A teatro e al cinema…a piedi: Reality
(Massimo Cecconi)02/10/2012
Alla cerimonia partecipa l’agghiacciante famiglia del pescivendolo Luciano, che vive del commercio di vongole e spigole e di piccole truffe, complici interessate le vecchiette del quartiere.
Luciano abita in una di quelle vecchie case del centro di Napoli, un palazzone fatiscente attraversato da scale e scalette, ballatoi e balconi, dove un’inquieta e chiassosa umanità condivide il giorno e la notte, il bene e il male.
Accade così che Luciano, complice una piccola figlia già televisione-dipendente, si autoconvince di poter partecipare al Grande Fratello. Si sottopone a più provini e spera di guadagnarsi l’agognata Casa. Inizia così una discesa agli inferi che porta il protagonista, con famiglia appresso, allo sconforto totale, in preda a fissazioni maniacali, paranoie esistenziali, in attesa di una chiamata che non arriva mai.
Il finale del film è tanto spiazzante quanto improbabile: Luciano, recatosi a Roma in pellegrinaggio, riesce a intrufolarsi nella casa del Grande fratello e vive il suo momento di beatitudine.
Dopo la tragica epopea di Gomorra, Matteo Garrone si misura con il terreno minato della commedia drammatica, dove si sorride e ci si interroga, dove la farsa è un po’ fine a se stessa, dove la realtà si confonde con la favola.
Sullo sfondo aleggia la cattiva televisione che è sintomo di una cattiva società in cui i valori civili e sociali sono stati venduti sottobanco in cambio della speranza di notorietà e ricchezza: il vuoto morale e culturale, come scrive Paolo Mereghetti .
Senza fare facile sociologismo, ne esce uno spaccato amarissimo di un tessuto umano ai limiti della dissoluzione, anche se il film appare irrisolto, in bilico tra denuncia politica e piacere compiaciuto della narrazione.
Aniello Arena, che nella vita vera è ospite del Carcere di Volterra per gravi reati, è un Luciano credibile e intenso. Bravissimo il coro della famiglia e degli amici, tra cui si riconosce qualche faccia già vista in Gomorra.
Da vedere, anche se il rischio di uscirne un po’ delusi c’è.
Massimo Cecconi
Reality
regia di Matteo Garrone
con Aniello Arena, Loredana Simioli, Nando Paone, Claudia Gerini
Italia 2012
In programmazione al Cinema Plinius