Per chi ama la musica, per non disturbare i vicini e per sviluppare empatia.

Nel 2005 un gruppo di ragazzi ha recuperato uno stabile abbandonato nel mezzo del parco dell'Idroscalo e l'ha fatto diventare uno dei principali circoli musicali d'Italia, il Circolo Magnolia, nato per fare ricerca in campo musicale, ospitare giovani musicisti e organizzare concerti. Ora nel 2013 i ragazzi, ormai uomini, si sono impegnati a completare lo spazio pubblico che li ospita coinvolgendo il Politecnico di Milano, l'Università Bicocca e l'Accademia di Brera, studiando soluzioni innovative di risparmio energetico, di riduzione del disturbo acustico e concretizzando una intelligente messa in comune delle risorse creative dei giovani che si sono dedicati al progetto. ()
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Il Circolo Magnolia è un'associazione culturale no profit, senza scopi di lucro, animato da ragazzi amanti della musica, che nel 2005 ottennero in concessione dalla Provincia di Milano uno stabile abbandonato vicino all'Idroscalo. Si sono impegnati a rinnovare la struttura e curarne la manutenzione, hanno installato un nuovo impianto di riscaldamento ed un sistema di pannelli fotovoltaici per produrre energia pulita, hanno svolto un'intensa attività musicale programmando più di 200 concerti all'anno e nel contempo hanno assicurato lavoro a 29 addetti assunti a tempo indeterminato.

Quest'anno il Circolo ha presentato un progetto innovativo con il quale ha vinto il bando per la nuova assegnazione del sito coinvolgendo il Politecnico di Milano, il Dipartimento di acustica ambientale dell'Università Bicocca e l'Accademia di Brera, con l'intento di promuovere soluzioni innovative di ricerca e sviluppo per l'efficientamento energetico degli edifici ed il contenimento del disturbo acustico ambientale. Il progetto comprende per l'edificio l'integrazione della caldaia a gas esistente con un sistema di riscaldamento/raffrescamento mediante pompa di calore sfruttando il vicino lago dell'Idroscalo, la coibentazione ed insonorizzazione dell'edificio con nuove pavimentazioni e serramenti. Nel parco verrà realizzato un intervento (il Bosco Magico) di valorizzazione ambientale con illuminazione a led e barriere acustiche progettate per il raggiungimento di soluzioni artistiche e strutturali d'avanguardia. Il Circolo Magnolia si è accollato il costo dell'intero progetto pari a 300.000 euro, e può coprire direttamente con i propri mezzi un importo pari a 255.000 euro.

Per raccogliere la quota mancante ha deciso di ricorrere ad una campagna di crowd funding, ossia ad una forma di “finanziamento dal basso”, con il supporto di un team di esperti, i quali curano la valutazione del budget complessivo, la ripartizione dei vari oneri, curano la raccolta fondi e vengono compensati una volta raggiunto l'obiettivo stabilito. Una forma studiata per dar vita a nuove attività imprenditoriali, a partire dall'idea di un progetto per arrivare alla sua completa definizione e al finanziamento senza dover sopportare oneri troppo gravosi nella fase iniziale.

Recentemente è stato in visita in Italia Jeremy Rifkin, saggista ed economista, autore di molti libri sullo sviluppo sostenibile e noto per aver pubblicato “La società dell'empatia” in cui sostiene che lo sviluppo sociale nel mondo di oggi sarà possibile solo grazie ad un rapporto solidale tra gli individui favorito dalla globalizzazione e reso possibile dallo sviluppo delle tecnologia informatiche, in contrapposizione alle tesi liberiste per cui l'uomo agisce solo per soddisfare i propri bisogni e la competizione tra gli individui contribuisce allo sviluppo della società.

Rifkin ha partecipato ad un convegno in Assolombarda ed ha sorpreso la platea con l'affermazione che vede proprio nell'economia lombarda la possibilità di promuovere una svolta della nostra economia nazionale attuando una rivoluzione industriale che ci consenta di uscire dalla situazione di crisi epocale; il potere di cambiare il modello di sviluppo deve passare ai soggetti privati capaci di innovazione tecnologica, di utilizzo delle energie rinnovabili, di mettersi in rete e di avviare forme rivoluzionarie di lavoro e di produzione.

Credo che senza aver probabilmente letto Rifkin, o anche se l'avessero fatto, i ragazzi del Circolo Magnolia stiano mettendo in pratica le sue idee “rivoluzionarie”, offrendoci un esempio concreto di una svolta possibile verso nuovi modi di concepire l'agire sociale, non solo il profitto inteso come lucro, ma come soddisfazione personale, il lavoro come partecipazione ad un progetto comune, la solidarietà come motore di sviluppo.

Paolo Burgio.

 

Guardate il video::

Links :

http://www.circolomagnolia.it/

 http://www.eppela.com/ita/projects/527/magnolia-si-fa-in-tanti


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