Aboliamo i buoni scuola.

E' stata presentata una Petizione in Regione Lombardia per chiedere l'abolizione dei buoni scuola, i fondi riservati alle scuole private a cui non possono accedere gli studenti delle scuole pubbliche.
()
20131205 153740 1

La giunta regionale lombarda ha messo in bilancio una drastica riduzione delle sovvenzioni a sostegno dello studio portandole dai 23,5 milioni dell'anno passato a soli 5 milioni, e ha completamente abolito i sussidi a favore degli studenti meritevoli o handicappati. Non ha seguito però gli stessi criteri per il fondo di dotazione dei buoni scuola, che sono passati da 33 a 30 milioni di euro. Prosegue quindi da parte della nuova giunta la politica di discriminazione nei confronti della scuola pubblica. Maroni in totale continuità con la gestione di Formigoni, che ha sempre voluto privilegiare l'educazione privata, in una logica di sottrazione delle risorse dal pubblico al privato.

Ricordiamo che ai buoni scuola possono accedere solamente le famiglie che intendono iscrivere i figli alle scuole private, escludendo quelle che non fanno questa scelta (e sono ovviamente la maggior parte) ed erogando in pratica un finanziamento all'istruzione privata, da cui resta esclusa quella pubblica. Gli articoli 33 e 34 della Costituzione sanciscono il diritto di istituire scuole private, ma senza oneri per lo stato, e il dovere dello stato di garantire una adeguata istruzione ai capaci e meritevoli; entrambi questi articoli sono contravvenuti in sostanza dalle norme della nostra regione. Formigoni ha ritenuto di aggirare il dettato costituzionale con la giustificazione che ad ognuno deve essere consentita la facoltà di scegliere il tipo di insegnamento con cui educare i propri figli, e che la scuola statale viene a sostenere minori costi se una parte degli alunni va a frequantare altre scuole. In pratica vengono però erogati sussidi solo ad alcuni, finanziando direttamente le scuole private, gravando il bilancio pubblico di un onere che la Costituzione esclude, e si privilegiano famiglie che godono di condizioni economiche anche non disagiate, rispetto a famiglie che avrebbero ben maggior diritto di usufruire di un sussidio; si toglie qualcosa ai poveri a favore dei più ricchi (o meno poveri, dato che si possono permettere di pagare comunque una retta scolastica) e si attua una discriminazione tra coloro che vogliono frequentare le scuole private rispetto a coloro che frequentano le scuole pubbliche, decurtando le risorse disponibili per l'istruzione pubblica.

Contro questa situazione inaccettabile dal punto di vista della legalità e ingiusta se si considerano le crescenti difficoltà economiche in cui si vengono trovare strati sempre più ampi della popolazione, e se si hanno presenti le condizioni drammatiche in cui si trova a operare la scuola statale, una serie di associazioni, ed in prima linea l'associazione NonUnodiMeno hanno iniziato una battaglia civile, reclamando l'abolizione dei buoni scuola. Lo scorso 5 dicembre sono state consegnate in Regione le 15000 firme raccolte da queste associazioni e da organizzazioni studentesche a sostegno della Petizione presentata alla VII Commissione della Regione Lombardia che richiede l'abrogazione delle due delibere regionali con cui si istituiva la "Dote per la libertà di scelta". Nell'incontro sono state illustrate le ragioni per cui si ritiengono gravi, ingiustificate, illegittime e anticostituzionali le delibere in quanto discriminano gli studenti delle scuole pubbliche statali (più del 90%) dall'erogazioni dei fondi regionali. E' stato inoltre annunciato che è pendente un ricorso al TAR contro le stesse delibere, ricorso da parte di 2 studentesse delle scuole statali, i cui genitori non hanno potuto presentare domanda per ottenere i sussidi. La prima udienza al TAR è prevista il 28 gennaio 2014.

Davanti alla sede della Regione, mentre venivano presentate le firme, si è tenuto un presidio di genitori, studenti e insegnanti a sostegno della Petizione. Il Consiglio Regionale si riunirà il 16 o 17 dicembre per deliberare in merito al bilancio preventivo ed alle ripartizioni dei fondi per i buoni scuola. L'auspicio è che tutte le forze politiche di opposizione si mobilitino, prendendo atto della situazione che si è venuta a creare negli anni e che appare sempre più intollerabile.

La scuola deve essere il luogo ove si educano i ragazzi a diventare i cittadini di domani, ove si forma nei giovani il senso dell'appartenenza ad uno stato di diritto, e come può essere adeguate a questo compito una scuola statale privata di mezzi, di risorse, con strutture ed aule fatiscenti, non adeguata al livello di formazione che una scuola moderna deve impartire? La scuola deve essere difesa dalla colpevole indifferenza (o meglio negligenza)i con cui l'amministrazione regionale ha da decenni gestito il comparto dell'istruzione pubblica in Lombardia e la mobilitazione avviata dalle associazioni che hanno promosso questa Petizione deve essere raccolta dai cittadini e da tutte le forze sociali politiche che abbiano a cuore la dignità della scuola pubblica.


Paolo Burgio


Commenta

Re: Aboliamo i buoni scuola.
12/12/2013 guido
Concordo con Paolo.
Mi lascia perplesso vedere che questa situazione interessa a pochi mentre notevole è la reazione per il taglio degli alberi per la MM4.
Quasi che siano più importanti gli alberi che i fondi per la scuola.


 
 Rispondi a questo messaggio
 Nome:
 Indirizzo email:
 Titolo:
Prevenzione Spam:
Per favore, reinserire il codice riportato nell'immagine.
Questo codice serve a bloccare i tentativi di inserimento automatici.
CAPTCHA - click right for audio Play Captcha