A tate e baby sitter ci pensa il comune con un albo certificato

Majorino: “Un nuovo servizio per aiutare i genitori a trovare una persona qualificata cui affidare i figli e il rilancio del centro per la mediazione GeA“.  ()
Hai bisogno di una baby sitter qualificata solo per qualche ora? O di una tata esperta che stia con i figli per tutto il giorno e più giorni la settimana? Ti aiuta il Comune. Con uno sportello a cui rivolgersi per trovare personale qualificato. Le baby sitter  potranno iscriversi in un albo costituito e aggiornato dall’Amministrazione che sarà messo a disposizione di mamme e papà in cerca di un aiuto. Dopo un colloquio per conoscersi e capire affinità e capacità si potrà procedere con l’assunzione che sarà fatta nel rispetto delle norme.
È una delle iniziative previste dal Comune nell’ambito dell’applicazione della legge 285, per cui l’Amministrazione ha ricevuto dallo Stato un finanziamento di complessivi 7,8 milioni di euro (3,9 già assegnati e 3,8 confermati) da impiegare in azioni di sostegno alla fragilità della famiglia e di promozione dei diritti e delle opportunità per l’infanzia e l’adolescenza, con particolare riguardo ad attività di prevenzione del disagio diffuse sul territorio. Questi interventi saranno al centro del VI Piano per l’ Infanzia per il triennio 2014-2016 che l’Assessorato alle Politiche sociali sta preparando con altri settori dell'Amministrazione tra cui Scuola ed Educazione, Decentramento e Volontariato.

“Vogliamo sostenere le famiglie e rendere più facile essere genitori nella nostra città – ha spiegato l’assessore alle Politiche sociali, Piefrancesco Majorino, nel corso della Commissione consigliare di questo pomeriggio – a cominciare dall'aiuto alle mamme, ma anche ai papà, per conciliare i tempi del lavoro e della crescita dei figli. Una delle iniziative è il cosiddetto "Albo delle tate". Come abbiamo fatto per gli anziani e le badanti, faremo con le baby sitter. Il nostro obiettivo è comporre un elenco di figure professionali preparate, fornire loro formazione e la possibilità di essere assunte in regola, condizioni che riteniamo indispensabile per assicurare a genitori e bambini un albo accurato e affidabile. Sempre in tema di sostegno alla famiglia è nostra intenzione rilanciare il GeA, storico centro di mediazione familiare milanese nato quasi 25 anni fa che si occupa di genitori in fase di separazione, ma di fatto tutela in primo luogo i bambini”.

Il GeA - Genitori ancora, primo centro in Italia di mediazione familiare è nato a Milano nel 1989. Da allora sono state prese in carico circa 3.000 coppie.
Il Piano di Sviluppo del Welfare 2012 - 2014 approvato dalla Giunta e dal Consiglio Comunale alla fine di settembre dell’anno scorso ha indicato tra le priorità il rilancio di questo servizio. 

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