Andar per libri .... Tanti amori

Un libro sullo sport e su umanità varia frutto di una serie di conversazioni tra Gianni Mura, una delle firme più importanti del nostro giornalismo sportivo (e non solo,) e Marco Manzoni, un operatore culturale curioso e attento che, in questa occasione, si cimenta, con successo, su un terreno per lui non consueto.


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Gianni Mura

Gianni Mura scrive di sport dal 1964 quando, abbandonata l’Università che lo destinava a studi classici, approda alla “Gazzetta dello Sport” come apprendista cronista per diventare, in cinquant’anni di onoratissima carriera, un riferimento per tutti coloro che si occupano di sport (ma non solo). Il libro racconta questo ampio panorama di cinquant’anni di storie, persone e personaggi che Mura ha vissuto, incontrato e descritto con una prosa asciutta e allusiva, appassionata e criticamente impegnata.

Il concetto di fondo ci viene svelato proprio nelle prime pagine del libro quando Mura si inventa l’acronimo EPU (etica, passione, umanità) che rappresenta al meglio una miscela che ha accompagnato e accompagna il lavoro, ma anche la vita, dello scrittore.

Nel libro c’è il doveroso elogio a coloro che hanno la “schiena dritta” ancorché appartengono ad una minoranza etica che fa bene pensare e sapere che comunque e malgrado tutto esiste.

Tra le schiene dritte, giusto perché è cronaca dei nostri giorni, Mura inserisce a ragione Josefa Idem, con buona pace di quel simpatico burlone di Beppe Grillo. Ci sono poi le storie di personaggi immensi nel loro stare sotto le righe, persone come Alfredo Martini, ciclista e partigiano, una delle più fini teste pensanti del ciclismo moderno, e come Enzo Bearzot, uomo di altri tempi per senso civile e umano.

Ci sono Nereo Rocco e Helenio Herrera, Nils Liedholm e Gaetano Scirea, Gigi Riva e Damiano Tommasi, uomini che hanno interpretato lo sport con generoso spirito etico.

Bello l’omaggio a Rombo di tuonoLuigi Riva da Leggiuno, definito hombre vertical.

La definizione “Rombo di tuono” nasce come è noto dalla mirabolante fantasia barocca di Gianni Brera a cui Gianni Mura, non solo per analogia nominativa, riconosce il ruolo di maestro.

Vi capiterà anche di incontrare la “torrida tristezza” di Marco Pantani, altra bella (e triste) pagina.

Nel libro non c’è solo sport, ci sono tutte le passioni di Mura: la buona cucina e il buon vino (e Luigi Veronelli non può mancare), la poesia, con un delicato ricordo di Giovanni Raboni, immenso poeta e “uomo libero”, il teatro e lo spettacolo con un ricordo di Mariangela Melato che, quando frequentava il bar Giamaica , era chiamata Satchmo per la sua bellissima voce roca .

Alla sollecitazione di indicare cinque nomi cinque nel mondo della musica, Mura indica, nell’ordine, Enzo Jannacci, Paolo Conte, Francesco De Gregori, Vinicio Capossela e Sergio Endrigo.

Difficile dargli torto, anche se io avrei inserito, comunque e dovunque, Faber De Andrè.

Le passioni di Mura sono quelle della generazione del secondo dopoguerra: chansonnier, musica popolare e politica (con un omaggio doveroso a Giovanna Marini), buona tavola, buon vino, buone letture, grande civiltà insomma.

A pagina 175, parlando della scriteriata moda di fare cucina in televisione, scrive:” E’ la permanente “dobermannizzazione”, se mi si passa il termine, dei cosiddetti programmi d’intrattenimento” e anche qui è impossibile dargli torto.

E poi ci sono sogni, utopie, speranze e tante tante belle persone.

A questo punto, se volete saperne di più di questo godibilissimo e civilissimo libro, non resta che acquistarlo e leggerlo (vanno bene anche le biblioteche, a mio parere), oppure, quanto meno, recarsi lunedì 27 maggio alle ore 18,30 presso la libreria Feltrinelli di piazza Piemonte 2, dove troverete gli autori con Damiano Tommasi, altra bella persona.

Giusto per la cronaca: Gianni Mura è di confine visto che abita nelle vicinanze della Stazione Centrale, mentre Marco Manzoni è cittadino benemerito di zona 3.

Come avrebbe detto gioanbrerafucarlo: chapeau.


Gianni Mura
Tanti amori

Conversazioni con Marco Manzoni
Feltrinelli editore
Pag.279 € 15 (ben spesi)

(Massimo Cecconi)




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