Commissione per le Pari Opportunità: Tavoli "Salute"

Il 21 e 28 novembre si sono riuniti a Palazzo Marino i "Tavoli Salute" preceduti in ottobre da un incontro introduttivo che verteva sulla distinzione tra "salute" e "sanità" dando origine a due sottogruppi: un tavolo centrato sulla salute-donna in senso lato e l' altro, più specifico, volto a studiare la realtà dei consultori familiari a Milano e il rapporto attuale fra richiesta/domanda sul territorio.

Vengono riportati, di seguito, i reports di entrambi.

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salute
"Tavolo salute-donna"

La discussione é iniziata su come sensibilizzare e divulgare le molteplici e gravissime problematiche di discriminazione, violenza sulle donne e all 'ambiente, aspetti molto sentiti in tutte le loro ripercussioni.

Alle presenti é sembrato fondamentale parlare degli strumenti di divulgazione come sedute, conferenze, incontri per coinvolgere ed estendere in tutto il territorio le problematiche discusse ma, sopratutto, a momenti educativi e formativi, attraverso video, cortometraggi e punti d'incontro.

Dal confronto su tematiche così diverse ma con un unico comune denominatore, é nata l'esigenza di far vivere un gruppo di donne centrato in particolare sul legame salute e beni comuni del territorio (l'aria, l'acqua e il suolo).

Puntare sul tema "qualità della vita" appare un progetto molto ambizioso e difficile da sviluppare, ma sicuramente l' ambizione consiste nel cercare soluzioni alternative che coesistano con la realtà attuale.

La riunione si é conclusa con il proposito di riflettere e puntualizzare meglio il rapporto tra la violenza alle persone e la violenza all'ambiente per partire concretamente verso un progetto comune.

Giovanna Rapetti
(Gruppo Donne e Cultura Zona 3)


"Tavolo Salute-Gruppo Consultori"

La riunione ha elaborato essenzialmente la proposta di lavorare ad "una griglia strutturale e funzionale" da sottoporre ai consultori milanesi per definire il loro attuale funzionamento, l' efficacia dei servizi e il rapporto domanda/offerta nella attuale situazione sanitaria milanese.

Punto fondamentale é focalizzare le necessità socio- sanitarie delle donne sul territorio milanese.

Un apporto iniziale é stato portato dal "Gruppo Donne" di Zona 3 che stanno già lavorando ad una griglia mirata e che, completata, invieranno a tutte le partecipanti per l' elaborazione e stesura definitiva da presentare alla riunione plenaria indetta dalla Commissione Pari Opportunità, presumibilmente a gennaio.

Con Anita Sonego, presente come presidente della commissione Pari Opportunità (PO), sono state abbozzate le modalità più idonee per raggiungere i Consigli di Zona e da questi i consultori presenti sul territorio milanese per l'indagine in oggetto.

La data della prossima riunione, da definire, sarà fissata in gennaio 2012.

Marzia Frateschi
("Gruppo Donne e Cultura" Comitato Zona 3)


- prima di Natale mettiamo a punto, partendo dall’esperienza di zona 3, una griglia che faremo girare a tutte le donne attive dei gruppi PO, raccogliendo le loro indicazioni in modo da arrivare a una griglia definitiva da presentare alla prossima assemblea plenaria  indetta dalla Commissione PO (ideale seguito di quella del 28 settembre) che si dovrebbe tenere in gennaio.

Lì si valuterà come coivolgere la Giunta, in particolare l’assessora al Decentramento e Servizi Civici Daniela Benelli, in modo che si attivi presso i Consigli di zona promuovendo l’indagine sui consultori.

Resta l’impegno di tutte a seguire in concreto, attraverso le commissioni di zona, l’attuazione del progetto sul territorio.y

Successivamente verranno prese in considerazione le modalità per sensibilizzare le Istituzioni in particolare il Comune e La regione.

- l’esigenza di verificare i dati epidemiologici sulla diffusione delle malattie a trasmissione sessuale (ci sono sul sito Epicentro.iss.it  dell’Istituto Superiore di Sanità, anche se mi risultano fermi al 2004),

- l’esigenza di conoscere i finanziamenti erogati dalla Regione ai consultori pubblici e privati (conosciamo quelli laici che sono 4 o 5, bisognerebbe sapere di più su quelli a ispirazione religiosa). Su questo punto è stato citato un lavoro già svolto dai Radicali milanesi

- l’esigenza di sapere se altre associazioni (per esempio Blimunde e Crinali) sono in possesso di elementi utili alla messa a fuoco dei problemi.


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