Lambretta: di nuovo minacciato lo sgombero

Pubblichiamo il Comunicato Stampa degli occupanti di  via Apollodoro e la lettera che Paolo Limonta, responsabile dell'Ufficio per la città, ha indirizzato al Questore di Milano, a dimostrazione dello strenuo impegno del Comune nel difenedere esperienze socialmente utili a Milano. Ricordiamo che il Comune ha lanciato un nuovo regolamento per l'assegnazione degli spazi comunali in base ai progetti di utilizzo presentati da associazioni.
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Ci siamo.
L’azione che da Luglio cerchiamo di impedire dimostrando, giorno per giorno, che il Lambretta è uno spazio dall’alto e concreto valore sociale, è imminente.

Parliamo della prossima settimana.
Dal 21 Aprile ad oggi, abbiamo messo in piedi una scommessa, una possibilità in più per Milano.
Dai primi giorni in cui il collettivo ha bonificato una zona di spaccio e degrado, ad oggi, il Lambretta si è messo in gioco, trasformato, migliorato.
In Piazza Ferravilla è possibile ora usufruire di una palestra, di un pub, di un laboratorio di falegnameria a prezzi popolari, di un’aula studio, di una biblioteca sempre in costruzione, della possibilità di vivere le numerosissime iniziative messe in campo (laboratorio di cosmesi naturali, corso di psicosomaticità, cineforum, feste di quartiere, percorsi assembleari di quartiere, eventi in collaborazione, come per esempio quello di ieri con Freedom Flotilla ecc..).
E’ una notizia sconcertante, soprattutto, dopo che pochi giorni fa è stato arrestato per collusione diretta con la ‘ndrangheta uno dei due principali personaggi, Mr Zambetti, che in questi mesi ha insistentemente chiesto lo sgombero dello spazio.
Sembra che a Milano si stia tornando indietro negli anni.
Incomprensibile che nonostante sia cambiato il governo della città, un governo che prometteva trasparenza e rispetto per l’autogestione, ancora i dubbi episodi della Milano in mano alla mafia ed alla corruzione diffusa, non vengano pubblicamente denunciati.
Il Sindaco oggi esortava i cittadini a ribellarsi contro una giunta regionale non degna.
E’ forse più degno far chiudere uno spazio che dall’eroina è passato alla cultura, all’aggregazione, alla socialità ed alla condivisione e farlo tornare chiuso, preda dell’abbandono e del probabile ritorno degli spacciatori?
Noi rispondiamo che sono due facce della stessa medaglia: la stessa Regione contro cui dovremmo ribellarci è quella che vuole il nostro sgombero .

Non ci stiamo.

Il Collettivo Lambretta sarà tutti i giorni in assemblea a partire dalle ore 18.00.

Mercoledì 17 ottobre ore 21.00 Assemblea Cittadina @ Lambretta

Presidio ore 18.00 il giorno dello sgombero: siete tutte e tutti caldamente invitati/e.

Dimostriamo insieme la forza che abbiamo avuto in questi 6 mesi!

Contro una Regione speculatrice, corrotta e collusa,

Stiamo insieme,

 

Collettivo Lambretta

 Egregio Signor Questore di Milano,

in qualità di responsabile dell'Ufficio Relazioni con la Città del Comune di Milano che, in quanto tale, incontra e dialoga  tutti coloro i quali, a livello collettivo e individuale, operano nei e per i quartieri con visioni diverse, ma tutte riconducibili a un percorso di miglioramento della città,

LE CHIEDO UFFICIALMENTE

di non procedere allo sgombero forzoso degli immobili Aler di via Apollodoro occupati dalle ragazze e dai ragazzi del Collettivo Lambretta.
Lo chiedo nonostante sappia benissimo che occupare sia illegale e sia personalmente convinto che rappresenti una pratica politicamente sbagliata.
Nonostante questo penso che lo sgombero non si debba eseguire perché ossessivamente richiesto dall'Assessore Regionale alla Casa Domenico Zambetti che in data 3 agosto 2012 scriveva “... lo sgombero di tali immobili è quindi necessario per il ripristino della legalità...” ed è oggi detenuto in carcere per collusione con la 'ndrangheta e acquisto di voti dalla stessa.
E dal Presidente dell'Aler Loris Zaffra che in data 13 luglio 2012 scriveva una lettera contenente inequivocabili falsità quali: “... l'intero insediamento delle villette non risultava essere in stato di abbandono e di degrado, al contrario tutti gli edifici erano regolarmente abitati da parte di famiglie, uffici di Aler Milano e dal SERT. Nel 2011 Regione Lombardia in collaborazione con Aler  Milano ha avviato un progetto di valorizzazione di tali immobili che prevedeva la destinazione degli stessi ad ospitare personalità istituzionali o dell'Expo...”
Spiace che il Presidente dell'Aler non fosse a conoscenza del fatto che nove villette su dodici fossero sfitte da una decina d'anni e che nessuno di quelli che si occupano di EXPO fosse a conoscenza dei suoi fantomatici progetti.
La realtà recita invece che nella primavera del 2012 i ragazzi del Collettivo Lambretta hanno occupato immobili fatiscenti, abbandonati al degrado , utilizzati da spacciatori e consumatori di sostanze stupefacenti e li abbiano rivitalizzati con iniziative culturali e sociali apprezzate da tutto il quartiere.
Immobili fatiscenti e abbandonati al degrado che, a migliaia, sono tuttora presenti nel patrimonio Aler in tutta la città di Milano.
Io penso che il Collettivo Lambretta dovrà lasciare gli immobili occupati e seguire i percorsi che intraprendono centinaia di Associazioni per ottenere in concessione sedi della Pubblica Amministrazione; percorsi che devono essere sburocratizzati per facilitare l'assegnazione ed è proprio su questo terrreno che la nostra Amministrazione si sta muovendo.
Ritengo però che eseguire oggi con l'utilizzo della forza pubblica questo sgombero chiesto da un Assessore attualmente in carcere e dal Presidente dell'Aler attraverso motivazioni non veritiere sia palesemente immotivato.
Le ragazze e i ragazzi del Collettivo Lambretta stanno gestendo quegli spazi sicuramente meglio di quanto abbia fatto l'Aler nei dieci anni precedenti.
Il loro permanere in quegli immobili, in attesa che si chiarisca la situazione regionale, nella consapevolezza che non saranno d'ostacolo qualora si prospettassero reali progetti di utilizzo pubblico di quegli spazi, rappresenterebbe una soluzione ragionevole e, soprattutto, gradita agli abitanti del quartiere.

Nell'augurarle un ottimo lavoro Le porgo i miei più distinti saluti.

Paolo Limonta, Responsabile dell'Ufficio Relazioni con la Città del Comune di Milano



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