Omaggio a Frank Zappa

Giusto vent’anni fa, troppo presto, moriva a Los Angeles Frank Zappa. Il 21 dicembre prossimo avrebbe compiuto “solo” 73 anni…Ecco un omaggio sull’onda dei ricordi di un fan assoluto.


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Frank Zappa wc

Quando mi chiedono quale sia il mio artista preferito rispondo senza dubbio alcuno Frank Zappa.

Penso sia l’artista più amato e, al tempo stesso odiato. La first lady Nancy Reagan lanciò addirittura una campagna per mettere all’indice le sue canzoni, a suo parere troppo scurrili.

Qualsiasi sia l’ atteggiamento nei suoi confronti, rimane comunque uno dei più eclettici, geniali, irriverenti artisti dell’intero secolo scorso. Non è un caso che sia uno dei pochi musicisti rock a essere eseguito da grandi orchestre quali la London Symphony Orchestra. Zappa stesso avevo diretto importanti orchestre classiche.

Un musicista eclettico, ma anche un chitarrista di altissimo profilo. Una particolarità delle sue composizioni è l’uso della sezione ritmica: ispirato dal compositore contemporaneo Edgard Varése, Zappa varia la ritmica in continuazione all’interno dello stesso brano.

Io e gran parte dei miei amici lo abbiamo amato a dismisura, lo ascoltavamo per giornate intere, scoprendo ogni volta particolari esaltanti. È difficile citare un album solo all’interno della sua enorme discografia (più di 60 album ufficiali, oltre a quelli postumi, bootlegs, singoli…).

A me piace, in particolare, un doppio disco live intitolato Roxy & Elsewhere.

Ho però un grande rammarico, nonostante l’abbia visto dal vivo (tra cui il concerto del 1982 al Redecesio da cui trasse un disco dal vivo intitolato Mosquitos and Syringes), non ne ho una grande memoria. Eppure le sue performances live fanno parte della storia del rock.



(Paolo Morandi)


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