Criminalità organizzata. Dalla Calabria a Milano, un ponte contro la 'ndrangheta

Majorino e Granelli: “Il Comune impegnato in modo permanente e continuo”  ()
Dalla Calabria a Milano, un ponte contro la ‘ndrangheta. Si è svolto oggi a Milano, presso l’Urban Center in Galleria Vittorio Emanuele II, un incontro organizzato e promosso dal Comune di Milano, con la partecipazione degli assessori Marco Granelli (Sicurezza e Coesione sociale) e Pierfrancesco Majorino (Politiche sociali), del Procuratore Aggiunto della Procura di Reggio Calabria Nicola Gratteri e del Presidente Tribunale di Milano Livia Pomodoro. L’incontro è stato voluto anche da David Gentili, Presidente della Commissione consiliare permanente Antimafia, da Nando dalla Chiesa, Presidente del Comitato Antimafia del Comune di Milano e dal Gruppo Cooperativo GOEL per mettere in rete il Comune di Milano, l’Alleanza con la Locride e la Calabria e le organizzazioni della società civile che a Milano lavorano contro la mafia.

“Questo incontro stabilisce un nuovo collegamento tra le azioni del Sud e del Nord contro il radicamento e lo sviluppo della criminalità organizzata – ha dichiarato Marco Granelli, assessore alla Sicurezza e Coesione sociale, Polizia locale -. Meno di un mese fa, il 13 febbraio, abbiamo siglato un accordo per la legalità nei cantieri di Expo 2015 firmato dal Sindaco di Milano e dai Sindaci di Rho, Baranzate e Pero, per eliminare i vincoli di territorialità e integrare la complessa e articolata attività di vigilanza e controllo. La cronaca quotidiana ci restituisce una testimonianza del profondo radicamento della ‘ndrangheta ben oltre i confini della Calabria e anche a Milano. Vogliamo costruire un ponte tra la società civile che in Calabria e a Milano combatte la ‘ndrangheta, per ‘bonificare’ la connection criminale che si è consolidata tra questi territori”.

“Questa iniziativa conferma l’impegno di Milano contro la criminalità organizzata. La nostra Amministrazione non solo non nega o rimuove la presenza delle cosche nei nostri territori, ma è concretamente attiva in un’Antimafia dei fatti che ha registrato decine di interventi in questo senso. Ricordo, in particolare, alcune iniziative legate alle proprietà sottratte alle organizzazioni criminali e restituite alla collettività, tra cui il Festival dei beni confiscati alle mafie che ha dato ai milanesi l’opportunità di una mobilitazione corale intorno al tema della legalità”, ha spiegato Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche sociali e Cultura della salute.

“Dare continua testimonianza delle azioni che le istituzioni, gli enti, le associazioni, i cittadini mettono in atto contro la ‘ndrangheta è molto importante. È un invito concreto, una testimonianza per i territori infiltrati affinché non vi sia alcun cedimento alla tentazione di sottovalutare o - peggio – rimuovere il problema dell’infiltrazione della ‘ndrangheta. Con questo appuntamento si sono poste le basi per un percorso di collaborazione permanente e operativo”, dichiara Vincenzo Linarello presidente del Gruppo Cooperativo GOEL.

Il Gruppo Cooperativo GOEL (www.goel.coop ) è composto da diverse cooperative sociali in Calabria. Ha come missione il cambiamento della Calabria e opera per la liberazione e il riscatto delle comunità locali. Il Gruppo gestisce numerose attività nei seguenti ambiti: turismo responsabile (I Viaggi del GOEL), agricoltura biologica con le aziende agricole che si oppongono alla 'ndrangheta (GOEL Bio), moda etica (CANGIARI), sviluppo locale, multimedialità, servizi sociali e sanitari.
GOEL ha promosso da tempo a livello nazionale l'Alleanza con la Locride e la Calabria, contro la 'ndrangheta e le massonerie deviate, per la democrazia ed il bene comune, cui hanno aderito oltre 750 Enti e più di 3.200 persone su tutto il territorio nazionale. Lo scopo dell'Alleanza è combattere l'infiltrazione della 'ndrangheta fuori dalla Calabria e sostenere le esperienze di economia sociale anti-ndrangheta in Calabria.

Fuori dalla Calabria sono stati promossi Osservatori Civici contro l'Infiltrazione della 'ndrangheta con lo scopo di rilevare gli indicatori dei processi di infiltrazione in corso nei vari territori. L'Alleanza ha lavorato in tutta Italia per sensibilizzare e attivare i territori contro la 'ndrangheta, aiutandoli a non cadere nella tentazione di "rimuovere il problema". In alcuni casi, come a Reggio Emilia, ciò ha prodotto reti locali molto diffuse che si sono attivate su diversi fronti contro la 'ndrangheta.

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