L'ORTO D'INVERNO. I lamponi.

Da due anni vi aiuto a conoscere, riconoscere, rispettare e usare le erbe spontanee eduli che dai più vengono catalogate come infestanti - invece sono preziose perché ricche di omega 3 -, ora spero che saprete riconoscerle anche nel vostro orto.                                            
Ora vogliamo passare a una fase pratica, cominciando a parlare dell'orto che ho in condivisione alla Cascina Campazzo. Seguendolo stagionalmente e spiegandovi le fasi e la motivazione dei lavori penso di poter fornire a molti di voi, spunti e indicazioni utili anche per il vostro orto.
Quello che curo è un orto antico che Ermanno prima, e ora suo fratello, hanno "ereditato" dal padre che faceva il camparo in cascina. Nel bel mezzo troneggia un fico a frutti grandi, bianchi, a polpa rossa molto buoni, li ho mangiati ancora a metà novembre. Ai lati, addossati alla rete, cespi di rose, un pesco a frutto bianco, profumatissimo, viti, allori e ... meraviglia!... lamponi ancora in frutto. 

È il fratello di Ermanno che, da un paio di anni, pianta e semina a modo suo. Lo lascio fare perché non c'è storia, ma tutto mi servirà per parlarvi, appunto, di un piccolo orto familiare. 
Nel tardo autunno fino all’inizio dell’inverno, ci sono ancora le piante semisecche dei pomodori e delle zucchine da rimuovere, mentre cime di rapa, radicchio, salvia, rosmarino e le aromatiche messe da me (matricaria, menta, melissa, balsamita, aglio delle vigne) sono tutte in piena forma. 
L'autunno e poi l'inverno sono il periodo migliore per la pulizia e potatura del secco e l'impostazione graduale delle banchine per il ripianto e le semine di primavera.       
Io applico il più possibile la tecnica dell'orto sinergico, preparando banchine fisse e camminamenti permanenti in modo da avere tutte le parti coltivate raggiungibili da ambo i lati. Capirete come procedere man mano che parleremo delle lavorazioni del terreno.
E cosa ne facciamo del secco e dei residui delle potature? Sminuzzo tutto, pesto e quando la buca è colma e compatta, la ricopro con un piccolo strato di terra. 
L'orto è disseminato di buche di deposito che, dopo un anno, con l'aiuto dei nostri amici lombrichi, sono diventate terra buona. Potreste fare così anche voi.


LAMPONI - RUBUS IDAEUS - MALINE in sloveno
I lamponi sono stati la molla che mi ha spinto a occuparmi dell'orto di Ermanno e poterli mangiare anche sino a dicembre è un lusso che mi prendo volentieri.  
È una pianta perenne, arbustiva rampicante, il rizoma striscia orizzontalmente e ricaccia nuovi getti. Cresce bene in mezza ombra, ma il terreno dev'essere sciolto, fertile, umido.    
La fruttificazione estiva viene meglio sotto l'ombra di altre piante, la fruttificazione invernale è solo sulle piante in pieno sole.
Ci sono diverse qualità di lamponi che hanno sia il colore che il sapore diverso, questi della foto sono i più conosciuti, i frutti sono grossi, carnosi, molto teneri e dolci.
I frutti hanno proprietà aromatizzanti, vitaminizzanti, antinfiammatorie, oltre che essere un alimento dissetante ed energetico; le foglie sono astringenti e vengono utilizzate sia per decotti da bere per  infiammazioni della bocca e della gola, che per applicazioni esterne per la pelle e per le emmorroidi.                                                                                                                            Se vi capita di andare in Slovenia, chiedete il succo di lampone detto "Malinovec", lo potete trovare sia naturale che molto concentrato, al supermercato lo vendono in bottiglie da litro.


Wanda Gradnik - perito agrario enotecnico - manutentore di giardini