Povertà. Comune, già individuate 550 famiglie per la "social card"
Assessore Majorino: “Per accedere
al servizio è necessario essere in carico ai nostri servizi. Chi si trova
in difficoltà si rechi nei Centri territoriali per la famiglia e i minori
per un colloquio”
(CS Comune di Milano)25/07/2013
(CS Comune di Milano)25/07/2013
Dal 1° di
luglio il Comune di Milano ha iniziato a individuare le famiglie con almeno
un minore a carico e in stato di estrema povertà per l’assegnazione della
“social card”, il contributo integrativo del reddito finanziato dallo
Stato. Finora l’Amministrazione ha indicato come beneficiarie delle “social
card” 550 famiglie che sono state segnalate all’Inps, ente erogatore
del contributo. Oltre ai soldi, le famiglie segnalate dal Comune saranno
inserite in un percorso di reinserimento lavorativo e sociale, affinché
possano uscire dallo stato di estrema povertà.
Per ottenere la “social card” la famiglia deve avere un Isee (Indicatore di situazione economica equivalente) non superiore ai 3.000 euro, avere almeno un minore a carico ed essere in carico ai Servizi territoriali per la Famiglia e i minori del Comune. Per la “social card” lo Stato ha assegnato a Milano 5,5 milioni di euro. Con questa somma l’Amministrazione stima di poter aiutare 1.500 nuclei familiari in stato di estrema indigenza.
“Questo provvedimento – spiega l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino – è rivolto a famiglie con figli minorenni che si trovano in condizioni di povertà estrema e che necessitano non solo di un aiuto economico, ma di un percorso individuale di reinserimento sociale e lavorativo. Abbiamo già individuato un terzo dei nuclei che potremo aiutare con il contributo dello Stato. Per accedere alla ‘social card’ è necessario essere assistiti dai nostri servizi. Invitiamo chi ha bisogno a rivolgersi ai nostri Servizi sociali per la famiglia e i minori e in largo Treves 1”.
Il provvedimento riguarda Milano e altre 11 città italiane (Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia e Verona) avrà una durata di 12 mesi. A disposizione lo Stato ha messo 50 milioni di euro, 5,8 dei quali sono stati destinati a Milano.
Per fissare un incontro con i Servizi sociali per la famiglia e i minori basta contattare uno dei 17 servizi distribuiti in tutte e nove le zone della città.
In allegato l'elenco dei Servizi per la Famiglia, con gli indirizzi e i numeri di telefono.
Per ottenere la “social card” la famiglia deve avere un Isee (Indicatore di situazione economica equivalente) non superiore ai 3.000 euro, avere almeno un minore a carico ed essere in carico ai Servizi territoriali per la Famiglia e i minori del Comune. Per la “social card” lo Stato ha assegnato a Milano 5,5 milioni di euro. Con questa somma l’Amministrazione stima di poter aiutare 1.500 nuclei familiari in stato di estrema indigenza.
“Questo provvedimento – spiega l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino – è rivolto a famiglie con figli minorenni che si trovano in condizioni di povertà estrema e che necessitano non solo di un aiuto economico, ma di un percorso individuale di reinserimento sociale e lavorativo. Abbiamo già individuato un terzo dei nuclei che potremo aiutare con il contributo dello Stato. Per accedere alla ‘social card’ è necessario essere assistiti dai nostri servizi. Invitiamo chi ha bisogno a rivolgersi ai nostri Servizi sociali per la famiglia e i minori e in largo Treves 1”.
Il provvedimento riguarda Milano e altre 11 città italiane (Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia e Verona) avrà una durata di 12 mesi. A disposizione lo Stato ha messo 50 milioni di euro, 5,8 dei quali sono stati destinati a Milano.
Per fissare un incontro con i Servizi sociali per la famiglia e i minori basta contattare uno dei 17 servizi distribuiti in tutte e nove le zone della città.
In allegato l'elenco dei Servizi per la Famiglia, con gli indirizzi e i numeri di telefono.