A teatro e al cinema…a piedi: Da Buñuel a Pollock e gli Irascibili

A Spazio Oberdan la Cineteca Italiana promette un mese di ottobre all’insegna del grande cinema e della grande arte. Schermi da esposizione. ()
Estasi di un delitto 2 WEB
La Cineteca Italiana macina buon cinema, come sempre. Il mese di ottobre prevede almeno due momenti di grande programmazione con le rassegne dedicate al mostro sacro del cinema di tutti i tempi, Luis Buñuel, e agli stretti rapporti tra cinema e arte contemporanea, in occasione della mostra milanese dedicata al tema “Pollock e gli Irascibili”.

Con ordine. Dal 10 al 20 ottobre la Sala Alda Merini di Spazio Oberdan della Provincia di Milano propone 10 capolavori del regista spagnolo. Dagli esordi, al periodo messicano, sino al suo rientro in Europa, il percorso artistico di Buñuel viene proposto attraverso opere che hanno segnato profondamente la storia del cinema. Campione di surrealismo e di provocazione, Buñuel lancia i suoi strali sulla borghesia che viene da lui adeguatamente fustigata in una carrellata impietosa di storie esemplari.

Da L’angelo sterminatore a Il fascino discreto della borghesia, da Il fantasma della libertà a Estasi di un delitto (fotogramma in apertura di articolo; accanto, a sinistra, L'age d'or), il regista spagnolo stigmatizza la “mostruosità” di una classe sociale che rappresenta l’ottusità e l’immobilità conservatrice del potere. Il cinema di Buñuel analizza con cruda efficacia un mondo che nell’autoassolversi si dissolve e si trasforma generando mostri (come il sonno della ragione del conterraneo Goya).

Recita la nota introduttiva: “Rivedere e ripensare i suoi film significa immergersi nelle acque cristalline della massima libertà espressiva e insieme attraversare l’intera cultura del ‘900: letteratura e arti figurative, modernismo e avanguardie, psicanalisi e surrealismo, pensiero critico e contestazioni”.
Ben detto e giusto viatico per approcciarsi al cinema di un autore a cui la rassegna della Cineteca Italiana Omaggio a Luis Buñuel in 10 dei suoi massimi capolavori rende ampio merito.

È assolutamente interessante anche l’operazione culturale che si compie attraverso la rassegna Pollock e gli Irascibili dalla tela allo schermo, dal 9 al 19 ottobre, realizzata in collaborazione con il Comune di Milano in occasione della mostra di Palazzo Reale “Pollock e gli Irascibili” nel più ampio contesto delle celebrazioni dell’ “Autunno Americano”.
L’irrequieto artista americano, morto nel 1956 a 44 anni di età, e i suoi amici “Irascibili” hanno segnato una stagione importante dell’arte contemporanea attraverso un movimento che si è confrontato con le emergenze e le urgenze sociali del loro periodo storico, quell’Action Painting che ha decisamente caratterizzato la pittura degli anni ’50 e ’60 negli Stati Uniti e nel mondo intero, dopo di cui nulla è stato più come prima.

La rassegna pensata dalla Cineteca Italiana si ispira a quegli anni e vi si accosta attraverso i film che, anche indirettamente, si sono confrontati se non ispirati a quei movimenti artistici.
Il programma si divide in tre sezioni dedicate, rispettivamente, a Jackson Pollock e Mark Rothko, a Andy Warhol e alla Pop Art, naturale continuazione dell’azione artistica degli “Irascibili”.
Sullo schermo ecco allora due film di John Cassavates, Ombre (1959) e Volti (1968), che rendono bene il clima di quegli anni, i documentari Jackson Pollock (1987) di Kim Evans e Rothko’s Room (2008) di David Thompson che raccontano le vicende umane e artistiche di due assoluti protagonisti dell’arte del ‘900.

Nella fiction ecco Pollock (2000) di e con Ed Harris sulla vita spericolata dell’artista (foto a sinistra) e Factory Girl (2006) di George Hickenlooper sulle eccentricità del mondo che ruotava intorno a Andy Warhol.
In rassegna anche Il deserto rosso (1964) di Michelangelo Antonioni, a sua volta interessante pittore, che contiene citazioni di opere di Mark Rothko, grandissimo “irascibile”. Non manca anche qualche titolo più “commerciale” interpretato da star dello schermo per completare il profilo di un’epoca.

Da Buñuel a Pollock, ottima occasione per trascorrere un proficuo autunno in Cineteca tra cinema e cultura, arte e società.


Per i programmi completi di entrambe le rassegne e le modalità di accesso fa fede il sito www.cinetecamilano.it

Massimo Cecconi

Commenta

 
 Rispondi a questo messaggio
 Nome:
 Indirizzo email:
 Titolo:
Prevenzione Spam:
Per favore, reinserire il codice riportato nell'immagine.
Questo codice serve a bloccare i tentativi di inserimento automatici.
CAPTCHA - click right for audio Play Captcha