"Quali progetti da qui ad un anno": gli assessori di Milano rispondono

La Giunta comunale di Milano interviene al completo alla 2 Giorni per Milano, assente solo il Vicesindaco e Assessore all’Istruzione Maria Grazia Guida. L’eredità della destra è pesante ma Milano val bene un sogno.

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20111023 Assessori

In forma sintetica, quasi stenografica, esponiamo gli interventi di tutti gli Assessori presenti all’incontro. E’ un’occasione che non capita molto frequentemente quella di vederli tutti assieme. Dagli interventi esce il quadro di un’equipe di governo appassionata, coesa e con una visione alta di Milano. Una Giunta così mancava da troppo tempo. Ci scusiamo se l’inevitabile sintesi ha sacrificato qualcosa. Ma vale la pena di ascoltare chi ha nelle sue mani il futuro della nostra città.

Paolo Limonta, titolare dell’”Ufficio per la Città” introduce il tema, che é: quello che si può realizzare in un anno e come potranno contribuire i cittadini a realizzare i progetti. Limonta Introduce Bruno Tabacci, assessore al Bilancio, con una delle sue battute ironiche: “ l’assessore che abbatte i sogni e le aspettative!”

Bruno Tabacci – Bilancio

Tabacci sorride, ma si dice onorato di partecipare a questa Giunta, che ha capacità di lavoro di squadra ed in cui si sente a proprio agio. “Le polemiche sono fomentate sui giornali da un’opposizione che ha solo l'obbietivo di farci fallire, ma solo per rivincita politica, non per il bene della Città. Il bilancio è fondamentale. Noi abbiamo sollevato il telo. I numeri non sono contestabili: la Moratti ha svenduto il patrimonio per sostenere la spesa corrente, come quei nobili che finiscono inevitabilmente alla Baggina. Prima dei sogni conviene guardare la realtà: noi dobbiamo fare delle cessioni entro il 31 dicembre. Il bilancio è “impiccato” alla vendita della Milano-Serravalle e della Sea. L'anno prossimo non ci saranno più. Se non si vendono si rompe il patto di stabilità e Milano non potrà più fare neppure una fideiussione. Alla socetà Arexpo, ad esempio, deve poter dare garanzie che non potrebbe dare se rompe il patto di stabilità. L'opposizione cerca di farci violare il patto per metterci in crisi. Ma ciò non avverrà. Chi ha amministrato prima non aveva passione civile. Moratti ha avuto l'interim del bilancio. Ma ha fatto un disastro ed i revisori non li ha mai interpellati. Riguardo al mio doppio incarico, sono i Presidenti di Provincia e i Sindaci che non possono averlo. Io lo faccio a costo zero per il comune. Vado a piedi o col taxi, non con auto di servizio. Il mio sogno tra un anno è di avere i conti in equilibrio. Equilibrio tra entrate ed uscite, ordinarie e straordinarie, come un padre di famiglia. Cesare Correnti ha detto: tu Milano, non hai un fiume che ti lavi, non sei baciata dalla fortuna. Se non ti curi, se non avrai a cuore l'etica pubblica diventerai la più incivile delle città”.

Marco Granelli- Sicurezza

“Il sogno: avere in ogni quartiere il vero vigile di quartiere. Che sia un riferimento per i cittadini, invitati ad una partecipazione strutturale, con canali operativi certi e riconosciuti. Bisogna avere cura della città, recuperare gli spazi abbandonati, con la collaborazione dei cittadini. Ma senza ronde e neppure camionette dell’Esercito. I dati di Mannheimer sulla sicurezza hanno rivelato che i cittadini si sentono insicuri, ma dimostrano anche che quell’insicurezza in realtà vuol dire solitudine. Entro l’anno ci saranno i primi 350 vigili di quartiere”.

Pierfrancesco Maran - mobilità ambiente

“Abbiamo dovuto aumentare, e non di poco, il biglietto. Ma l’aumento è focalizzato sull'utilizzatore saltuario. Abbiamo introdotto la gratuità per gli anziani sotto i 16.000 euro ISEE. E da dicembre ci sarà la gratuità per i giovani e per le famiglie numerose. Bisogna sostenere politicamente queste scelte. Abbiamo lanciato il servizio 24 ore su 24 nei fine settimana. Gli abbonati sono già più di 400 mila e arriveranno a 500 mila a breve. Quanti sono arrivati qui in bicicletta? Molti vedo, ma possiamo raddoppiare organizzando percorsi ciclabili più sicuri e contrastando i furti. Per le piste ciclabili bisognerà togliere posti alle macchine, far cambiare mentalità consolidate. Non sarà facile. Tra un anno vedremo se abbiamo preso la strada giusta. Abbiamo lavorato sul piano urbano della mobilità. Si useranno le risorse della congestion charge. Faremo isole pedonali anche in periferia. Ci vorranno più di 5 anni per tutto ciò, ma è la direzione giusta”.

Daniela Benelli – Decentramento, città metropolitana, servizi civici

“Per creare i presupposti per la democrazia cittadina bisogna ridare ai Consigli di Zona autorevolezza e potere. Nati negli anni ‘70, sono stati svuotati. Il Regolamento nel 2006 non è mai stato attuato. Noi entro l'anno faremo la delibera di attuazione che ne precisarà i poteri. I Cdz erano solo terminali propagandistici. Per la destra partecipazione ed efficienza sono in contrasto. Noi dimostreremo il contrario. L'organizzazione del comune deve voltare lo sguardo dal centro verso l'esterno. Tra un anno verificheremo. Abbiamo fatto passi verso la Città metropolitana: per la primavolta 30 comuni hanno discusso a Milano sulla concestion charge, fatto mai avvenuto prima. La Città metropolitana è connessa con la nascita delle municipalità urbane. In questi 5 anni dobbiamo preparare la definizione dei perimetri territoriali delle municipalità. Milano passerà da città radiale a città policentrica. La nostra forza è proprio questa visione di profondo cambiamento, in cui Milano sarà all'avanguardia”.

Franco D'alfonso – Commercio, attività produttive, marketing territoriale, turismo

“Non c'è una lira, ma non ne servono, se ci sappiamo muovere. I commercianti hanno trascinato lo sviluppo della città, ma adesso c’è confusione e disorientamento, per l’assenza di rapporti, di ascolto. In maggioranza non hanno votato per noi, però apprezzano il fatto che li abbiamo interpellati. Il commercio determina la vita cittadina. Volete un esempio del caos? Il sistema dei mercati scoperti è essenziale, è molto gradito dai cittadini. Ma presenta problemi di pulizia e viabilità. Sapete quanto costa pulire i 95 mercati? La fattura dell’Ansa è di 10,5 milioni. E noi ricaviamo 390 mila euro con la Tarsu. Troppi hanno sconti. Già la settimana prossima sarà pronto il nuovo regolamento per l’occupazione del suolo pubblico. Promozione della città: difficile senza un euro. Ma abbiamo trovato il modoi di attaccarci alle missioni all'estero delle aziende. Almeno così ricompare un'istituzione. Pensate all’Expo! Vedere una presenza sistemica piace all'estero. Usiamo una tecnica hollywoodiana: il regista, gli attori. A Barcellona, pensate, ho venduto a coreani e cinesi che a Milano il mare è splendido! Solo 45 min per vedere l'alba a Portofino! La mia speranza? E’ politica: la partecipazione è vista bene all'estero, ma la sinistra somiglia a quel che dice Brancaleone incontrando un’altra banda altrettanto improbabile della sua: “Onde ite?” “Sanza meta” è la risposta. “Anca noi” risponde Branca “ma per diverso cammino”. Io sogno che l'esempio della partecipazione milanese funzioni anche altrove”.

Cristina Tajani - Lavoro, sviluppo, università e ricerca

“Io sogno che Milano prima o poi viva in un paese diverso. Il governo non ha voce in capitolo all'estero, dove si prendono le decisioni. Noi abbiamo lanciato un pacchetto di misure anticrisi in assenza di politiche governative. Nei primi 100 giorni è partita la Fondazione wellfare ambrosiano per il microcredito. Mai partita con la destra, malgrado le chiacchiere. La nostra giunta prova a lavorare collegialmente, mentre prima la rivalità tra assessorati bloccava tutto. Il Sindaco garantisce la coesione e la solidarietà. Affrontiamo i problemi della precarietà e dello sviluppo collegialmente con l’Assessorato alle politiche sociali e con le parti sociali. Proprio domattina si firma un protocollo sul confronto preventivo con i sindacati su tutti gli interventi rilevanti. La condivisione delle misure le rende più efficaci. La Giunta precedente non concordava e dunque non riusciva neppure a spendere. Puntiamo sulla promozione di imprese giovani con contenuti innovativi ed ecosostenibili, d'accordo con la Camera di commercio. Vogliamo recuperare la formazione civica, che era un grande patrimonio della città, ora quasi completamente disperso. Valorizzeremo la partecipazione del patrimonio umano interno. Le persone che ci lavorano vanno coinvolte nella programmazione. Il 70% degli stage in Lombardia si fanno a Milano. Noi stiamo studiando incentivi all'assunzione. Saranno premiate le aziende che sapranno conciliare le esigenze della vita e quelle del lavoro”.

Lucia De Cesaris - Urbanistica

“Vogliamo la modifica del Pgt (Piano di governo del territorio, ndr) con scelte importanti per la salvguardia del territorio e lo sviluppo. La città deve essere concepita come bene comune. Girerò perle zone per discutere del Pgt, ascoltando tutti i portatori di interessi. Osservate il livello di conflitto e la complessità delle questioni. La partecipazione non deve essere demagogia. Ci sono regole molto coplesse ed io devo spiegare i vincoli dell'amministrazione comunale. Pensate al piano casa: il comune non ha poteri. Ma alla norma che permette sottotetti senza limite di altezza noi dobbiamo dire no, perché stravolgerebbe Milano. Abbiamo a Milano un vero e proprio disastro delle realizzazioni. E una brutta normativa. Io voglio chiudere, risolvere i problemi ascoltando le Zone. Ad esempio facendo ripartire la bonifica di Santa Giulia. Dicono che ho un carattere spigoloso ma saprò discutere con tutti”.


Chiara Bisconti – Sport, tempo libero, personale

“Sarò soddisfatta se si lavorerà affinché l’ Estate 2012 sia un successo, con una molteplicità di spettacoli ed eventi su tutto il territorio. Se almeno nove scuole saranno aperte al territorio, se almeno tre impianti sportivi saranno rigenerati ed integrati col territorio, in particolare quello di via Iseo. Anche i dipendenti comunali devono fare la loro parte per la costruzione di una Milano migliore e più felice. Bisogna ascoltare di più i giovani, bisogna che essi stessi siano, come diceva Ghandi, il cambiamento che vogliono vedere nel mondo”.

Lucia Castellano- lavori pubblici, casa, demanio

“E’ gravissimo che si sia ceduto il patrimonio per coprire la spesa corrente, lo ha già detto Tabacci. Noi renderemo produttivo il Demanio. Rivedremo i criteri di cessione alle associazioni, riformeremo il regolamento del ’98. La macchina dei Lavori pubblici è quella che costa di più, va riformata in profondità. Il Comune non controlla, allora noi vogliamo organizzare una filiera per il controllo. I parcheggi: abbiamo ereditato 137 aggiudicazioni non portate a termine. Costano molto, dobbiamo fare retromarcia. La casa: abbiamo 30.000 alloggi, più 40.000 dell’Aler. Cambieremo la politica della casa, pensando agli studenti e alle famiglie a basso reddito. Attraverso l’Agenzia della Casa entro un anno ristruttureremo la metà delle case sfitte. Ma è necessaria una rivoluzione nel funzionamento della macchina comunale, che adesso è depauperata. Bisogna far coincidere il piano politico con quello amministrativo ed il collante è la passione civile”.

Stefano Boeri – Cultura, Expo

“L’Expo deve essere una vera, grande occasione. Faremo bandi per centinaia di nuovi orti e giardini urbani. Vogliamo creare spazi nuovi per la cultura e fare una mappatura completa, sia in centro che in periferia. Dobbiamo recuperare le biblioteche e metterle in rete con teatri, musei ecc. Creeremo una spazio per la cultura dei bambini. Con la chiusura del contenzioso abbiamo fatto un grande passo in avanti per il recupero della Darsena e del sistema dei Navigli”.

Pierfranceso Majorino – Politiche sociali, salute

“Il 25 settembre scorso 500 ragazzi di famiglie straniere che compivano 18 anni hanno ricevuto una lettera del Comune per ricordar loro che hanno un anno di tempo per fare domanda di cittadinanza, altrimenti in base alla legge dovranno aspettarne altri dieci. Alla logica della paura noi opponiamo quella dei diritti e dell’inclusione. Invito tutti a portare il 19 novembre indumenti, coperte, libri per i centri di accoglienza. Nella nostra città non devono esserci clochard per strada d’inverno. A questo proposito martedì prossimo ci sarà una riunione con CRI, Caritas e associazioni dei clochard. Il 25 novembre aprirà il primo sportello contro la discriminazione di genere, sessuale o di appartenenza. Il 2 dicembre, agli Stati generali, riscriveremo la politica sociale. I risultati amministrativi vanno verificati socialmente. La verifica di spesa non si fa solo perché non abbiamo soldi, così come la partecipazione non deve essere un rito. La spesa si controlla e le istituzioni vanno vincolate ad un processo partecipativo, perché questa è la caratteristica della nostra politica. Si deve iniziare un programma di disarmo. A mio parere dobbiamo dare vita nei Consigli a gruppi unici di chi sostiene Giuliano Pisapia. Potremo farcela a realizzare il nostro programma se l’unità diventerà il cemento della nostra pratica amministrativa”.

A cura di Adalberto Belfiore


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