A teatro a teatro... Mi e lu semm in duu

Al Teatro Out Off ancora due date per ascoltare e vedere all’opera Piero Mazzarella, uno dei più grandi attori del teatro italiano. Tenetevi liberi il 10 o il 17 dicembre. Ne vale la pena.


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Mazzarella

Grande artista il signor Piero Mazzarella, classe 1928, nato per sbaglio, o meglio per caso, in quel di Caresana, provincia di Vercelli, da padre siciliano e madre milanese, entrambi teatranti in compagnie di giro, cresciuto a Milano in una casa di ringhiera che è stata la sua prima e fondamentale scuola di vita.

Esordisce in teatro da bambino e non lo abbandona più, poco cinema, poca televisione, si segnala però nella sua biografia la direzione artistica di Telemilano 58, l’antesignana di Canale 5.

Piero Mazzarella vale un piccolo viaggio fuori confine. L’occasione la offre il Teatro Out Off di via Mac Mahon che generosamente lo ospita ancora per due lunedì il 10 e il 17 dicembre, quasi un piccolo regalo di Natale per un artista che ha fatto della milanesità la sua bandiera orgogliosa.

Seduto in scena, Mazzarella, con la sua voce ruvida e rugginosa, alterna memorie e letture in milanese, in italiano, addirittura in romanesco quando omaggia Trilussa, da lui molto amato.

Racconta storie vere, verosimili e persino inverosimili con la grazia innata di uno che la sa lunga.

La prima citazione è per il Giuseppe Giusti di “Sant’Ambrogio”, quel componimento civile che inizia con: “ Vostra Eccellenza che mi sta in cagnesco…”, poi il Barrella de “El brumista”, che avrà recitato mille volte e che per mille volte ancora farà ridere gli spettatori. Seguono storie e poesie, tristi e allegre, sino al sublime finale con il capolavoro di Delio Tessa “L’è el dì di Mort, alegher!”, che ha un inizio strepitoso:

“Torni da vial Certosa/torni di Cimiteri/in mezz a on someneri/de cioccatee che vosa,/de baracchee che canta/ e che giubbiana in santa/ pas con de brasc la tosa.”

E strepitosa anche la recitazione sotto misura di Mazzarella. Con lui, sul palco, per dargli fiato, le canzoni interpretate con base da Renato Dibì, un cantautore milanese che canta se stesso e, tra gli altri, Brassens e Gaber. Una serata godibile anche per chi non sa il milanese, un’occasione ormai rara di sentire dal vivo una dei più grandi vecchi del teatro italiano che ha recitato al Piccolo e al Gerolamo e in altre mille piazze in una carriere lunga una vita. Lo spettacolo nasconde anche una buona causa, ma scopritela da soli. Attenzione però, forse la denominazione “grande vecchio” non farà granchè piacere a Piero Mazzarella.


Mi e lu semm in duu
di e con Piero Mazzarella e Renato Dibì
Teatro Out Off
Via Mac Mahon,16
Solo lunedì 10 e lunedì 17 dicembre alle ore 21

(Massimo Cecconi)



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