Dire, fare, partecipare: si parla di violenza sulle donne

Alla festa del Comitato di Zona 3, il gruppo Donne e Cultura ha presentato un nutrito programma centrato sulla violenza contro le donne, in tutti i suoi aspetti. Filmati, performance, letture tematiche si sono alternate alla discussione.
Presenti Anita Sonego, Presidente della Commissione Pari Opportunità, l'avvocata Ilaria Li Vigni, penalista della Commissione Pari Opportunità del CNF, Alessandra Naso, Presidente Commissione Politiche Sociali con delega alle Pari Opportunità nel Consiglio di Zona 3 e Alessandra Kustermann, responsabile del “Centro di Soccorso Violenza Sessuale” alla Clinica Mangiagalli.
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Finalmente dopo vicissitudini e rimandi dovuti all’inclemenza del tempo, il Comitato di Zona 3 scende in piazza Durante, nei giardini intitolati a Fausto e Iaio, con i tavoli che presentano il lavoro fatto nel corso dell’anno.
Uno di questi è quello del Gruppo Donne che si sono occupate soprattutto di violenza fisica e psicologica, nei vari ambiti in cui essa si esprime - familiare, lavorativo, sociale, mass mediatico, politico.






La scaletta della giornata è densa di eventi. Teli scuri permettono di costruire una piccola sala di proiezione all’aperto, all’esterno sono appesi 5 grandi poster con la riproduzione di quadri famosi (dalla Gioconda alla Primavera del Botticelli), rappresentazioni simboliche di una “violenza pittorica” sulle donne. Una corda da bucato sventola cartelli sul “femminicidio”.

Dopo la proiezione dei corti vincitori, quest’anno, del concorso di cortometraggi “Diamo voce alla dignità delle donne. Rompere il silenzio”, rivolto alle ragazze e ai ragazzi  dai 14 ai 20 anni di scuole superiori e Cag della Provincia di Milano, per dire “stop alla violenza” contro le donne, vengono letti brani del libro “Chi è il maestro del lupo cattivo” di Ico Gasparri, fotografo che da anni documenta e si batte contro la cosiddetta “pubblicità sessista”.

Via via che si procede con il programma, intorno al gazebo aumenta l’affluenza e cresce la curiosità.
Dopo la proiezione di “Parla con lui” documentario di Elisabetta Francia del 2010 (Storie di maltrattamenti, stupri e brutalità tra le mure domestiche, narrate dalla viva voce dei persecutori), c’è bisogno di una scossa positiva, che viene offerta dai successivi, stimolanti interventi di Anita Sonego, Ilaria Li Vigni, Alessandra Naso, e Alessandra Kustermann.

Introduce l'avvocata Ilaria Li Vigni, rappresentante del Tavolo sulla violenza e del Tavolo consultori costituito insieme a quello sul lavoro, sulla salute, sugli spazi, nell’ambito del progetto sulle Pari Opportunità, discutendo della proposta già formulata affinché il Comune di Milano si costituisca parte civile nei processi per violenza contro le donne.

Anita Sonego, presidente delle Pari Opportunità, interviene congratulandosi per il lavoro svolto sia dalle donne dei tavoli, che dal gruppo donne del Comitato di Zona 3 ed esorta perché si presentino richieste concrete, progetti da approvare per evitare di restare nell’accademia.

Alessandra Naso, presidente Commissioni Politiche Sociali parla delle tre giornate contro la violenza previste dal 25 al 27 novembre all’Auditorium di via Valvassori Peroni, giornate alle quali il Gruppo Donne sarà presente, e della volontà di costituire uno spazio donna decentrato in Zona 3.



Infine la ginecologa Alessandra Kustermann, illustra l'operato del suo centro, SVS Clinica Mangiagalli, della rete dei servizi attiva su Milano e Provincia insistendo che, benché la violenza sessuale sia esercitata soprattutto contro le donne, non bisogna trascurare il fenomeno, purtroppo allargato, della violenza contro i minori e anche di quella quota di violenza esercitata, dagli uomini o anche dalle donne, sugli uomini.

Per concludere, la toccante performance “E tu da che parte stai?” a cura dell’associazione “Diamo voce a chi non ha voce” con Liliana Oliveri, Corrado Tamborini, Marina Martiradonna e Cinzia Marmifero e la collaboratrice esterna all'Associazione, la performer Amina Barosi, ha dato corpo alle parole e alle maschere delle detenute del carcere di San Vittore.

Insomma, una giornata ricca.
Da ripetere.

Federica Neeff
Gruppo Donne e Cultura Zona 3



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