Rompere il silenzio: la città diventa palcoscenico di denuncia

Sono molte le iniziative messe in campo dal Comune di Milano per sottolineare il significato della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne che, quest'anno cade il 25 novembre. Eventi diffusi in tutta la città e un programma intenso di comunicazione, con particolare attenzione ai giovani, per sensibilizzare su un fenomeno che, in modo strisciante, è entrato nella quotidianità di molti. ()
violenza donne WEB
Ancora troppo spesso milioni di donne subiscono, nel corso della loro vita, una qualche forma di violenza fisica, sessuale o psicologica. Il femminicidio, prevaricazione spinta fino all’uccisione, è in continuo aumento e, se ci soffermiamo sui dati  ormai quasi quotidianamente confermati dalla cronaca, ci rendiamo conto di quanto siano allarmanti: 100 vittime nel 2012, una donna uccisa ogni due giorni.

Le storie di vita mettono in luce ancora una volta come la mano che si arma contro la donna non è quasi mai quella di uno sconosciuto, ma spesso quella di un un uomo vicino: marito, ex compagno, famigliare, amico.

Nell’ambito del processo di sensibilizzazione della cittadinanza ai temi di genere e a una corretta relazione tra i generi, la delegata del Sindaco alle Pari Opportunità Francesca Zajczyk, in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, promuove diverse iniziative rivolte a target differenti.
Oltre ad aver predisposto materiale informativo finalizzato a informare e sensibilizzare la cittadinanza sul tema della violenza, ha prestato grande attenzione alla possibilità che vengano diffuse iniziative in tutte le zone di decentramento, dal centro alle periferie.
 Particolare rilievo è stato dedicato ai giovani: da una parte è stato promosso uno spettacolo teatrale rivolto agli studenti e alle studentesse delle scuole medie superiori del territorio milanese; dall’altra si è dato vita a un progetto pubblico d'arte contemporanea realizzato da un gruppo di giovani artiste.

Iniziative in tutta la città e in tutte le zone, quindi. La scelta di contribuire direttamente alle attività dei Consigli di zona risponde alla volontà di consentire l'organizzazione di iniziative (nell’autonomia delle scelte e degli indirizzi) nei loro territori perché la violenza è un problema che attraversa tutti, donne e uomini, del centro come delle aree più periferiche.

Gli strumenti e i momenti di denuncia

"Liberati dalla violenza", un volantino per tutti. È importante che le questioni legate alla violenza contro le donne rimangano in primo piano nell’agenda politica dell’Amministrazione. Per sensibilizzare uomini e donne sul tema della violenza e  informare i cittadini e le cittadine di servizi presenti in città che si occupano specificatamente di casi di maltrattamenti e violenza, è stata  predisposta la distribuzione di 100.000 volantini.

Il materiale informativo verrà diffuso:
- in tutte le sedi comunali (asl, biblioteche comunali, servizi, per un totale di oltre 300 luoghi aperti al pubblico). I Consigli di zona, a loro volta, avranno la possibilità di farne una autonoma distribuzione nei luoghi e nei modi che decideranno;

- nelle scuole medie superiori della città, pubbliche e private, grazie alla collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Milano, Uff.XVII, Area Autonomia;

- alle casse dei mercati ed ipermercati Coop, grazie alla collaborazione di Cooplombardia, durante la settimana precedente e quella successiva il 25 novembre.
Liberati dalla violenza è il concept di partenza, un invito a riflettere sul tema e a introdurre un cambiamento.

La violenza che si consuma soprattutto nelle mure domestiche è infatti spesso celata dalle donne che la subiscono e non viene quasi mai denunciata. Interessa donne di ogni età, religione, classe sociale e situazione socio-economica o culturale.


Progetto di arte pubblica "Con i tuoi occhi". Lavori d'arte per "vedere" con gli occhi di altre donne, di quelle donne che hanno subito violenza e che decidono di rompere il silenzio, trasformando la terribile esperienza in un atto costruttivo, di denuncia sociale, di sensibilizzazione.
L'iniziativa è curata
da Francesca Guerisoli, e con la collaborazione di un gruppo di giovani donne del mondo dell’arte, domenica 18 novembre alle Colonne di San Lorenzo dalle 10.00 alle 18.00 vengono proposte 2 performance e una installazione, per gridare insieme alle cittadine e ai cittadini presenti, con forza e fermezza, “basta” alla violenza sulle donne.
Sarà anche l'occasione di vedere i lavori di
tre artiste, che si sono interrogate sul significato della violenza sulle donne e sulle sue manifestazioni, un tema così intimo e collettivo al tempo stesso: Elina Chauvet (Casas Grandes, Chihuahua Messico, 1959 - vive a Mazatlan, Sinaloa, Messico), Marta Lodola (Borgosesia, 1985 - vive a Milano) e Chiara Mu (Roma, 1974 - vive tra Roma e Londra).

R-ESISTENZE al femminile.
 
Con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Milano, Uff.XVII, Area Autonomia,
il giorno 21 novembre dalle ore 11.00 alle ore 13.00 presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, alla presenza di studenti e studentesse, è prevista la narrazione  teatrale R-ESISTENZE al femminile (di Laura Mantovi e Sara Poli).
Donne che resistono, ma anche donne che sognano. Donne che piangono. Donne che danno la vita. Donne che amano. Donne che lasciano il segno. Ogni giorno nel mondo si scrive una storia al femminile che è storia di speranza, vita e resistenza. Donne lavoratrici. Donne migranti. Donne che difendono i diritti umani. Una rete di resistenza poco nota forse ma vibrante di vite. Un percorso narrativo per ricordarci che quando le donne si uniscono lasciano nel mondo un segno positivo di forza e speranza. Ma anche un percorso per non dimenticare che ci sono donne, moltissime donne, che hanno provato a resistere alla violenza. Una violenza strisciante. Improvvisa. Vicina, terribilmente vicina… una violenza che si è infilata nelle loro case, nelle loro vite, nei loro cuori. Un percorso per incidere in tutti noi l’orrore delle oltre 100 donne uccise nel 2012 in Italia per “femminicidio”.


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