Il 25 aprile 2013 secondo l'Anpi

La festa della Liberazione offre un'occasione per riflettere su come sia possibile superare la crisi attuando i principi della Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza: lavoro, diritti e democrazia sono le parole chiave della riflessione del Presidente ANPI Provinciale di Milano, Roberto Cenati.
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La gravissima crisi recessiva che investe l’Europa oltre ad aggravare le condizioni di vita di milioni di cittadini e ad acuire la piaga della disoccupazione che colpisce soprattutto giovani e donne, rischia di provocare ripercussioni pericolose sotto lo stesso profilo democratico, mettendo a repentaglio fondamentali diritti e importanti conquiste realizzate nel corso del Novecento.

Al lavoro, valore fondante della Repubblica, deve essere restituito il suo ruolo e la sua dignità, eliminando il contrasto stridente tra i principi costituzionali e la durissima realtà del nostro Paese.

Per questi principi si sono battuti i lavoratori delle grandi fabbriche del Nord, nel corso degli scioperi del marzo 1943 di cui quest'anno ricorre il settantesimo anniversario. Questo forte sussulto collettivo di dignità sino al sacrificio, per l'affermazione della libertà e dei diritti fondamentali della persona umana è il messaggio più profondo trasmesso a tutti noi da quelle lotte che hanno rappresentato un salto di qualità nell'opposizione al regime fascista.
Sempre più preoccupante nel nostro Paese è la caduta di valori che sono alla base dello stato di diritto, cui si accompagna una gravissima crisi ideale e morale che richiede una diversa concezione della politica da intendersi al servizio della collettività, come l'intera vicenda resistenziale ci ha insegnato.

È indispensabile ribadire ancora una volta che i valori a cui ispirarsi sono solo e sempre quelli costituzionali e che la democrazia rappresentativa costituisce un cardine fondamentale del nostro sistema. Una democrazia fondata sulla partecipazione, sulla divisione dei poteri, sul rispetto della persona umana. Non possono essere più consentite tolleranze nei confronti di chi si ostina a negare il complessivo significato antifascista della nostra Costituzione, respingendo ogni tendenza populistica, presidenzialista e autoritaria.

Mentre ricordiamo i Caduti della Resistenza contro il nazifascismo e celebriamo le pagine più belle della nostra storia, dobbiamo assumere l’impegno solenne a realizzare gli ideali per cui tanti sacrifici sono stati compiuti, e a tradurre nella realtà i valori contenuti nella nostra Costituzione, consegnando ai giovani la speranza di un futuro migliore, in un’Italia libera e democratica e in un'Europa unita e sociale.

È indispensabile, infine, uscire al più presto dalla crisi politica e morale che attanaglia l'Italia, impegnando tutte le forze politiche e sociali che si richiamano ai valori della Costituzione a reperire soluzioni idonee a garantire un profondo rinnovamento del nostro Paese nel solco dell'antifascismo e della democrazia e a ricostituire un vero rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni.

Roberto Cenati
Presidente ANPI Provinciale di Milano


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