Erbe spontanee. Non guardare solo la luna, guarda anche quello che cresce sotto i piedi!
Questa volta vi parleremo dell'Assenzio volgare (Artemisia vulgaris) e dell'Artemisia annua o Erba strega. Altre erbe eduli spontanee della nostra zona. Come sempre, però, è bello conoscerle e riconoscerle, ma ci vuole prudenza nel consumarle.
(Wanda Gradnik)18/01/2012
L'Assenzio volgare cresce nell'aiuola di Lambrate, in uno dei miei vasi e un po' ovunque negli incolti, ai margini delle strade, fra le macerie, lungo i fossati. Fiorisce in estate e può essere raccolta tranquillamente, ma usata in piccole quantità come aromatizzante di insalate, minestre, uova all'occhio di bue sminuzzata come il prezzemolo.
Erba dedicata ad Artemide come protettrice delle donne, per l'uso popolare che ne facevano le mammane.
Le foglie sono alterne, lisce, verdi sopra e bianche sotto, stropicciate emanano subito un intenso aroma che ricorda il vermut. Viene infatti molto usata – sia questa come tante altre artemisie-, per la preparazione di vari tipi di
liquore a sfondo amaro, considerati digestivi.
Un'altra Artemisia che si trova di frequente anche qui a Milano – a sinistra nella foto –, nelle aree dei cantieri e ai bordi delle strade, io l'ho trovata anche tra le aiuole e i tratti erbosi del viale Molise. Le sue foglie sono molto più piccole e appuntite.
L'ho piantata più volte nei vasi per riprodurla, perché muore dopo un anno, dopo aver prodotto migliaia di piccolissimi fiori e semi. Io la uso nei dolci perché ha un buonissimo profumo e sapore di cannella, sia fresca che secca. Pare che sia usata in Cina come un incenso per disinfettare le stanze degli infermi.
a cura di Wanda Gradnik (perito agrario - manutentrice di giardini)
