A teatro e al cinema…a piedi. Omaggio a Ingmar Bergman
Allo Spazio Oberdan, dal 23 gennaio al 6 febbraio, la Cineteca Italiana propone una nutrita rassegna dedicata ad uno dei maestri del cinema del ‘900.
(Massimo Cecconi)16/01/2013
(Massimo Cecconi)16/01/2013
Ingmar Bergman è stato spessissimo al centro del dibattito culturale per buona parte della seconda metà del ‘900. All’uscita di ogni suo nuovo film, la critica e il pubblico si interrogavano sugli stilemi di straziante eleganza di un autore che interpretava le inquietudine umane con rara maestria.
La rassegna proposta a Spazio Oberdan ha il grande pregio di presentare film recentemente “restaurati e rimasterizzati per la prima volta in alta definizione, con il recupero e l’inserimento di brani censurati in precedenza”.
Quindi occasione rara per rivedere alcuni capolavori assoluti come “Il posto delle fragole”, Orso d’Oro al Festival di Berlino del 1958, “Il settimo sigillo” (1956), apologo crepuscolare sull’uomo alla ricerca di Dio, “Sussurri e grida” (1972), sinfonia tutta al femminile sulla fragilità degli affetti.
La rassegna ospita anche alcuni documentari inediti che indagano e commentano il cinema universale del maestro svedese. Come detto, i film in rassegna vengono presentati nella loro versione originale, fatti salvi i numerosi tagli che la censura aveva perpetrato ai loro danni.
Un esempio su tutti: in “Persona” (1965), la copia presenta un lungo monologo in cui l’infermiera Alma racconta l’esperienza di un’orgia giovanile, senza nascondere, come invece la censura impose, che i giovani seduttori erano minorenni. E via censurando.
La riproposizione dei film di Bergman, riveduta e corretta, la si deve alla casa di produzione e distribuzione BIM, in collaborazione con QMedia che curano anche la distribuzione dei film in homevideo.
Il programma e le modalità di accesso sono consultabili sul sito www.cinetecamilano.it
L’occasione è imperdibile per misurarsi con un autore a cui si sono ispirati decine di registi tra cui Bernardo Bertolucci, Woody Allen e Martin Scorsese.
La rassegna proposta a Spazio Oberdan ha il grande pregio di presentare film recentemente “restaurati e rimasterizzati per la prima volta in alta definizione, con il recupero e l’inserimento di brani censurati in precedenza”.
Quindi occasione rara per rivedere alcuni capolavori assoluti come “Il posto delle fragole”, Orso d’Oro al Festival di Berlino del 1958, “Il settimo sigillo” (1956), apologo crepuscolare sull’uomo alla ricerca di Dio, “Sussurri e grida” (1972), sinfonia tutta al femminile sulla fragilità degli affetti.
La rassegna ospita anche alcuni documentari inediti che indagano e commentano il cinema universale del maestro svedese. Come detto, i film in rassegna vengono presentati nella loro versione originale, fatti salvi i numerosi tagli che la censura aveva perpetrato ai loro danni.
Un esempio su tutti: in “Persona” (1965), la copia presenta un lungo monologo in cui l’infermiera Alma racconta l’esperienza di un’orgia giovanile, senza nascondere, come invece la censura impose, che i giovani seduttori erano minorenni. E via censurando.
La riproposizione dei film di Bergman, riveduta e corretta, la si deve alla casa di produzione e distribuzione BIM, in collaborazione con QMedia che curano anche la distribuzione dei film in homevideo.
Il programma e le modalità di accesso sono consultabili sul sito www.cinetecamilano.it
L’occasione è imperdibile per misurarsi con un autore a cui si sono ispirati decine di registi tra cui Bernardo Bertolucci, Woody Allen e Martin Scorsese.
