C’è speranza, se questo accade a Lambrate

“Da Lambraa al Lambretto”. Un percorso di integrazione tra vecchi e nuovi abitanti del quartiere, tra generazioni, tra famiglie italiane e famiglie che arrivano da molte parti del mondo.
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Nel 2010 il Circolo ACLI di Lambrate ha presentato il progetto “Da Lambraa al Lambretto” alla Regione Lombardia – Direzione Cultura nell’ambito del bando REIL (Registro delle Eredità Immateriali della Lombardia). Con il finanziamento ricevuto abbiamo raccolto per un anno fotografie e memorie di Lambrate, donne e uomini che hanno vissuto, lavorato, costruito l’identità di un quartiere rappresentativo della storia di Milano.
Sono stati realizzati alcuni video, che molti hanno visto e di cui si è parlato anche in questo sito.
Alla fine del progetto, il Circolo ACLI ha deciso di continuare a lavorare su questo tema, portando la storia di Lambrate nelle scuole di Via Pini.

La seconda fase, denominata “La memoria del futuro”, ha ottenuto un piccolo patrocinio dalla Fondazione Cariplo, e si è sviluppata con due cicli di laboratori: il primo ciclo – dedicato ai giochi – è stato portato nelle classi seconde di Via Pini, realizzando video sulle memorie del passato, interviste alle bambine e ai bambini, riprese durante la festa della Scuola.
Nel secondo ciclo, iniziato a fine 2012, sono state presentati alcuni video alle classi terze, dedicati alle fabbriche di Lambrate, al passaggio di Lambrate da Comune autonomo a quartiere di Milano, al Lambro, alle vecchie cascine. Bambine e bambini sono stati chiamati, nell’ambito dello studio della geografia e della storia, a diventare “investigatori” per scoprire come era una volta il quartiere, cosa c’è ora al posto del Municipio di Lambrate, delle vecchie fabbriche…In che modo? Con gli strumenti delle ricerca storica, cercando fonti e documenti: in pratica, intervistando i genitori, i nonni, i vicini di casa, i negozianti, guardando fotografie, vecchi libri, i calendari della Zona 3.

E fino a qui siamo nella normalità, se vogliamo considerare normale l’entusiasmo con cui le insegnanti hanno prodotto materiali, corretto compiti, spiegato dove e come fare ricerca storica a giovani ricercatori di otto anni.
L’esito non scontato di questi laboratori è stato però l’interesse suscitato dai bambini nelle loro famiglie, molte delle quali sono arrivate da pochi anni in quartiere, provenendo da altre zone di Milano, ma anche da Paesi europei ed extraeuropei.
Mamme e papà hanno scoperto la storia del quartiere in cui si sono trovati a vivere, e in questo modo hanno capito di appartenere a questo quartiere, e che questo quartiere appartiene un po’ anche a loro. Attraverso i loro figli hanno guardato con altri occhi ai luoghi della quotidianità, scoprendo il piacere di farsi raccontare dagli anziani le storie di Lambrate.

Ma non è finita qui: sull’onda dell’entusiasmo delle famiglie, le insegnanti hanno presentato un progetto nell’ambito del progetto Poli.cultura del Politecnico di Milano. E adesso, dopo che il progetto è stato approvato, stanno caricando sulla piattaforma del Politecnico un elaborato multimediale, che tratta il passato, il presente e sogna un futuro per Lambrate, con testi, disegni, fotografie, interviste raccolte dalle bambine e dai bambini.

Questo progetto disegna un percorso di integrazione tra vecchi e nuovi abitanti del quartiere, tra le generazioni, tra famiglie italiane e famiglie che arrivano da molte parti del mondo. Se questo piccolo progetto ha avuto successo a Lambrate, c’è speranza per la nostra città. E di questi tempi, ne abbiamo bisogno.

Ho lavorato a questo progetto sin dall’inizio, ma vorrei ringraziare tutte le persone e gli enti che l’hanno reso possibile: Vincenzo Casati e tutti i soci del Circolo ACLI Lambrate che ci hanno creduto, Cristina Martellosio e TiConUno che l’hanno realizzato, Ornella Salina, Monica Faccioli e Maria Rosari Chianello della scuole di Via Pini per averlo fatto proprio, Carlo Maria Vella e Matilde Arduini per i video, Regione Lombardia e Fondazione Cariplo per averlo sostenuto.

Attilia Cozzaglio

Per info:  memorialambrate.wordpress.com ;   www.policultura.it


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