Al cinema al cinema: Cannes e dintorni 2013

Prende il via il prossimo 12 giugno la diciottesima edizione di Cannes e dintorni, la rassegna che porta a Milano i film del Festival francese e altre anticipazioni di stagione. Buon cinema per gli amanti del genere, tra impegno e curiosità.

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cannes web
Ospiti della bella sala cinematografica dell’Institut Francais Milano, gli organizzatori, nel presentare l’edizione numero 18 di Cannes e dintorni, si sono avventurati sul tortuoso sentiero dello stato di salute del cinema.
Risultato, per dirla in idioma d’Oltralpe, un autentico cahier de doléance. Conduce le danze Stefano Losurdo, segretario di Agis Lombarda, che rappresenta la memoria storica della rassegna. Lionello Cerri, qui con la giacca  di presidente nazionale ANEC (esercenti), lamenta che dal 2010 al 2012 si è verificato un calo di spettatori pari al 20%, una debacle.

Novo Umberto Maerna, assessore alla cultura della Provincia di Milano, l’ente che ha promosso e sostenuto dall’origine la rassegna, lamenta i tagli governativi agli enti locali e denuncia le assurdità del Patto di stabilità che costringe anche gli enti virtuosi a non poter spendere le risorse possedute. Per non dire poi che la Provincia di Milano, dal 1 gennaio 2014, dovrebbe confluire nella futura Città metropolitana con conseguente chiusura di un ciclo storico che aveva da poco superato i 150 anni di esistenza.
I rappresentanti dei festival di Venezia e di Locarno, con toni meno drammatici, denunciano a loro volta qualche difficoltà all’orizzonte. Del futuro poca certezza. Cannes e dintorni si inserisce da qualche anno nel più ampio contenitore denominato Le vie del cinema per cui a oggi non è dato sapere se vedremo a Milano i film di Locarno e di Venezia. Si spera che il Comune di Milano sciolga il nodo. Ciò detto occorre dare atto al coraggio di Agis che si presenta con un bilancio preventivo già in rosso, tenuto conto che, per motivi anche oggettivi, oggi i contributi pubblici vengono attribuiti solo “a posteriori”.

Incerto per il certo è certo però che alle ore 13 del 12 giugno al cinema Anteo verrà presentata la Palma d’oro 2013, vale a dire La vie d’Adèle-Chapitre 1&2 di Abdellatif Kechiche (locandina nella foto) che, con le sue attrici, ha vinto il Festival di Cannes. Film attesissimo, destinato a seminare polemiche per l’argomento ardito che presenta. In rassegna ben 8 film provenienti dal concorso, 8 dalla Quinzaine des Réalisateur, 3 film da altre sezioni del festival francese. Tra i “dintorni”, 4 film da Berlino e altri festival.

Conforta il fatto che tra i film presenti ci sono il premio per la migliori sceneggiatura (A Touch of Sin), il premio alla miglior attrice (Le passè), il premio della giuria (Like Father, Like Son) e il premio al miglior attore (Nebraska), laddove l’anziano e valoroso  Bruce Dern ha bagnato il naso a concorrenti come Michael Douglas e Toni Servillo. Quindi il meglio del meglio a cui si aggiunge, tra gli altri, la programmazione di Salvo, l’atteso film italiano di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza che ha trionfato alla Semaine de la Critique.

A completare il programma (ad oggi 23 film previsti), un incontro con Paolo Mereghetti e Bruno Fornara, martedì 11 giugno alle ore 18 presso la Sala Montanelli del Corriere della Sera (tra gli organiuzzatori), che presenteranno “criticamente” la rassegna; l’incontro con i già ricordati registi di Salvo a cura di Maurizio Porro presso il cinema Anteo, alle ore 16 del 19 giugno; la presentazione del progetto “Per un cineclub diffuso” a cura di Formacinema (vi ricordate il vecchio Obraz?) sempre all’Anteo il 12 giugno alle ore 20.15
Per poter sapere tutto sul programma è d’obbligo collegarsi al sito www.lombardiaspettacolo.com che vi racconterà anche le modalità di accesso alla rassegna(due cinecard previste oltre ai normali biglietti d’ingresso). I cinema coinvolti sono Anteo, Apollo, Arcobaleno (zona 3), Arlecchino, Mexico, Orfeo.
Per chi ama il cinema trattasi di una salutare boccata d’ossigeno, mette tristezza saper che c’è il forte rischio che iniziative di questa portata rischiano di finire malamente. I tempi sono bui, ma noi continuiamo a preferire il buio della sala. Buona visione.

Massimo Cecconi


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