Il Lupo, Cappuccetto e le nuvole in cielo

Carina la storia dei Grimm, però non sta in piedi. Perché non mi posso pappare subito Cappuccetto, appena la vedo nel bosco? Che bisogno c’è di far tutti quei giri? Vedrete, amici miei, che la so fare molto più spiccia. Ho una certa abilità io, con le minorenni. ... ()
Lupo e capp
...
Sì, lo confesso, mi fan perdere il lume della ragione con quella carnuccia soda ma ancor tenerella,  rosatella e profumata come rose di serra.
Auuug!
Già sento vibrare tutte le corde del mio desiderio. Mi pappo quella stupidella grassoccia appena la vedo. Altro che mandarla a raccogliere fiori, sarò io a prendermi il suo. E già che ci sono ingoio anche la focaccia e bevo il suo vino, tanto per tenermi in forma dopo le scorpacciate di quand’ero al governo. E se proprio proprio avessi ancor fame, potrei papparmi pure la vecchia… No, quella sarà certamente dura e legnosa come una gallina da brodo, meglio lasciarla a qualcun altro del branco. Non mancano nel bosco i Lupi affamati. Ecco, la roba vecchia la rifilo a lupo Bobo e a lupo Ignazio, che hanno le zanne più lunghe degli altri e rosicchiano sempre i miei avanzi. Macché vecchia! Che mi è venuto mai in mente. Non starò per caso… invecchiando? Farei un pensierino alla mamma piuttosto, con quelle manine ancor fresche che sanno di olio e farina!
Auuug!
In fondo lo so che farebbero cose da pazzi per essere pappate da me, mamma, nonna e perfin la bambina. Con me e solo con me possono uscire dalla loro grigia esistenza da persone normali ed entrare nel mondo scintillante del mio Bunga Bunga!
E il cacciatore, direte voi, non hai paura del cacciatore? Ma non fatemi ridere, poveri coglionazzi malmessi. Il cacciatore l’ho già comprato da un pezzo.
Voglio raccontarvi un segreto. È tutto mio! La casa della nonna, il bosco con gli animaletti che ci stan dentro, la stamberga dove vivono Cappuccetto, la mamma e il papà, che peraltro ho già preso a servizio.
E anche il sentiero, la strada, i pali della luce, i fili del telegrafo e quelle nuvole lassù, le vedete? Anche quelle certo, anche quelle! Tutto mio, tutto mio. E ora tornerò a prendermi quel che ancora non ho fatto a tempo a…
Ma cos’è ‘sto rumore, da dove saltano fuori tutti quei villani pezzenti? Ehi, ehi, ce l’avete con me? Piano con quei forconi, giù quei badili. Aiuto aiuto! Dove sei Mubaracche, amico mio? Colonnello, colonnello, aprimi presto il cancello! Putino, Putino, voglio scappare da te, tra le braccia delle tue putane, kirghise, circasse e musulmane! Salvami, mandami il tuo keghebè, o qui finisce che mi fanno in purè!



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