A teatro e al cinema…a piedi: Exit

Al Teatro Elfo Puccini, sala Fassbinder, è in scena sino al 10 marzo l’ultima fatica di Fausto Paravidino, attento osservatore delle dinamiche sociali e umane. Da vedere.


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Exit 1

Teatro borghese, si sarebbe detto una volta. Senza disturbare Pirandello o, meglio ancora, Bergman, che non è il caso, Exit racconta l’escalation di una separazione tra due persone civili che, quasi senza sapere perché, si ritrovano svuotate e (moderatamente) antagoniste.

Sarà la consuetudine, sarà la noia, sarà il sesso, saranno i calzini, A e B, perché così si chiamano i personaggi principali, si lasciano senza apparente rancore ma continuano a dialogare a distanza. Ognuno di loro intreccia un’altra storia (con C e con D) ma senza grande convinzione. Finale aperto, come suol dirsi. Grandi scritte al neon determinano i tempi, ma anche i modi, della coloratissima scena.

La nuova commedia di Fausto Paravidino, ex giovanissimo e ormai affermato drammaturgo, ripropone una storia déjà vu cento volte al cinema e a teatro. La colora e la anima con intelligenti tocchi di regia che trasformano in continuazione la scena sotto gli occhi degli spettatori, con un impeto pop, forse già un po’ superato. Utilizza un linguaggio comune, grazie a Dio, che rende i dialoghi immediati e credibili con quella giusta dose di ironia che rende lo spettacolo piacevole, ma non epocale. Con attori diligenti e tempi cinematografici stringenti, Paravidino rende omaggio, esplicitamente e non, a molti maestri. Il pubblico sorride, ride e applaude convinto.


Exit
testo e regia Fausto Paravidino
con Sara Bertelà, Nicola Pannelli, Angelica Leo, Davide Lorino

In programmazione al Teatro Elfo Puccini sino al 10 marzo.



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