A teatro e al cinema…a piedi: Il ventaglio

Sino al 14 aprile è in scena al Teatro Elfo Puccini Il ventaglio di Carlo Goldoni nella rilettura molto fisica di Damiano Michieletto. Bella prova di regia e di recitazione.

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Il ventaglio

Carlo Goldoni scrive Il ventaglio a Parigi nel 1763, or sono 250 anni tondi tondi. Lo ambienta in un piccolo borgo del Milanese da lui stesso denominato Alle Case nuove, lontano quindi dai suoi amati scenari veneziani, direttamente calato in quella realtà epocale di campagna con ricchi spiantati, ereditiere di provincia, bottegai e artigiani. Un mondo molto vivo e immediato che il regista Damiano Michieletto riproduce rendendolo assolutamente essenziale.

Gli interpreti ci sono tutti (tranne qualche opportuno taglio ironicamente rievocato), secondo i canoni del teatro goldoniano, con il loro linguaggio originale, riveduto e corretto quanto basta.

La commedia vive su una serie divertente di equivoci che qui vengono movimentati attraverso la fisicità totale degli attori. C’è lo spasimante (attor giovane) che gioca a tennis, c’è l’oste che affila coltelli, c’è il ciabattino/calzolaro che martella le tomaie. Per loro, la regia propone anche alcuni monologhi introspettivi ad avvicinare attore e maschera. Sulla scenografia ridotta all’osso, poche sedie e pochi oggetti, incombe una grande lavagna bianca su cui il narratore e i protagonisti annotano i nomi dei personaggi, i loro legami sentimentali, le frasi emblematiche del testo. In bella evidenza, campeggia in rosso la scritta AMORE.

Tutto il resto è divertimento puro, il prezioso ventaglio del titolo diventa un ventilatore tascabile che passa di mano in mano sino allo scontato lieto fine in cui i protagonisti si ritrovano felicemente sul palco in mutande.

Afferma Michieletto nelle sue note di regia:” Mi piace questo testo perché è una storia d’amore sospesa nel tempo e nello spazio…Tutto questo mi affascina perché lascia libera l’immaginazione, degli interpreti prima e dello spettatore poi”.

Si è detto della grande fisicità degli attori, su tutti l’attrice che interpreta Giannina, di una colonna sonora rockeggiante e di una essenzialità quasi maniacale di luci e arredi.

Due ore abbondanti spese bene.


Il ventaglio
di Carlo Goldoni
regia Damiano Michieletto
Teatro Stabile del Veneto, Teatri e Umanesimo Latino
In scena al Teatro Elfo Puccini (Sala Shakespeare) sino al 14 aprile



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