Un importante passo avanti per il riconoscimento dei diritti civili. Il registro dei testamenti biologici.

Con l'istituzione del registro per i testamenti biologici deliberata dal consiglio comunale anche a Milano viene ora affermato un diritto fondamentale dei cittadini, il diritto di veder rispettate le proprie volontà per la scelta dei trattamenti medici a cui essere o non essere sottoposti, la donazione dei propri organi e la cremazione† ()
testamento biologico
Il Consiglio comunale lo scorso 11 luglio ha approvato la delibera che recepisce le iniziative popolari presentate  da due gruppi di cittadini per l'istituzione di un registro delle dichiarazioni anticipate di volontà in materia di trattamenti medici in caso di fine vita.  Un avvenimento doppiamente importante.
Viene riconosciuto il diritto ad esprimere le proprie volontà e il dovere di rispettarle quando non fossimo più in grado di affermarle. Un diritto civile che non lede i diritti altrui, ma che poteva venir negato in mancanza di esplicite dichiarazioni e che viene quindi riconosciuto anche a livello amministrativo.
Viene anche, forse per la prima volta a Milano, recepita una proposta di delibera popolare avanzata dai cittadini. Era già prevista nel regolamento del comune la possibilità di presentare proposte di delibere popolari. Ma non era mai stata messa in pratica dalle precedenti amministrazioni.

Si deve quindi all'impegno del comitato "IO SCELGO", del comitato "Milano radicalmente nuova", dei consiglieri comunali che hanno appoggiato queste iniziative (facciamone i nomi: Paola Bocci, Marilisa D'Amico, Marco Cappato, Patrizia Quartieri), dalla apertura della giunta e del sindaco Pisapia questo risultato significativo, che dà ragione alle istanze di democrazia partecipata di cui oggi tanto si parla.
Questa battaglia, condotta privilegiando il metodo della partecipazione dei cittadini, piuttosto che lo scontro politico, si deve innanzitutto all'impegno della promotrice del comitato "IO SCELGO", Monica Fabbri e delle persone che l'hanno supportata ed aiutata, organizzando incontri, raccogliendo firme, dedicandovi con entusiasmo tempo, risorse ed energie, senza accampare mire o ambizioni personali. Alla campagna di raccolta firme hanno dato piena adesione i ComitatixMilano, seguita con particolare attenzione dal nostro giornale z3xmi.

Non è stato facile il percorso e arrivare al traguardo. La proposta di delibera popolare, dopo un primo esame, doveva essere sottoscritta da almeno 5000 firme, certificate e raccolte entro tre mesi dal parere di conformità concesso da un Collegio di Garanti. La proposta di delibera popolare infine non è stata completamente accolta poiché era stato eccepito che accettando il deposito delle dichiarazioni anticipate di volontà il comune poteva non garantire la "privacy" dei cittadini (da semplice cittadino osservo che mi sfugge completamente il senso di questa obiezione, dal momento che dichiarando le mie volontà con atto pubblico, mi sembra implicito il fatto di voler rinunciare al mio eventuale diritto di privacy, come mi chiedono di fare per qualsiasi contratto che mi trovo a sottoscrivere per l'utilizzo di carte di credito, abbonamenti ed acquisti di qualsiasi natura).
Sono state raccolte più di 12.000 firme, grazie anche all'impegno dell'altro comitato sopra citato, sono state apportate delle modifiche alle richieste iniziali ed oggi sarà possibile far registrare presso il comune, se vorremo, l'esistenza del nostro testamento biologico, il luogo ove è depositato e il fiduciario indicato per l'esecuzione delle nostre volontà.

Paolo Burgio

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