Andar per mostre: Prove di fotografia

La Fondazione Mudima di via Tadino ospita sino al 31 ottobre una mostra antologica di fotografia che propone capolavori assoluti della fotografia italiana degli anni ’60 e ’70. Un tuffo salutare nel passato per capire e interpretare anche il presente.


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Il 2013 è anno ricco di anniversari. Tra gli altri, in campo letterario e artistico, emerge quello del Gruppo ’63 movimento che, partendo dalla letteratura e dalla critica, si è poi esteso anche ad altre arti espressive.

Giusto per intenderci, di questo gruppo originario facevano parte nomi come Giorgio Manganelli, Umberto Eco, Giovanni Anceschi, Nanni Balestrini, Antonio Porta, Edoardo Sanguineti, Achille Bonito Oliva e via elencando.

Nel clima di quegli anni, ricchissimo di spunti creativi e di provocazioni, si inserisce anche una rinnovata ricerca in campo fotografico che la mostra ospitata da Mudima rappresenta in modo egregio.

In mostra, con allestimento di rigore filologico, alcune delle opere più importanti in assoluto dei fotografi italiani attivi in quegli anni. Qualche nome: Gianni Berengo Gardin, Gabriele Basilico, Alfa castaldi, Mario Dondero, Luigi Ghirri, Ugo e Maria Mulas, Paolo Rosa con Occhiomagico, Roberto Masotti e Silvia lelli, Carla Cerati, la poetessa Giulia Niccolai, Mario Giacomelli, Mario Schifano, Franco Vaccari e Uliano Lucas che è anche il coordinatore dell’iniziativa.

Il percorso della esposizione permette di vedere e rivedere opere che abbiamo visto pubblicate in importanti cataloghi o utilizzate per illustrare le pagine dei giornali, ma che non hanno assolutamente perso il loro forte impatto visivo ed emotivo.

Si impone, per rigore e coerenza, un bianco e nero cromatico che accompagna la descrizione di luoghi e di persone, di gesti e di imprese. Una polifonia, come giustamente annota il testo di presentazione della mostra, che restituisce ai nostri occhi e, per chi ha memoria, alle nostre coscienze il clima di quegli anni che, come ebbe modo di dire Mario Capanna, furono decisamente formidabili.

Per dirla con André Gide:”L’importanza sia nel suo sguardo, non nella cosa guardata”.

Nella serata di inaugurazione, i più fortunati hanno anche potuto assistere ad una performance musicale con Sylvano Bussotti, Giancarlo Cardini, Paolo Castaldi e Daniele Lombardi in “Prove d’ascolto”.

Andate senza indugio a visitare la mostra, potreste mancare un appuntamento con la storia.


Prove di fotografia
coordinamento Uliano Lucas

Fino al 31/10/2013

Fondazione Mudima
Via Tadino, 26 Milano
Lunedì-Venerdì
11.00-13.00/15.00-19.30

Ingresso libero

(Massimo Cecconi)


In copertina  Gianni Berengo Gardin: Istituto psichiatrico Parma, 1968


Alfa Castaldi: Vestito di carta, 1967



Carla Cerati: Judith Malina/Living Theatre, Teatro Durini Milano, 1967


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