In tanti, insieme per la difesa della Costituzione a Roma
Ha portato la sua testimonianza Paolo Mansolillo, operaio della FIAT IVECO e delegato FIOM, impegnato in una lunga ed estenuante battaglia, che ha potuto veder infine riconosciuto il diritto dei lavoratori ad essere rappresentati da un sindacato liberamente scelto e non da quelli graditi all'azienda.
Ha parlato don Gino Rigoldi, citando le iniziative messe in campo per alleviare le fasce deboli della cittadinanza, il reintegro nel mondo del lavoro degli ex-detenuti, la casa a condizioni ammissibili per chi ha bassi redditi. E' intervenuto il sindaco Giuliano Pisapia (si sono visti anche alcuni assessori presenti tra il pubblico, Ada De Cesaris, Pierfrancesco Maran, Cristina Tajani se non erro) confermando la piena adesione dell'amministrazione milanese a questa manifestazione e citando le deliberazioni prese per la difesa dei diritti della persona (il riconoscimento delle unioni di fatto, delle volontà di fine vita, delle libertà di culto).
Il professor Franco Iarrera, insegnante, ha svolto un applaudito intervento ponendo in rilievo il decadimento progressivo della scuola, voluto e attuato dai governi succedutisi negli ultimi vent'anni; il livello qualitativo dell'educazione scolastica è drammaticamente scaduto in ogni settore, ma soprattutto in quello degli istituti professionali, che non offrono alcuna seria preparazione agli alunni, mentre la Costituzione stabilisce come ad ognuno debba essere garantito il pieno sviluppo della propria personalità e quindi un grado di istruzione idoneo a consentire di affrontare il mondo del lavoro con un'adeguata preparazione scolastica.
L'intervento di Maurizio Landini, firmatario del manifesto in difesa della Costituzione, ha riguardato il lavoro, il lavoro che oggi non è più un diritto, ma un favore che ad alcuni viene concesso, privati di garanzie e protezioni sindacali. Senza il lavoro viene a mancare la dignità. E' quindi ormai inderogabile una visione del lavoro che sappia recuperare il valore della persona, che sappia favorire la creatività e l'impegno come motori di ripresa economica.
La
assemblea si è conclusa con il richiamo di Moni Ovadia ai valori
della resistenza ed al sacrificio di quelli che hanno consentito ai
nostri padri di rifondare l'Italia, libera e democratica sulle basi di questa Costituzione che noi oggi dobbiamo impegnarci a difendere.
Il messaggio per tutti è di non mancare all'appuntamento del 12 ottobre a Roma in difesa della Costituzione e della vita democratica nel nostro paese.
Paolo Burgio