A teatro e al cinema…a piedi: Invideo 2012/Mutazioni critiche

È in corso sino al 12 novembre presso Spazio Oberdan e altre sedi cittadine la 22^ edizione di Invideo, mostra internazionale di video e cinema oltre. Quest’anno la rassegna è dedicata a Giuseppe Bertolucci.

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invideo

Gloriosa la storia di Invideo, festival/archivio di video e cinema d’arte che ha portato a Milano, nel corso delle sue numerose edizioni, le migliori produzioni in questo particolare settore espressivo.

Anche l’edizione di quest’anno, malgrado le ristrettezze economiche che tormentano le manifestazioni culturali (ma anche altro), è però ricca di stimoli e di esperienze importanti.

“Ricerca, innovazione e ibridazione di forme espressive e media” sono la parole chiave di una rassegna che presenta il meglio della produzione mondiale attraverso la programmazione di sessantun opere provenienti da quindici diversi Paesi, con la direzione consolidata nel tempo di Romano Fattorossi e Sandra Lischi, da sempre alla ricerca di materiali inediti, spesso sanamente provocatori.

Nell’edizione di quest’anno sono molte le tematiche proposte, tutte orientate all’attualità e alla drammaticità dei nostri tempi: disoccupazione, ambiente, degrado umano, memoria costituiscono un filo conduttore attraverso il quale gli artisti manifestano la loro partecipazione ai cambiamenti in atto. Si parla di crisi epocale, economica e sociale, e anche il mondo dell’arte non ne è esente, anzi “l’arte può farsi veicolo della mutazione critica del pensiero” ed aiutare a ricercare una nuova consapevolezza attraverso la creatività.

La rassegna offre così l’occasione di conoscere opere di autori che ci possono aprire mondi diversi, criticamente impegnati a leggere la realtà, mutazioni critiche, appunto.

Qualche nome, almeno per i cultori della materia: Gérard Assouline, Evelin Stermitz, Giuliana Cunéaz ed un omaggio a Giuseppe Bertolucci, scomparso nello scorso mese di giugno, molto impegnato anche nel cinema di ricerca.

Gli altri luoghi della rassegna sono l’Istituto Europeo di Design/IED e l’Institut Francais di Milano. L’ingresso alle varie performances visive è libero, sino a esaurimento posti, secondo il programma consultabile sul sito www.mostrainvideo.com

Un consiglio a tutti: fatevi prendere dalla curiosità, c’è da non pentirsi.

(Massimo Cecconi)

 


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