Legge 40 bocciata su eterologa. Esperto: diritto alle coppie

La legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita, raccoglie la 18ma bocciatura dai tribunali e per la quinta volta finisce davanti alla Corte Costituzionale. In questo caso per divieto posto alla fecondazione eterologa, negata a una coppia affetta da azoospermia completa che si è rivolta al tribunale di Milano.

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fecondazione WEB
«È un diritto che va dato alle coppie» ha commentato Claudio Giorlandino, presidente della Fondazione Artemisia e segretario generale della Società italiana di diagnosi prenatale e medicina materno fetale «e in Italia abbiamo i migliori centri con i migliori risultati».
Tuttavia l'esperto solleva anche alcune criticità di un'eventuale apertura all'eterologa. Il problema si pone meno per quella maschile che ha meno probabilità di rendersi necessaria, poiché, spiega, «è sempre possibile prelevare anche pochissimi spermatozoi intrappolati nel testicolo». Mentre rimane per le donne: «Mi chiedo chi, in Italia, donerebbe i propri ovociti. Da noi è diverso, qui nessuna donna, neanche a pagamento, metterebbe a repentaglio la propria vita riproduttiva per donare ovociti ad altre donne». Inoltre, esiste anche una questione culturale: «Il figlio avuto con la fecondazione eterologa è spesso un figlio da nascondere. Nel senso che non viene mai detto che si è fatto ricorso a questo tipo di tecnica». E aggiunge: «In Italia, le stimolazioni ormonali sono assolutamente equilibrate e non ci si trova mai, come in passato ad avere esuberi di ovociti in donne sottoposte alla Pma. Oggi le stimolazioni sono moderate e congrue e si congela un numero moderato di ovociti o embrioni». Da qui la conclusione dell'esperto: «Mi chiedo, allora, anche se la legge cambiasse, se poi realmente cambierebbero le cose: credo che nella maggior parte dei casi le donne andrebbero all'estero per necessità».
Ma intanto il percorso legale prosegue con l'ordinanza del Tribunale civile di Milano, depositata il 29 marzo scorso, che ha stabilito che il divieto di fecondazione eterologa si pone in contrasto con alcuni principi costituzionali, tra cui il diritto fondamentale all'autodeterminazione della coppia, il principio di eguaglianza tra coppie e il diritto alla salute. «Entro qualche mese» commentano gli avvocati della coppia «forse entro la fine dell'anno, le coppie in Italia potrebbero avere accesso».

Da: DoctorNews33, 8-4-2013


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