Andar per librerie.... La Libreria dei Ragazzi

Incontriamo Renata Gorgani attuale presidente della Libreria dei Ragazzi, fondata quarant’anni fa da Roberto Denti e Gianna Vitali che continueranno a esserne un punto di riferimento e di stimolo.
Renata è direttrice editoriale di Editrice Il Castoro, da lei fondata nel 1993 con altri soci, specializzata in cinema e libri per bambini e ragazzi . La sede milanese della libreria è in via Tadino, 53.

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Renata
Mi sembra che ci sia una grande novità…

La novità è anche una “non novità”, nel senso che Il Castoro era già socio di maggioranza della libreria dal 2007, quindi si tratta solo del compimento di un percorso. Già dall’inizio della collaborazione era chiaro che dopo un periodo di transizione, anche per l’età di Gianna e Roberto, Il Castoro si sarebbe fatto carico della libreria nella sua interezza e così è successo.
Credo che sia un passaggio quasi naturale dopo sei  anni di lavoro proficuo con Roberto e Gianna. Da parte nostra abbiamo imparato molte cose e, insieme a loro, a poco a poco, abbiamo migliorato molti aspetti della libreria. Anche se sempre nel segno della continuità…
Però vorremmo essere anche discontinui, nel senso che dobbiamo riflettere sul significato di una libreria per ragazzi oggi. Siamo partiti da questa idea: quarant’anni fa la Libreria dei Ragazzi era l’avanguardia. Quando Roberto e Gianna hanno aperto la libreria molti scuotevano la testa pensando che non ce l’avrebbero mai fatta. Ci chiediamo ora che cosa sia “avanguardia” oggi.
La libreria, per quanto bellissima, risponde ancora a un modello tradizionale e sappiamo che oggi questo modello è in crisi. Dobbiamo immaginare un nuovo progetto di sviluppo che parta esattamente da quello da cui la libreria è partita quarant’anni fa, cioè da un’idea di bambino che sia persona, soggetto, che deve essere ascoltato e non solo educato dal mondo degli adulti, un bambino che certo non deve essere visto come un consumatore.
Sono passati quarant’anni, credo che oggi il pericolo più grosso sia proprio che i bambini vengano trattati come consumatori per cui bisogna solo cercare di farli comprare. L’idea che abbiamo in mente è quella di una libreria completamente ridisegnata, dove si possano trovare anche altre cose, altre merci, e perché no, nuove idee. Vogliamo che diventi uno spazio multifunzionale, aperto ai genitori, agli insegnanti e ovviamente ai bambini. Questa è l’idea intorno a cui stiamo lavorando  ed è un progetto che speriamo di mettere a punto nel corso del 2013.


Che cosa faranno ora Roberto Denti e Gianna Vitali?

Io spero che riescano a riposarsi un po’. Se lo meritano. Loro hanno voglia di avere dei tempi un po’ più rilassati, ma naturalmente continueranno a occuparsi di libri e a frequentare la libreria.


In base alla vostra esperienza, come va il mercato del libro per ragazzi in Italia?

Il mercato del libro è in crisi da qualche anno e in costante leggera contrazione. Da questo trend i libri per bambini si sono salvati sino al 2011, anno in cui le vendite hanno fatto segnare ancora un segno positivo. Nel 2012 per la prima volta, dopo molti anni, anche il mercato dei libri per ragazzi ha visto una diminuzione. Negli ultimi anni era stato molto trainato dall’esplosione degli albi illustrati per i bambini più piccoli. Il mondo della “prescuola”, in Italia, si è sviluppato molto tardi e quindi ha avuto un boom negli ultimi dieci anni e ha trainato molto le vendite.
C’è poi il fenomeno degli e-book, ma secondo me continuerà ad avere sempre un ruolo marginale per i bambini. Un’indagine che arriva dagli USA ha mostrato che i genitori “molto digitali”, quelli che leggono e-book, e che usano i tablet quotidianamente, hanno una forte propensione a comprare libri di carta ai loro figli. Ciò significa che più un genitore è aggiornato e colto più sa che i bambini hanno bisogno di materialità nelle cose. Non credo che per il mercato dei libri per ragazzi l’e-book possa rappresentare una grande rivoluzione.
Un pericolo più forte per il mondo dei libri arriverà a mio parere dal settore delle “applicazioni”.
Mentre sino a poco tempo fa la televisione, il computer, i videogiochi erano percepiti dai genitori come un serio pericolo per i loro figli (anche se ampiamente tollerato) , le “applicazioni” vengono considerate diversamente, si presentano come più “intelligenti”, uno strumento più accattivante, sono talmente ludiche per un bambino che rischiano di essere un competitore molto forte del libro, anche se richiedono due approcci completamente diversi.

Dopo i festeggiamenti per i 40 anni di attività  avete in calendario qualche altra particolare iniziativa?

Adesso ci occupiamo di riprogettare la libreria, ma le iniziative continueranno come prima, sempre con grande partecipazione da parte dei nostri utenti, piccoli e grandi. Il pubblico che partecipa agli eventi in libreria è costantemente in crescita. Anche i corsi in libreria sono seguitissimi: dalla musica in culla per i bebè, alla filosofia per i bambini, ai corsi di cucina. Abbiamo appena fatto un seminario sull’importanza del silenzio seguito da settanta persone. Forse dopo tanto digitale le persone hanno di nuovo voglia di incontrarsi…

Quali sono i rapporti con la zona e con la città?

La nostra è sicuramente una libreria per la città ma certamente è anche molto frequentata da chi abita nel quartiere. Il nostro pubblico arriva da tutto il nord Italia. Il rapporto con la città è molto forte soprattutto attraverso le scuole e le biblioteche, i bibliotecari per ragazzi, ad esempio, si riuniscono abitualmente nella nostra sede. Il rapporto con le istituzioni è invece soltanto occasionale. Certo, quando abbiamo festeggiato i 40 anni di attività, il Sindaco è venuto a trovarci. È stato un bellissimo incontro con i bambini che non smettevano più di fare domande!


Tre libri assolutamente da leggere…

Per i piccolissimi un classico intramontabile: un libro del Dr. Seuss. Per esempio Prosciutto e uova verdi oppure Ortone e i piccoli chi. In Italia sono disponibili nelle bellissime traduzioni di Anna Sarfatti.
Per la scuola primaria Mal di pancia calabrone di Bruno Tognolini. Per fare amare la poesia, e scoprire che può essere divertentissima!
E per i più grandi non posso non consigliare il Diario di una Schiappa, per affrontare le scuole medie con il sorriso.
Ma ci tengo a dire che tutti i libri vanno bene. È importante che i bambini leggano quello che vogliono. Se ameranno la lettura, impareranno anche a scegliere per il meglio!


(a cura di Massimo Cecconi)


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