in zona 3…” e via così. Il gruppo di lavoro per l’organizzazione della festa si forma quella sera stessa, decide il nome (Festa delle Idee”) e il “concept della festa” (Fiera delle progettualità nascoste), si assegna i compiti e inizia a far girare la voce tra le associazioni già da luglio.
(Tra quella stessa sera e il lunedì successivo si formano spontaneamente altri 4 o 5 gruppi di lavoro: Mappatura, Ascolto e Comunicazione, Web e free press, e What’s up, che era un grande calderone con dentro tutte le” emergenze” tipo PGT e parcheggi , e che ora si è articolato in 3 specifici gdl. Germinazione spontanea.)
L’organizzazione e la mobilitazione
Un sapiente lavoro di tessitura e organizzazione, la collaborazione e il passaparola tra le associazioni, la disponibilità e l’impegno del gruppo di lavoro e di tutto il comitato e, ultimo ma non ultimo, la gentile concessione delle strutture della festa della sinistra al parco Lambro costituiscono il mix virtuoso che ha prodotto un risultato ottimo. Il tutto, naturalmente, reso possibile dalla bella giornata settembrina.
Il risultato
Oltre 40 realtà associative presenti,
grande affluenza di famiglie con bambini (che hanno partecipato alle
partite di calcetto, giocato con i giochi “di una volta”
costruiti con materiali di recupero;
si sono lasciati dipingere la
faccia, incuriosire dai dibattiti e incantare dai saggi di
ginnastica artistica e tai chi).
Pieno di iscritti alla pedalata alla
scoperta delle architetture di pregio nascoste in zona 3;
esaurite torte salate e dolci autoprodotte.
Fila al banchetto di raccolta delle
firme per il referendum contro la legge elettorale, un bel pacco
di questionari compilati da altre realtà associative, ma anche da
singoli cittadini, che andranno ad alimentare il database del
comitato.
Oltre 600 euro di incasso dalla
vendita di gadget e spilline. Totale copertura dei costi e avanzo
di cassa.
L’effetto sul comitato
L’allargamento della partecipazione alle riunioni del lunedì a persone nuove (e giovani!) davvero in gamba, una delle quali è già stata eletta nel gruppo dei nostri 4 nuovi coordinatori (3 donne e un uomo).
Tanto per riallacciarmi e chiudere tornando all’attualità e rimanendo nel numero di battute assegnato a questo pezzo.
Cinzia Barone